PROGETTI - Realizzazione di servizi pubblici per l’assistenza alle vittime di qualsiasi tipologia di reato e per la promozione di percorsi di giustizia riparativa - Dipartimento affari di giustizia – ROMA - 15 luglio 2022 - Scheda di sintesi

 


TERMINE per la trasmissione delle domande : 13 settembre 2022
 


►Pubblicazione del 18 luglio 2022

Ministero della Giustizia
Dipartimento per gli affari di giustizia

m_dg_DAG.15.07.2022.0149946.U

Ai Signori Presidenti delle Regioni
e delle Province Autonome di Trento e Bolzano

E p.c. Al Signor Presidente della Conferenza
delle Regioni e Province Autonome

Al Signor Coordinatore
Commissione Politiche Sociali
LORO SEDI

OGGETTO: Invito a presentare proposte per la realizzazione di servizi pubblici per l’assistenza alle vittime di qualsiasi tipologia di reato e per la promozione di percorsi di giustizia riparativa, in ottemperanza alle disposizioni della Direttiva 2012/29/UE. Annualità 2022

1. Premessa.

Con legge n. 234 del 2021 sono state stanziate le risorse, in continuità con gli anni precedenti, per il rafforzamento della rete di assistenza delle vittime di reato e per la tutela sociale e assistenziale, nonché per assicurare i diritti di informazione, sostegno emotivo e psicologico, anche per prevenire forme di vittimizzazione secondaria e per il coordinamento nazionale dei servizi di assistenza alle vittime, in conformità a quanto previsto dalla Direttiva 2012/29/UE, quale corpus juris, di matrice europea, dei diritti delle vittime del reato.

Nell’ottica di assicurare coerenza programmatica fra i diversi livelli di governance, nazionale e regionale, si intende promuovere una linea condivisa per lo sviluppo di servizi pubblici per il sostegno alle vittime di reato, in modo da migliorarne l’efficacia e l’efficienza.

Si invitano, pertanto, codesti Enti, anche in forma consortile tra loro ovvero in forma di partenariato con gli uffici giudiziari, altri enti pubblici e/o del terzo settore, a presentare specifiche proposte progettuali, concernenti lo sviluppo di servizi pubblici per l’assistenza generale alle vittime di reati e la promozione di programmi ed esperienze di giustizia riparativa, anche in forma complementare ed integrata con quanto già in essere nell’ambito del medesimo settore.

Per consentire una programmazione degli interventi in un’ottica di più ampio respiro, si comunica sin d’ora che i finanziamenti quivi previsti potranno essere assegnati anche per i successivi esercizi finanziari, laddove i servizi erogati rispondano ai requisiti richiesti ed a seguito di emanazione di apposito decreto di riparto.

2. Interventi finanziabili.

Gli interventi finanziabili con i predetti fondi dovranno prevedere una configurazione dei Servizi di rete strutturata in modo da:

  1. fornire assistenza e sostegno alle vittime di qualsiasi tipo di reato perseguito dall’ordinamento italiano, senza distinzioni di genere, età, nazionalità, etnia, religione, condizione socio - economica e sanitaria, o comunque fondate sulla qualità soggettiva della vittima, sulla natura del reato o su altre caratteristiche personali o oggettive, in coerenza con quanto disposto dalla normativa comunitaria e internazionale in materia;
  2. promuovere e sviluppare programmi di giustizia riparativa attraverso mediatori esperti e/o organizzazioni operanti nel terzo settore, che abbiano maturato esperienza almeno triennale nel settore e che abbiano esercitato in tale ambito già in precedenza in virtù di protocolli di intesa con gli uffici giudiziari o altri soggetti pubblici, anche al fine garantire l’erogazione dei servizi secondo criteri omogenei.

Nell’erogazione degli interventi devono essere specificamente assicurati: la tutela delle vittime (anche con riguardo a quelle in stato di particolare vulnerabilità), prima, durante e per un congruo periodo di tempo successivo alla conclusione del procedimento penale; la protezione dalla vittimizzazione secondaria anche attraverso la predisposizione di spazi adeguati allo svolgimento dei programmi di giustizia riparativa; la gratuità e riservatezza dei servizi offerti; il rispetto della disciplina a tutela dei dati personali delle vittime e degli autori di reato; la professionalità comprovata degli operatori e del personale impiegato secondo gli indicatori richiamati nella lettera B; il rispetto di quanto previsto nella Direttiva 2012/29/UE, nel D.lgs. 15/12/15 n. 212 “Attuazione della direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato”, nel Regolamento UE 2016/679, nel D.lgs. 10/08/2018 n. 101, contenente “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE ”.

Proprio in relazione ai “luoghi adeguati” nei quali poter garantire lo svolgimento di tale tipologia di servizi di assistenza in generale e altresì di riparazione e risoluzione dei conflitti, si rammenta la possibilità di avvalersi di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata seguendo il modello di assegnazione delineato dalla disciplina normativa di riferimento (d. lgs. 6 settembre del 2011 n. 159 e ss.mm., Codice Antimafia).

Quanto ai servizi di giustizia riparativa (per tali intendendosi ai sensi dell’art. 2, lett. d) della Dir. 2012/29/UE “qualsiasi procedimento che permette alla vittima e all'autore del reato di partecipare attivamente, se vi acconsentono liberamente, alla risoluzione delle questioni risultanti dal reato con l'aiuto di un terzo imparziale”) gli stessi potranno implementarsi con idonei strumenti di mediazione vittima-autore del reato, forme di dialogo esteso ai gruppi parentali ed ogni altra forma di programma dialogico guidato dai mediatori, evitando il rischio di fenomeni di vittimizzazione secondaria e ripetuta, nonché di intimidazione e ritorsioni, dando centralità agli interessi della vittima ed alla riparazione del danno dalla medesima subìto.

3. Dotazione finanziaria.

Le risorse messe a disposizione per finanziare le proposte progettuali che saranno presentate in risposta alla presente lettera di invito ed approvate secondo le procedure di seguito indicate, ammontano ad € 1.508.503,01. In calce, si riporta la tabella di riparto delle risorse per Regione e Province Autonome, relativa all’annualità 2022, effettuato sulla base di una riduzione minima di circa lo 0,9 delle percentuali di riparto del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, in modo da consentire il reperimento delle risorse in favore delle Province Autonome e permettere la loro partecipazione alla presente iniziativa, al fine di garantire la copertura di tutto il territorio nazionale.

Si rammenta che la procedura in oggetto ha carattere non competitivo, né implica obbligo di partecipazione per gli enti destinatari.

Nel caso in cui l’ammontare complessivo dei progetti approvati non raggiunga il totale dello stanziamento e residuino risorse, l’Amministrazione si riserva la possibilità di attribuire tali risorse residue, in tutto o in parte, attraverso un’ulteriore ripartizione dei fondi anche ad integrazione dei progetti presentati ed approvati in funzione del compiuto utilizzo di essi al fine di valorizzare le realtà locali nelle quali l’erogazione dei servizi abbia raggiunto livelli conformi alle indicazioni fornite dal presente avviso.

4. Durata del progetto.

Gli interventi oggetto delle proposte ammesse a finanziamento dovranno avere durata di 12 mesi, la cui decorrenza coinciderà con la stipula della convenzione fra l’amministrazione erogante e l’ente beneficiario. In ogni caso, quest’ultimo potrà formulare una motivata richiesta di proroga della durata progettuale, entro un congruo termine dalla relativa scadenza, con valutazione insindacabilmente rimessa all’amministrazione.

5. Spese ammissibili.

Le spese ammissibili al finanziamento devono rientrare nelle seguenti categorie e devono tenere conto dei costi standard, previsti dalla normativa vigente a livello nazionale e regionale:

  1. spese per il personale impegnato;
  2. spese per i destinatari degli interventi;
  3. spese per noleggio di beni e servizi;
  4. spese generali di funzionamento, comprensive di spese di progettazione, gestione amministrativa e coordinamento, non superiore al 10 % dell’importo complessivo di progetto.

Per quanto riguarda il costo dei professionisti operanti nei servizi per l’assistenza alle vittime e per i programmi di giustizia riparativa si stabilisce il massimale del costo orario ammissibile in € 25,00 lorde.

Eventuali variazioni in corso d’opera dell’ammontare delle voci di costo previste nel progetto dovranno essere preventivamente approvate dall’Amministrazione che eroga il finanziamento.

6. Requisiti delle proposte progettuali e presupposti di ammissibilità delle domande.

Le proposte dovranno illustrare le azioni che si intendono realizzare e le modalità di erogazione dei servizi richiesti, utilizzando il modello per la presentazione dei progetti (Allegati 1-2), compilato in ogni sezione in linea con le indicazioni fornite dallo stesso. In particolare, a pena di esclusione, dovranno contenere le seguenti indicazioni:

  1. dati identificativi dell’ente proponente;
  2. relazione illustrativa (contenuto, risultati, coerenza, modalità, tempi, luoghi, mezzi, spese);
  3. responsabile del progetto;
  4. dati anagrafici, codice fiscale, dati contabili dell’ente proponente funzionali alle modalità di finanziamento deliberato.
  5. ulteriori progetti in corso con il DAG e/o con la Cassa delle Ammende; ulteriori progetti in corso con il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità di questo ministero;
  6. Accordo di partenariato o Impegno alla relativa sottoscrizione;
  7. Ove il relativo utilizzo sia indicato nel progetto come modalità attuativa, domanda di assegnazione del bene sequestrato o confiscato da riutilizzare a fini sociali (vd. par. 2);
  8. Partner coinvolti, tra i quali preferibilmente si individueranno (anche non in via esclusiva) Uffici giudiziari, Uffici di esecuzione penale esterna, Provveditorati Regionali dell’Amministrazione penitenziaria, Centri per la Giustizia minorile, Forze dell’Ordine, ASL etc.

A specificazione della lett. f), si evidenzia che requisito essenziale per l’ammissibilità della proposta ed il conseguente scrutinio nel merito è che la stessa si corredi:

  1. dell’accordo di partenariato già sottoscritto con tutti gli enti pubblici individuati quali necessari per l’erogazione dei servizi di rete per la tutela delle vittime di reato,
    ovvero, in alternativa,
  2. della dichiarazione di impegno – sia dell’ente proponente che dei partner coinvolti in termini congiunti e convergenti – a sottoscrivere il predetto accordo entro il termine di giorni 30 dall’approvazione della medesima proposta.

7. Modalità di presentazione di proposte progettuali.

Le domande di finanziamento recanti le proposte progettuali dovranno essere trasmesse al Ministero della Giustizia-Dipartimento per gli Affari di Giustizia, in via telematica e firmati digitalmente dal responsabile di progetto, entro e non oltre il 13 settembre 2022 al seguente indirizzo: prot.dag@giustiziacert.it .

Il modello per la presentazione delle domande di finanziamento dei progetti (vd. Allegato 1 “Domanda di finanziamento”) dovrà essere dettagliatamente compilato nella parte sui contenuti di progetto, nelle sue diverse articolazioni (risultati che si intendono perseguire, coerenza con gli scopi dell’iniziativa, modalità, i tempi, luogo e mezzi necessari per la sua attuazione), nonché con descrizione analitica delle spese che si intendono sostenere, coerentemente con quanto disposto nei precedenti paragrafi.

La partecipazione degli enti del Terzo settore ai sensi del D.lgs. 117/17 e del DM 72/2021del 31.3.2021 del Ministero del Lavoro, che adotta le Linee Guida sul rapporto tra PP.AA. ed Enti del Terzo settore, dovrà essere effettuata con procedure ad evidenza pubblica.

Resta inteso che l’impiego di partner nell’attuazione del progetto non esonera l’ente beneficiario del finanziamento dal vincolo funzionale di gestione delle risorse stanziate, le quali in ogni caso non potranno costituire oggetto di dazione immediata alla vittima neanche in relazione alle voci progettuali previste a titolo di “spese per i destinatari degli interventi” (vd. Allegato 2 “Scheda analitica dei costi”).

8. Vaglio di ammissibilità.

Il Responsabile Unico del Procedimento (d’ora in avanti “R.U.P.”) di cui al presente invito, designato quale punto di riferimento per i richiedenti il finanziamento nella fase istruttoria, procede alla verifica dei presupposti di ammissibilità delle domande.

Ove la domanda di finanziamento non sia stata presentata nelle forme previste ovvero sia incompleta, il R.U.P. invita il proponente a regolarizzarla entro dieci giorni dalla richiesta.

Decorsi i termini di cui ai periodi precedenti, il predetto responsabile, in caso di mancata regolarizzazione della domanda, dichiara inammissibile la domanda progettuale e ne dà comunicazione al soggetto proponente.

Il R.U.P., ove la domanda sia conforme al modello e completa in ogni sua parte, la sottopone alla valutazione di una Commissione all’uopo istituita dall’Amministrazione finanziante.

9. Valutazione dei progetti.

Con successivo provvedimento del Capo del Dipartimento verrà costituita la Commissione di valutazione dei progetti ammessi, all’esito della fase di cui al precedente paragrafo. 

I criteri fondamentali di riferimento per la valutazione dei progetti presentati per il finanziamento saranno:

  • l’innovatività dell’azione proposta, la realizzazione e/o il rafforzamento della rete dei servizi di assistenza generale alle vittime di reato,
  • la stima del numero dei destinatari coinvolti,
  • la sostenibilità del progetto al termine del finanziamento,
  • la complementarità con interventi già in essere,
  • la qualità del partenariato coinvolto nell’iniziativa,
  • la previsione di adeguati strumenti e processi di governo e coordinamento tra Regione, Enti partner e Servizi della Giustizia,
  • la coerenza e congruità del budget rispetto alle azioni proposte,
  • la coerenza del cronoprogramma delle attività,
  • la previsione di un sistema di monitoraggio e valutazione,
     

La Commissione potrà inoltre tenere conto, a parità di contenuti positivamente valutabili,

  • della previsione di utilizzo di beni sequestrati o confiscati quali “luoghi dedicati” allo svolgimento delle iniziative proposte;
  • della presenza tra i partner coinvolti di Uffici giudiziari, Uffici di esecuzione penale esterna, Provveditorati Regionali dell’Amministrazione penitenziaria, Centri per la Giustizia minorile, Forze dell’Ordine, ASL.
     

L’Amministrazione comunicherà l’esito della procedura di valutazione entro il 10 ottobre 2022.

In sede di approvazione del progetto verrà predisposta una specifica scheda di monitoraggio da allegare alla convenzione per la concessione del finanziamento.

Gli obblighi e responsabilità derivanti dalla concessione del finanziamento saranno puntualmente definiti nell’ambito della Convenzione da porsi in essere fra le parti.

10. Concessione del finanziamento.

A seguito del superamento della fase istruttoria e dell’approvazione del progetto dovrà essere stipulata la Convenzione per la concessione del finanziamento e la realizzazione del progetto approvato.

La suddetta Convenzione verrà sottoscritta entro il 20 ottobre 2022.

La concessione del finanziamento è condizionata all’indicazione del conto presso la competente sezione di tesoreria dello Stato, intestato al soggetto proponente che ha presentato la domanda ed alla firma della Convenzione tra l’Amministrazione erogante il finanziamento e la Regione/Provincia Autonoma, nella persona del Responsabile del progetto, che ha i seguenti obblighi: a) l’obbligo di comunicare immediatamente il mutamento del responsabile del progetto con contestuale trasmissione dell’atto di nomina; b) l’obbligo di segnalare ogni variazione delle modalità di esecuzione dei progetti finanziati ai fini della necessaria autorizzazione, compresa ogni variazione del cronoprogramma; c) l’obbligo di trasmettere la relazione trimestrale sull’andamento del progetto; d) l’obbligo di trasmettere alle scadenze previste dalla convenzione di finanziamento, un rapporto sull'impiego dei fondi ricevuti, inviando la documentazione giustificativa delle spese sostenute; e) l’obbligo di far accedere al controllo sull'attività finanziaria le persone delegate.

L'inosservanza degli obblighi assunti dal beneficiario del finanziamento comporta la revoca dello stesso e l’inacessibilità alle ulteriori opportunità di finanziamento. I fondi saranno erogati con mandati di pagamento emessi dall’Amministrazione erogante per l’intero importo previsto, secondo le modalità disposte in sede di convenzione per la concessione del finanziamento.

Per informazioni sulla predetta procedura è possibile inviare una richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica del R.U.P. gennaro.mastrangelo@giustizia.it o contattare il seguente numero di telefono 0668852520.

Si allegano i seguenti modelli da compilare per la presentazione dei progetti:

  • Domanda di finanziamento -Allegato 1;
  • Scheda analitica dei costi -Allegato 2.

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO
Nicola Russo

 
Regioni e
Province Autonome
Ripartizione budget per
servizi pubblici di sostegno alle vittime
ABRUZZO 36.204,07
BASILICATA 18.102,04
CALABRIA 61.848,62
CAMPANIA 152.358,80
EMILIA ROMAGNA 108.612,22
FRIULI VENEZIA GIULIA 33.187,07
LAZIO 131.239,76
LIGURIA 45.255,09
LOMBARDIA 212.698,92
MARCHE 39.221,08
MOLISE 12.068,02
PIEMONTE 108.612,22
PUGLIA 105.595,21
SARDEGNA 45.255,09
SICILIA 140.290,78
TOSCANA 99.561,20
UMBRIA 24.136,05
VALLE D'AOSTA 7.542,52
VENETO 105.595,21
Bolzano 10.559,52
Trento 10.559,52
Totale nazionale 1.508.503,01