PROGETTO - SERVIZIO DI MEDIAZIONE PENALE E GIUSTIZIA RIPARATIVA - Ufficio distrettuale esecuzione penale esterna – PESCARA - 29 maggio 2020 - Scheda di sintesi

data di pubblicazione: 7 luglio 2020

Determina n. 24 del 01.07.2020

Realizzazione del Progetto “Servizio di mediazione penale e giustizia riparativa”

Obiettivo 1/D della programmazione interdistrettuale Lazio-Abruzzo-Molise
ANNO 2020

IL DIRETTORE

 

Vista la determina n. 18 del 26.05.2020 pubblicata il 05.06.2020 sul sito del Ministero della Giustizia con cui questa Direzione ha inteso acquisire la manifestazione di interesse dei soggetti del Terzo settore per la realizzazione del progetto “SERVIZIO DI MEDIAZIONE PENALE E GIUSTIZIA RIPARATIVA” avente copertura finanziaria sui fondi del capitolo di bilancio 2134 p.g. 01, esercizio finanziario 2020 per un importo complessivo di € 8.600,00;

Visto che lo scopo del suddetto avviso è quello di valorizzare, nello sviluppo della rete dei servizi sociali del territorio, l’apporto e il contributo delle realtà del Terzo settore al reinserimento sociale dei condannati e alle possibili forme di esso;

Tenuto conto che trattandosi di affidamento diretto ai sensi dell’art. 36 co. 2 lett. a) del d.lgs. n. 50/2016, la manifestazione d’interesse esperita implica esclusivamente lo svolgimento di un confronto concorrenziale informale e non comporta quindi lo svolgimento di alcuna procedura di gara;

Visto il D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, nel seguito “Codice”, e in particolare l’art. 32 co. 2 che prevede, nei casi di cui all’art. 36 co. 2 lett. a), l’affidamento diretto mediante determina a contrarre o atto equivalente che contenga sinteticamente oggetto, importo, fornitore, criteri di scelta e possesso dei requisiti;

Viste le linee guida n. 4 di attuazione del Codice, già aggiornate alla legge 14 giugno 2019 n. 55;

Valutata positivamente, la proposta della Soc. Coop. STUDIO IRIS di Potenza come proposto nel verbale del 01.07.2020 dalla Commissione di valutazione delle manifestazioni di interesse alla realizzazione dei progetti 2020;

Ritenuto che le modalità di scelta della proposta sono in linea con i principi generali enunciati dall’art. 30 del Codice che prevedono il non avvalersi delle procedure ordinarie non lesivo dei principi di non discriminazione e di correttezza dell’azione amministrativa;

Atteso che la Soc. Coop. STUDIO IRIS ha autocertificato il possesso dei requisiti richiesti e che sulla base di tali dichiarazioni saranno avviate le necessarie verifiche, all’esito delle quali, l’affidamento è vincolato, con la previsione di apposita clausola risolutiva espressa qualora diano esito negativo;

Ritenuto necessario provvedere celermente all’avvio delle attività progettuali;

Atteso che il costo dell’affidamento trova copertura finanziaria sui fondi del capitolo di bilancio 2134 p.g. 01, esercizio finanziario 2020 per l’intero importo di € 8.600,00

DETERMINA

Art. 1 la premessa di cui sopra forma parte integrante e sostanziale del presente atto;

Art. 2 si autorizza l’affidamento diretto delle attività relative alla realizzazione del progetto “SERVIZIO DI MEDIAZIONE PENALE E GIUSTIZIA RIPARATIVA” alla Soc. Coop. STUDIO IRIS come proposto dalla Commissione di valutazione delle manifestazioni di interesse alla realizzazione dei progetti 2020;

Art. 3 invio mediante pec della presente determina di affidamento alla Soc. Coop. STUDIO IRIS con sede legale in Potenza (PZ);

Art. 4 il pagamento dell’attività progettuale avverrà in due o più soluzioni previa fatturazione elettronica nel rispetto della normativa vigente in materia di regolarità contributiva e conto dedicato;

Art. 5 il termine per completare le attività progettuali è fissato al 31.12.2020;

Art. 6 l’accettazione formale dell’incarico sarà resa con esplicita dichiarazione su carta intestata dell’affidataria, sottoscritta in forma autografa o digitale dal legale rappresentante della Soc. Coop. STUDIO IRIS;

Art. 7 il presente affidamento è sottoposto a clausola risolutiva espressa nel caso in cui emergano situazioni interdittive a carico dell’affidatario, incluso il negativo esito delle verifiche sul possesso dei requisiti autocertificati, fermo restando l’obbligo per la Soc. Coop. STUDIO IRIS di comunicare a questa Direzione ogni eventuale variazione, rispetto alle dichiarazioni rese, intervenuta successivamente e per qualsiasi motivo;

Art. 8 la pubblicazione della presente determina nell’apposita sezione Trasparenza del sito del Ministero della Giustizia.

Il Direttore Reggente
Elena Paradiso

 

Avviso 7 luglio 2020

Graduatoria delle proposte di realizzazione del progetto “Servizio di mediazione penale e giustizia riparativa” Obiettivo 1/D della programmazione interdistrettuale Lazio-Abruzzo-Molise ANNO 2020

Allegata al verbale di valutazione delle proposte per l'affidamento dell'incarico di attuazione del progetto del 01.07.2020

Graduatoria delle proposte di realizzazione del progetto “Servizio di mediazione penale e giustizia riparativa”
 POSIZIONE  PROPONENTE  PUNTEGGIO
1 STUDIO IRIS Soc. Coop. 34
2 Associazione SPONDÈ o.n.l.u.s. 32

Il dirigente
Elena Paradiso  

 


TERMINE per il ricevimento delle proposte: 20 giugno 2020
 

data di pubblicazione: 5 giugno 2020

Ministero della Giustizia

DIPARTIMENTO per la  GIUSTIZIA MINORILE e di COMUNITÀ

Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna Pescara

 

AVVISO PUBBLICO

di manifestazione di interesse per la realizzazione del progetto Servizio di mediazione penale e giustizia riparativa

 “Obiettivo n. 1/A della programmazione interdistrettuale 2020 Lazio-Abruzzo-Molise”

 

IL DIRIGENTE

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 230/2000, riguardante il regolamento recante norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà che prevede:

  • all’art. 1 che “il trattamento rieducativo…è diretto a promuovere un processo di modificazione delle condizioni e degli atteggiamenti personali, nonché delle relazioni familiari e sociali che sono di ostacolo ad una costruttiva partecipazione sociale”;
  • all’art. 27 che la persona giunga ad una “riflessione sulle condotte anti giuridiche poste in essere, sulle motivazioni, e sulle conseguenze negative delle stesse per l’interessato medesimo e sulle possibili azioni di riparazione delle conseguenze del reato, incluso il risarcimento della persona offesa”;
  • all’art. 68, che le direzioni di Istituti e degli Uffici di Esecuzione penale Esterna curino la partecipazione della comunità al reinserimento sociale dei condannati e le possibili forme di essa;
  • all’art. 118 che gli operatori degli U.E.P.E. si adoperino a favorire “una sollecitazione ad una valutazione critica adeguata da parte della persona, degli atteggiamenti che sono stati alla base della condotta sanzionata, nella prospettiva di un reinserimento sociale”;

ATTESI i fabbisogni formativi e trattamentali dei soggetti in esecuzione penale esterna in carico all’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Pescara;

CONSIDERATO che l’U.E.P.E. contribuisce a realizzare percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale nei confronti di persone condannate, in detenzione o in misura alternativa, con attenzione, anche, alla dimensione della riparazione del danno conseguente alla commissione del reato;

TENUTO CONTO delle linee di indirizzo diffuse dal DGMC per l’elaborazione dei progetti di giustizia ripartiva e mediazione penale;

VISTA la nota prot. n. 012303 del 27.02.2020 con la quale la DGPRAM comunica l’approvazione del progetto “Servizio di mediazione penale e giustizia riparativa” così come rimodulato dalla stessa Direzione Generale;

VERIFICATA la copertura finanziaria esistente sul capitolo 2134 per l’esercizio finanziario 2020;

VALUTATA la necessità di affidare l’incarico di conduzione delle attività previste dal progetto;

RENDE NOTO

il seguente avviso di manifestazione di interesse alla selezione per l’affidamento dell’incarico di attuazione del progetto  “Servizio di mediazione penale”

IMPORTO DELLE ATTIVITÀ OGGETTO DI QUESTO AVVISO: € 8.210,00

UFFICIO PROPONENTE: UDEPE Pescara

AMBITO DI INTERVENTO: giustizia ripartiva e mediazione penale.

OBIETTIVI DEL PROGETTO, ATTIVITÀ E METODOLOGIA D’INTERVENTO

Il Progetto, finalizzato ad attivare un Servizio di Mediazione Penale e Giustizia Riparativa, consta di azioni progettuali volte a promuovere e realizzare attività di responsabilizzazione e di contrasto alla devianza per adulti dell’ area penale esterna in carico all’ UDEPE di Pescara attraverso strumenti e programmi di Restorative Justice (victim-offender mediation, apology, panel, ecc..), come occasioni preziose di riflessione, impegno alla responsabilità e promozione di condotte riparatorie delle conseguenze dannose del reato.

Obiettivi generali: innesto della mediazione penale e di pratiche e programmi riparativi nel percorso di recupero delle persone in esecuzione penale esterna in linea con i principi della Giustizia Riparativa.

Obiettivi specifici: rielaborazione dell’evento-reato ed acquisizione di consapevolezza delle sue conseguenze, riconoscimento della vittima e del danno arrecato, riparazione dell' offesa, rafforzamento degli standard morali, responsabilizzazione anche in funzione di un proficuo recupero sociale che riduca il più possibile il rischio di commissione di nuovi reati.

Gli strumenti-programmi di Restorative Justice (declinati dall’ONU in Basic Principles on the use of Restorative Justice programmes in criminal matters, Risoluzione n.1/2002), che potranno essere proposti, e realizzati, ove possibile, sono:

  1. La mediazione vittima-autore di reato (Victim-Offender Mediation): è lo strumento principale della Giustizia Riparativa, definito dalla Raccomandazione 19 (1999) del Consiglio d’Europa come quel “procedimento che permette alla vittima e al reo di partecipare attivamente, se vi consentono liberamente, alla soluzione delle difficoltà derivanti dal reato, con l’aiuto di un terzo indipendente (mediatore)”. La mediazione può essere: A) mediazione diretta: è un percorso relazionale tra due o più persone per la risoluzione di conflitti in ambito penale (conflitti generati dal reato e/o che hanno generato il reato). L'esito del percorso di mediazione penale si configura come positivo o negativo e viene comunicato all’UDEPE inviante dal mediatore responsabile, senza riferire motivazioni specifiche data la riservatezza dell'incontro. B) mediazione indiretta: si concretizza in una lettera in cui l’autore di reato, alla luce della non fattibilità della mediazione diretta, decide di formalizzare comunque le proprie scuse alla vittima: le scuse sono contenute in una lettera che il reo scrive di suo pugno, rivolgendosi direttamente alla vittima, descrivendo il proprio vissuto, anche di pentimento, e dichiarandosi pienamente responsabile della condotta deviante;
  2. Apology (scuse formali): dichiarazioni rivolte alla vittima da parte dell’autore di reato, contenute in uno scritto;
  3. Mediazione con vittima a-specifica. Pratica ancora poco sperimentata in Italia, prevede un incontro di mediazione fra l’autore di un determinato reato e la vittima di una vicenda criminosa diversa (ma innescata dalla commissione di un reato della stessa specie). In altre parole, la fattispecie di reato rimane la stessa, ma il reo si confronta non con la vittima diretta o indiretta, bensì con la vittima di un altro reato ancorché qualitativamente omogeneo a quello commesso. Tale pratica assume particolare valore perché offre, laddove non sia praticabile l’ipotesi di un incontro diretto fra vittima e reo, uno spazio di narrazione e di riflessione sulle conseguenze generate da determinati comportamenti illeciti evidenziando il bisogno di riparazione delle vittime. Tale modalità è stata efficacemente sperimentata quando, per ragioni diverse, l’incontro diretto fra vittima e reo non è stato praticabile, e in particolare: nei casi di indisponibilità della persona offesa, nei casi nei quali il notevole lasso di tempo intercorso fra il reato commesso e l’intervento di mediazione ha compromesso la disponibilità delle vittime a partecipare a un incontro diretto, nei casi nei quali i mediatori hanno valutato inopportuno un incontro diretto in relazione alla specifica tipologia di reato commesso e alle dinamiche presenti fra le parti.
  4. Personale richiesto. Per la realizzazione delle attività progettuali dovranno essere impegnate complessivamente 4 risorse umane individuate dall’ente attuatore del progetto, tutti mediatori dei conflitti specializzati in mediazione penale, tenuti al rispetto dei principi etici e comportamentali (rispetto delle normative, del Codice di Condotta dei mediatori e delle regole di comportamento dell'organizzazione, integrità morale, riservatezza, segreto professionale, impegno e responsabilità, trasparenza e chiarezza, equità/equiprossimità ed imparzialità, ecc…).

I professionisti mediatori penali impiegati devono:

  • essere in possesso di specifica, qualificata e documentata formazione in mediazione di almeno 180 ore e devono corrispondere al profilo del Mediatore esperto in Giustizia Riparativa secondo quanto individuato dal Tavolo 13 degli Stati Generali dell’Esecuzione Penale –Ministero della Giustizia;
  • aver partecipato a specifici corsi di aggiornamento e/o training nel servizio, secondo le Raccomandazioni del Consiglio D'Europa ed i Basic Principles sull'uso del programmi di Giustizia Riparativa nell'ambito penale ONU 2000.

RISULTATI ATTESI:

  1. consolidamento, nel processo di empowerment, della consapevolezza del sé;
  2. contrasto dei comportamenti devianti;
  3. ripristino/rigenerazione delle relazioni;
  4. valorizzazione del legame sociale;
  5. buone pratiche di gestione del conflitto;
  6. ampliamento della rete dei servizi sul territorio;
  7. promozione della cultura della non violenza, del rispetto, della legalità;
  8. rafforzamento degli standard morali (dalle pratiche riparatorie dovrebbero emergere concrete indicazioni di comportamento per la comunità tutta);
  9. riduzione del fenomeno della recidiva.

DESTINATARI

Il progetto si rivolge a:

  • un massimo 15 adulti (italiani e stranieri) dell'area penale esterna presi in carico dall'Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Pescara e residenti sul territorio di competenza - utenti che hanno fatto istanza di messa alla prova, utenti che sono già beneficiari della sospensione del procedimento per messa alla prova ex legge n. 67/2014, utenti in affidamento in prova al servizio sociale; utenti esenti da problematiche attive di tossicodipendenza e selezionati a cura dell’Ufficio proponente, che abbiano manifestato interesse ad incontrare la vittima, al fine di garantire agli stessi la fruizione di idonei percorsi di responsabilizzazione e di riparazione nei confronti della persona offesa
  • vittime (parti o persone offese)

Indicatori per la individuazione dell’utenza: piena comprensione della lingua italiana, assenza di elementi specifici (paziente psichiatrico, tossicodipendente, ecc..) che possano risultare critici per la presa in carico e lo sviluppo del percorso di mediazione o altro programma di Giustizia Riparativa; ammissione della responsabilità; volontarietà; esistenza di una vittima; eventuale presenza di una o più parti offese identificabili o individuabili, da parte dell’Ufficio di Mediazione, fra le vittime aspecifiche

TEMPI DI ATTUAZIONE

Circa 6/7 mesi dall’avvio del progetto da concludersi entro l’esercizio finanziario 2020. Con un monte ore di attività da assicurare pari a 420.

AMBITO TERRITORIALE

Gli interventi saranno effettuati nel territorio di competenza istituzionale (province di Pescara e Chieti) con servizio erogabile nelle città di Pescara, Lanciano e Vasto.

SOGGETTI AMMESSI

Possono partecipare i seguenti soggetti interessati a cooperare in sinergia con l’Amministrazione scrivente, centri/organismi di mediazione o strutture pubbliche o private, con esperienza documentata in materia di Mediazione Penale e Giustizia Riparativa almeno quinquennale e che abbiano i requisiti di seguito specificati:

  • Iscrizione alla C.C.I. A.A., se imprese;
  • Iscrizione nei relativi albi nazionali, regionali, provinciali (se associazioni, cooperative o enti riconosciuti);
  • formale costituzione e registrazione nel caso di associazioni o enti non riconosciuti;
  • pregressa e comprovata esperienza di almeno 5 anni consecutivi;
  • assenza delle cause di esclusione previste dall’art. 80 del D. lgs 19/04/2017, n. 56;
  • che presentino un chiaro e dettagliato progetto rispondente ai criteri indicati in questo avviso.

Ai sensi del comma 5, dell’art. 36 del D. lgs. 56/2017 la verifica dei requisiti sarà effettuata sull’aggiudicatario.

In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 13 del D. lgs. 30/06/2003 n. 196 codice in materia di protezione dei dati personali, i dati raccolti saranno trattati, anche attraverso sistemi informatizzati, esclusivamente per le finalità connesse alla manifestazione d’interesse.

PROPOSTA PROGETTUALE

Gli Organismi interessati dovranno elaborare e presentare una dettagliata proposta nella quale indicare:

  • Denominazione e breve storia dell’Organismo con l’indicazione del responsabile;
  • Nominativo del referente del progetto;
  • Attività/interventi previsti;
  • Metodologia dell’intervento;
  • Tempi di attuazione;
  • Risorse umane impiegate con l’indicazione dei nominativi;
  • Risorse materiali impiegate;
  • Sede delle attività/interventi;
  • Piano finanziario coerente con il progetto approvato dalla DGPRAM che prevede la seguente articolazione:

Tipologie di spese ammesse

Importo max

1) figure professionali

€ 7.350,00

2) informazione e sensibilizzazione sui temi della giustizia riparativa

€ 500,00

3) raccomandate a/r destinate ai partecipanti

€ 360,00

L’esecuzione del progetto sarà contraddistinta da completa autonomia tecnica ed organizzativa dell’Ente aggiudicatore che dovrà altresì garantire il rispetto di tutte le disposizioni normative anticovid-19 in vigore, nonché ogni copertura assicurativa agli operatori incaricati sia RC, sia infortuni sia in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Le persone fisiche incaricate dall’Organizzazione aggiudicataria per lo svolgimento delle attività del progetto di cui al presente avviso dovranno possedere i seguenti requisiti:

  • Godimento dei diritti civili;
  • Non avere riportato condanne penali;
  • Non essere destinatari di provvedimenti che riguardino l’applicazione di misure prevenzione o di provvedimenti iscritti nel casellario giudiziale;
  • Non essere sottoposti a procedimenti penali;

PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE

Le proposte progettuali dovranno essere inviate tramite pec al seguente indirizzo: uepe.pescara@giustiziacert.it, entro 15 giorni dalla pubblicazione del presente avviso sul sito del Ministero della Giustizia (www.giustizia.it) corredate dello Statuto dell’Organizzazione, del curriculum vitæ del Responsabile dell’Ente, del Referente del progetto e di tutte le altre risorse umane coinvolte nel medesimo.

VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE

La commissione aggiudicatrice istituita presso l’U.D.E.P.E. di Pescara (costituita dal Dirigente dell’Udepe di Pescara, o da un suo delegato, dal Responsabile dell’Area II – Misure e sanzioni di comunità e dal Responsabile dell’Area III - Contabilità) scaduto il termine di presentazione delle proposte provvederà all’esame dell’ammissibilità e successivamente alla valutazione di merito delle medesime. La Commissione si riserva di chiedere, in caso di necessità, chiarimenti in relazione alla documentazione presentata dal soggetto proponente, invitando a produrre eventuali integrazioni documentali ed informazioni ai fini delle attività di valutazione.

PARAMETRI DI VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE

Le proposte progettuali saranno valutate in base ai criteri di seguito indicati, con l’assegnazione di un punteggio che consentirà di definire una graduatoria.

Parametro 1: esperienza maturata nell’ambito della giustizia ripartiva e mediazione penale;

punti 10 → in caso di esperienza pari o superiore a cinque anni;

punti 5  → in caso di esperienza inferiore a cinque anni;

Parametro 2: valutazione di merito del progetto con particolare riferimento alla sua valenza sociale, intesa quale adeguatezza ad intervenire nei confronti di situazioni di disagio, emarginazione e deprivazione che possono caratterizzare le condizioni di vita dei soggetti beneficiari.

La Commissione attribuirà un punteggio da 1 a 10 attraverso una valutazione di merito che avrà riguardo anche al numero di ore previste per lo svolgimento del progetto, alla metodologia prescelta e al carattere innovativo della proposta progettuale.

Parametro 3: valutazione dell’esperienza delle persone fisiche incaricate dello svolgimento delle attività progettuali, anche in relazione all’attività dell’incarico, con riferimento sia ai titoli culturali posseduti che alle esperienze maturate

punti 10  → valutazione ottima;

punti 6   → valutazione buona;

punti 3  → valutazione sufficiente;

punti 0 → inadeguatezza.

Parametro 4: valutazione della collaborazione di più associazioni alla realizzazione del progetto, con riferimento alla qualità ed estensione delle collaborazioni nonché degli strumenti di integrazione tra i diversi soggetti attuatori del progetto

punti 10 → valutazione ottima;

punti 6 → valutazione buona;

punti 3   → valutazione sufficiente;

punti 0  → inadeguatezza.

In caso di offerte cha abbiano riportato il medesimo punteggio complessivo, l’intervento progettuale verrà aggiudicato al concorrente il cui progetto abbia conseguito il punteggio più alto per il parametro 1. In caso di ulteriore parità la Commissione procederà all’aggiudicazione al proponente la cui proposta abbia conseguito il punteggio più alto nel parametro 2 e così via.

Conclusa la fase di valutazione, la commissione procederà alla richiesta di pubblicazione della graduatoria sul sito del Ministero della Giustizia ed alla eventuale proposta di aggiudicazione in capo al concorrente risultato primo.

AGGIUDICAZIONE

Il presente avviso non vincola l’Amministrazione a procedere ad aggiudicazione. Il Direttore reggente procederà all’aggiudicazione secondo la proposta della Commissione e potrà procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta ritenuta valida ai sensi del comma 2, lettera a) dell’art. 36 del D. lgs. 56/2017.

ESECUZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE NELLA PROPOSTA SELEZIONATA

L’esecuzione delle attività previste nella proposta selezionata sarà monitorata dal Responsabile del progetto individuato da questa amministrazione procedente, che collaborerà con il referente del progetto individuato dall’Organismo aggiudicatario. Il Responsabile del progetto individuato dall’amministrazione procedente avrà facoltà di stabilire le modalità di rilevazione dell’aderenza delle attività svolte rispetto alla proposta progettuale per il buon andamento del progetto. L’amministrazione si riserva di definire i criteri e le modalità di rilevazione delle ore di attività svolte anche fuori sede. L’Organismo aggiudicatario dovrà comunicare preventivamente all’amministrazione i nominativi degli addetti allo svolgimento delle attività previste dal progetto. L’amministrazione ha facoltà, in ogni momento, di richiedere la sostituzione delle unità individuate se non idonee.

Il presente avviso assolve agli obblighi di pubblicità e trasparenza dettati dalle normative vigenti.

Pescara, 29.05.2020

Il Dirigente
dott.ssa  Elena Paradiso