Sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo del 5 maggio 2022 - Ricorso n. 37277/16 - Causa A.A. e altri c. Italia
© Ministero della Giustizia, Direzione Generale degli Affari giuridici e legali, traduzione eseguita e rivista dalla sig.ra Rita Carnevali, assistente linguistico, e dalla dott.ssa Martina Scantamburlo, funzionario linguistico.
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CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO
PRIMA SEZIONE
CAUSA A.A. E ALTRI c. ITALIA
(Ricorso n. 37277/16)
SENTENZA
STRASBURGO
5 maggio 2022
Questa sentenza è definitiva. Può subire modifiche di forma.
Nella causa A.A. e altri c. Italia,
La Corte europea dei diritti dell’uomo (prima sezione), riunita in un comitato composto da:
- Péter Paczolay, presidente
- Erik Wennerström,
- Raffaele Sabato, giudici,
- e da Liv Tigerstedt, cancelliere aggiunto di sezione,
Visti:
il ricorso (n. 37277/16) presentato contro la Repubblica italiana da 207 cittadini di questo Stato (l'elenco dei ricorrenti e le precisazioni pertinenti sono riportati nella tabella allegata alla presente sentenza) («i ricorrenti»), rappresentati dall'avvocato A.G. Lana, che il 24 giugno 2016 hanno adito la Corte ai sensi dell’articolo 34 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali («la Convenzione»),
la decisione di portare il ricorso a conoscenza del governo italiano («il Governo»), rappresentato, presso la Corte europea dei diritti dell'uomo, dal suo agente, L. D’Ascia, e dal suo ex co-agente M. Aversano,
la decisione di non rivelare l'identità dei ricorrenti,
la decisione di trattare il ricorso in via prioritaria (articolo 41 del regolamento della Corte),
le osservazioni comunicate dal governo convenuto e quelle comunicate in risposta dai ricorrenti,
la decisione di non inserire nel fascicolo le osservazioni della società Riva Fire S.p.A. e delle società del gruppo Riva, autorizzate in precedenza ad intervenire nel procedimento, poiché queste ultime non soddisfacevano le condizioni previste per l'intervento di terzi (articolo 44 § 5 del regolamento della Corte),
Dopo avere deliberato in camera di consiglio il 5 aprile 2022,
Emette la seguente sentenza, adottata in tale data:
OGGETTO DELLA CAUSA
- Il ricorso riguarda le emissioni inquinanti prodotte dall'impianto siderurgico «Ilva», operante nella città di Taranto, e i loro effetti sulla salute della popolazione locale.
- Per quanto riguarda i dettagli dei fatti di causa, la Corte rimanda alla sentenza Cordella e altri c. Italia (nn. 54414/13 e 54264/15, §§ 8-91, 24 gennaio 2019). Diversi ricorrenti lavorano o lavoravano nel suddetto stabilimento.
- Ai sensi degli articoli 2 e 8 della Convenzione, i ricorrenti contestano allo Stato di non aver adottato le misure legali e regolamentari volte a proteggere la loro salute e l'ambiente, e di aver omesso di fornire loro delle informazioni sull'inquinamento e i conseguenti rischi per la salute.
- Inoltre, invocando l'articolo 2, i ricorrenti denunciano che il Governo è responsabile di diverse patologie contratte dai ricorrenti o dai loro de cujus.
- Infine, invocando l'articolo 13 della Convenzione, i ricorrenti sostengono di avere subìto una violazione del loro diritto a un ricorso effettivo.
VALUTAZIONE DELLA CORTE
- SULLA RICEVIBILITÀ DEL RICORSO
- Il Governo contesta la qualità di vittima dei ricorrenti e ritiene che le loro doglianze siano soltanto di carattere generale.
- La Corte rammenta anzitutto che i comuni interessati dalle emissioni nocive della fabbrica Ilva di Taranto sono stati individuati con una delibera del Consiglio dei Ministri del 30 novembre 1990: si tratta delle città di Taranto, Crispiano, Massafra, Montemesola e Statte, che sono state classificate «ad alto rischio ambientale». Inoltre, i comuni di Taranto e Statte sono stati inclusi tra i SIN (siti di interesse nazionale per il risanamento) con un decreto del Ministero dell'Ambiente del 10 gennaio 2000.
- L’estensione della zona direttamente interessata dalle emissioni nocive della società Ilva è stata perciò individuata con provvedimenti interni, e la Corte constata che ventuno ricorrenti sono residenti in comuni diversi da Taranto, Crispiano Massafra, Montemesola e Statte, ossia i ricorrenti indicati con i numeri 1, 9, 10, 16, 22, 52, 61, 62, 66, 67, 84, 120, 121, 127, 139, 143, 145, 161, 168, 205 e 207 nella lista allegata alla presente sentenza, e che questi ultimi non hanno presentato elementi che permettano di mettere in discussione l’estensione di tale zona.
- I ricorrenti sopra indicati non hanno dunque dimostrato di essere stati personalmente colpiti dalla situazione denunciata, e la Corte accoglie l'eccezione sollevata a tale riguardo dal Governo nella misura in cui tali ricorrenti sono interessati (si veda Cordella, sopra citata, §§ 102, 103 e 108).
- Il Governo eccepisce, inoltre, che i ricorrenti non hanno debitamente esaurito le vie di ricorso che erano a loro disposizione nel diritto interno.
- Per quanto riguarda la doglianza presentata dai ricorrenti ai sensi dell’articolo 2 della Convenzione, che verte sulla responsabilità dello Stato nelle patologie contratte dai ricorrenti, la Corte osserva che questi ultimi avrebbero potuto intentare un'azione civile di risarcimento ai sensi dell'articolo 2043 del codice civile per ottenere la riparazione dei danni asseritamente subiti. Essa conclude pertanto che questa parte del ricorso dovrebbe essere respinta per mancato esaurimento delle vie di ricorso interne, ai sensi dell'articolo 35 §§ 1 e 4 della Convenzione.
- Per quanto riguarda le restanti argomentazioni del Governo, la Corte osserva che esse sono identiche a quelle sollevate nell'ambito della causa Cordella (sopra citata, §§ 110-113), nella quale la Corte aveva respinto tali eccezioni. Nel caso di specie, la Corte non vede alcuna argomentazione che possa convincerla a giungere a una conclusione diversa e ritiene, pertanto, che tali eccezioni debbano essere respinte (si veda Cordella, sopra citata, §§ 121-127).
- La Corte osserva che le altre doglianze dei ricorrenti relative agli articoli 2 e 8 della Convenzione (si veda il paragrafo 3 supra) devono essere analizzate unicamente sotto il profilo del loro diritto al rispetto della vita privata, sancito dall'articolo 8 della Convenzione (Radomilja e altri c. Croazia [GC], 37685/10 e 22768/12, 20 marzo 2018).
- Essa constata, infine, che la parte del ricorso relativa agli articoli 8 e 13 della Convenzione non è manifestamente infondata né irricevibile per uno degli altri motivi di cui all'articolo 35 della Convenzione, e pertanto la dichiara ricevibile.
- sulla dedotta violazione degli articoli 8 e 13 della convenzione
- I principi generali riguardanti dei danni all’ambiente che possono pregiudicare il benessere delle persone sono stati riassunti nella sentenza Cordella (sopra citata, §§ 157-160).
- In tale sentenza di principio, la Corte ha concluso che la gestione, da parte delle autorità nazionali, delle questioni ambientali inerenti all'attività di produzione della società Ilva di Taranto era a un punto morto. Essa ha constatato anche il protrarsi di una situazione di inquinamento ambientale che metteva in pericolo la salute dei ricorrenti e, più in generale, quella di tutta la popolazione residente nelle zone a rischio.
- Inoltre, la Corte ha considerato che le autorità nazionali avevano omesso di adottare tutte le misure necessarie per assicurare la protezione effettiva del diritto degli interessati al rispetto della loro vita privata, e che il giusto equilibrio da garantire tra, da un lato, l'interesse dei ricorrenti a non subire gravi danni all'ambiente che possano compromettere il loro benessere e la loro vita privata e, dall'altro, l'interesse della società nel suo insieme non era stato rispettato. Perciò, la Corte aveva concluso che l'articolo 8 della Convenzione era stato violato.
- La Corte ha considerato, inoltre, che nessuna azione di natura penale, civile o amministrativa possa rispondere all'obiettivo delle persone interessate, ossia ottenere il risanamento della zona interessata, e che sia stato violato anche l’articolo 13 della Convenzione.
- Passando al caso di specie, dopo aver esaminato tutti gli elementi che le sono stati sottoposti, la Corte non vede alcun fatto o argomentazione che possano convincerla a giungere a una conclusione diversa per quanto riguarda la fondatezza delle doglianze dei ricorrenti interessati.
- La Corte osserva anche che la procedura di esecuzione della sentenza Cordella (sopra citata) è pendente dinanzi al Comitato dei Ministri. Dal rapporto relativo alla sua 1398a riunione (DH 9-11 marzo 2021) risulta che le autorità nazionali hanno omesso di fornire informazioni precise riguardanti l'attuazione effettiva del piano ambientale, elemento fondamentale affinché il funzionamento dell'acciaieria non continui a presentare rischi per la salute.
- A tale riguardo, la Corte tiene a ribadire che i lavori di risanamento dell’impianto e del territorio interessato dall’inquinamento ambientale sono di primaria importanza e urgenti, e che il piano ambientale approvato dalle autorità nazionali e recante l’indicazione delle misure e delle azioni necessarie ad assicurare la protezione ambientale e sanitaria della popolazione, deve essere messo in esecuzione nel più breve tempo possibile (si veda Cordella, sopra citata, § 182).
- Tenuto conto della sua giurisprudenza in materia, essa ritiene dunque che i ricorrenti interessati abbiano subìto una violazione del loro diritto al rispetto della vita privata, e del loro diritto a un ricorso effettivo, protetti rispettivamente dagli articoli 8 e 13 della Convenzione. Pertanto, vi è stata violazione di tali disposizioni.
- sull’applicazione dell’articolo 41 della convenzione
- I ricorrenti interessati chiedono la somma di 20.000 euro (EUR) ciascuno per danno materiale per i ricorrenti in vita, e di 40.000 EUR congiuntamente, allo stesso titolo, per gli eredi delle persone decedute. Essi chiedono anche la somma di 30.000 EUR ciascuno per danno morale, per quanto riguarda i ricorrenti in vita, e di 60.000 EUR congiuntamente, allo stesso titolo, per gli eredi delle persone decedute. Infine, essi chiedono la somma di 300 EUR per ciascun ricorrente per le spese che affermano di avere sostenuto per il procedimento dinanzi alla Corte, senza tuttavia fornire alcun documento giustificativo a sostegno di tale domanda.
- Il Governo contesta tali richieste e afferma che i ricorrenti hanno omesso di produrre prove a sostegno della loro domanda di risarcimento e di rimborso delle spese.
- La Corte non vede alcun nesso di causalità tra la violazione constatata e il danno materiale dedotto. Essa respinge dunque la domanda formulata a questo titolo. Per quanto riguarda il danno morale, nelle circostanze del caso di specie la Corte ritiene che le constatazioni di violazione della Convenzione alle quali è giunta costituiscano una riparazione sufficiente per il danno morale subìto dai ricorrenti.
- Per quanto riguarda la domanda relativa alle spese sostenute nell'ambito del procedimento dinanzi alla Corte, quest'ultima constata che i ricorrenti hanno omesso di produrre documenti a sostegno delle loro richieste. In queste circostanze, tale domanda deve essere respinta.
Per questi motivi, la Corte, all'unanimità,
- Dichiara il ricorso irricevibile per quanto riguarda la parte dello stesso presentata dai ricorrenti indicati con i numeri 1, 9, 10, 16, 22, 52, 61, 62, 66, 67, 84, 120, 121, 127, 139, 143, 145, 161, 168, 205 e 207 nell'elenco allegato alla presente sentenza;
- Dichiara la doglianza relativa all'articolo 2 della Convenzione irricevibile;
- Dichiara il ricorso ricevibile per il resto;
- Dichiara che vi è stata violazione dell'articolo 8 della Convenzione;
- Dichiara che vi è stata violazione dell'articolo 13 della Convenzione;
- Dichiara che la constatazione di una violazione rappresenta di per sé un’equa soddisfazione sufficiente per il danno morale subìto dai ricorrenti interessati;
- Respinge la domanda di equa soddisfazione per il resto.
Fatta in francese, poi comunicata per iscritto il 5 maggio 2022, in applicazione dell’articolo 77 §§ 2 e 3 del regolamento della Corte.
Liv Tigerstedt
Cancelliere aggiunto
Péter Paczolay
Presidente
ALLEGATO
N. |
Iniziali dei ricorrenti |
Anno di nascita/decesso |
Luogo di residenza dei ricorrenti o dei loro de cujus |
1. |
A.A. |
1966 |
Pulsano |
2. |
D.A. |
1970 |
Taranto |
3. |
G.A. |
1970 |
Taranto |
4. |
1991 |
Taranto |
|
5. |
L.A. |
1951 |
Taranto |
6. |
G.A. |
1949 |
Taranto |
7. |
R.A. |
1944 |
Taranto |
8. |
L.A. |
1934 |
Taranto |
9. |
M.A. |
1955 |
San Giorgio Ionico |
10. |
E.A. |
1965 |
San Giorgio Ionico |
11. |
V.B. |
1978 |
Taranto |
12. |
A.B. |
1952 |
Statte |
13. |
M.B. |
1932 |
Statte |
14. |
M.B. |
1980 |
Crispiano |
15. |
S.B. |
1971 |
Crispiano |
16. |
V.B. |
1943 |
Pulsano |
17. |
V.B. |
1955 |
Taranto |
18. |
N.B. |
1933 |
Statte |
19. |
A.B. |
1963 |
Taranto |
20. |
F.B. |
1946 |
Taranto |
21. |
G.B. |
1964 |
Taranto |
22. |
P.B. |
1957 |
Sava |
23. |
B.B. |
1970 |
Taranto |
24. |
G.C. |
1973 |
Taranto |
25. |
M.C. |
1978 |
Taranto |
26. |
M.C. |
1968 |
Taranto |
27. |
G.C. |
1947 |
Statte |
28. |
C.C. |
1987 Deceduto il 18/08/2003 |
Taranto |
29.
|
T.C. |
1952 |
Taranto |
30. |
C.C. |
1972 |
Statte |
31. |
G.C. |
1951 |
Taranto |
32. |
C.C. |
1987 |
Taranto |
33. |
V.C. |
1935 |
Taranto |
34. |
V.C. |
1939 |
Taranto |
35. |
A.C. |
1988 |
Taranto |
36. |
A.C. |
1971 |
Taranto |
37. |
P.C. |
1986 |
Taranto |
38. |
G.C. |
1974 Deceduto il 21/03/2019 |
Taranto |
39. |
C.C. |
1985 |
Massafra |
40. |
G.C. |
1971 |
Massafra |
41. |
A.C. |
1967 |
Crispiano |
42. |
F.C. |
1973 |
Taranto |
43. |
G.C. |
1971 |
Taranto |
44. |
G.C. |
1979 |
Taranto |
45. |
S.C. |
1969 |
Taranto |
46. |
C.C. |
1958 |
Taranto |
47. |
S.C. |
1970 |
Statte |
48. |
L.C. |
1959 |
Taranto |
49. |
A.C. |
1980 |
Taranto |
50. |
G.C. |
1939 |
Taranto |
51. |
G.C. |
1940 |
Taranto |
52. |
C.C. |
1970 |
San Giorgio Ionico |
53. |
C.D. |
1943 |
Taranto |
54. |
F.D. |
1963 |
Taranto |
55.
|
A.D. |
1948 |
Massafra |
56. |
D.D. |
1939 |
Taranto |
57. |
E.D. |
1990 |
Taranto |
58. |
P.D. |
1961 |
Taranto |
59. |
F.D. |
1945 |
Taranto |
60. |
M.D. |
1958 |
Taranto |
61. |
R.D. |
1949 |
Pulsano |
62. |
S.D. |
1961 |
Pulsano |
63. |
M.D. |
1964 |
Taranto |
64. |
C.D. |
1947 |
Taranto |
65. |
L.D. |
1957 |
Taranto |
66. |
M.D. |
1969 |
Pulsano |
67. |
P.D. |
1943 |
Pulsano |
68. |
E.D. |
1940 |
Taranto |
69. |
G.D. |
1946 |
Taranto |
70. |
F.D. |
1943 |
Taranto |
71. |
A.D. |
1944 |
Taranto |
72. |
L.D. |
1955 |
Taranto |
73. |
S.D. |
1975 |
Taranto |
74. |
E.D. |
1951 |
Taranto |
75. |
A.F. |
1968 |
Statte |
76. |
A.F. |
1949 |
Taranto |
77. |
P.F. |
1974 |
Statte |
78. |
E.F. |
1961 |
Statte |
79. |
V.F. |
1989 |
Statte |
80. |
E.F. |
1978 |
Taranto |
81. |
R.F. |
1977 |
Taranto |
82. |
T.F. |
1981 |
Taranto |
83. |
C.F. |
1932 |
Taranto |
84. |
C.F. |
1951 Deceduto il 28/03/2018 |
Leporano |
85. |
G.G. |
1944 |
Taranto |
86. |
M.G. |
1947 |
Taranto |
87. |
M.G. |
1942 |
Taranto |
88. |
T.G. |
1951 |
Taranto |
89. |
V.G. |
1953 |
Taranto |
90. |
D.G. |
1947 |
Massafra |
91. |
G.G. |
1980 |
Massafra |
92. |
M.G. |
1972 |
Massafra |
93. |
N.G. |
1987 |
Massafra |
94. |
P.G. |
1971 |
Massafra |
95. |
R.G. |
1975 |
Massafra |
96. |
M.G. |
1986 |
Statte |
97. |
C.G. |
1932 |
Taranto |
98. |
G.I. |
1937 |
Taranto |
99. |
E.I. |
1941 |
Taranto |
100. |
F.I. |
1960 |
Taranto |
101. |
F.L. |
1947 |
Statte |
102. |
M.L. |
1950 |
Statte |
103. |
A.L. |
1971 |
Taranto |
104. |
P.L. |
1972 |
Taranto |
105. |
A. L. |
1974 |
Taranto |
106. |
F.L. |
1975 |
Taranto |
107. |
R.L. |
1987 |
Taranto |
108. |
C.L. |
1966 |
Statte |
109. |
R.L. |
1955 Deceduta il 30/06/2016 |
Taranto |
110. |
E.L. |
1951 |
Taranto |
111. |
L.L. |
1942 |
Taranto |
112. |
A.L. |
1972 |
Taranto |
113. |
L.L. |
1978 |
Taranto |
114. |
D.L. |
1958 |
Taranto |
115. |
G.L. |
1953 |
Taranto |
116. |
D.L. |
1952 |
Taranto |
117. |
M.L. |
1969 |
Statte |
118. |
E.L. |
1957 |
Taranto |
119. |
M.L. |
1966 |
Taranto |
120. |
S.M. |
1967 |
Pulsano |
121. |
A.M. |
1975 |
Pulsano |
122. |
C.M. |
1963 |
Taranto |
123. |
A.M. |
1976 |
Statte |
124. |
V.M. |
1942 |
Taranto |
125. |
S.M. |
1951 |
Massafra |
126. |
F.M. |
1936 |
Massafra |
127. |
R.M. |
1932 |
Pulsano |
128. |
C.M. |
1942 |
Taranto |
129. |
A.M. |
1948 |
Taranto |
130. |
F.M. |
1962 |
Taranto |
131. |
E.M. |
1957 |
Taranto |
132. |
I.M. |
1949 |
Taranto |
133. |
R.M. |
1966 |
Taranto |
134. |
G.M. |
1945 |
Taranto |
135. |
C.N. |
1964 |
Taranto |
136. |
M.O. |
1970 |
Taranto |
137. |
M.O. |
1950 |
Taranto |
138. |
T.O. |
1962 |
Taranto |
139. |
O.O. |
1938 |
Pulsano |
140. |
G.P. |
1943 |
Taranto |
141. |
M.P. |
1938 |
Taranto |
142. |
A.P. |
1964 |
Taranto |
143. |
F.P. |
1953 |
Leporano |
144. |
C.P. |
1964 |
Taranto |
145. |
V.P. |
1989 |
Pulsano |
146. |
V.P. |
1977 |
Taranto |
147. |
F.P. |
1961 |
Taranto |
148. |
C.P. |
1960 |
Statte |
149. |
E.P. |
1958 |
Taranto |
150. |
A.P. |
1938 |
Taranto |
151. |
C.P. |
1939 |
Taranto |
152. |
G.P. |
1986 |
Taranto |
153. |
M.P. |
1942 |
Taranto |
154. |
A.P. |
1957 |
Taranto |
155. |
C.P. |
1966 |
Leporano |
156. |
C.P. |
1949 |
Taranto |
157. |
S.P. |
1951 |
Taranto |
158. |
V.P. |
1955 |
Taranto |
159. |
M.P. |
1965 |
Taranto |
160. |
T.P. |
1944 |
Taranto |
161. |
F.P. |
1996 |
Pulsano |
162. |
V.P. |
1944 |
Taranto |
163. |
C.P. |
1937 |
Taranto |
164. |
S.P. |
1943 |
Taranto |
165. |
G.P. |
1953 |
Taranto |
166. |
I.Q. |
1946 |
Taranto |
167. |
S.Q. |
1954 |
Taranto |
168. |
S.R. |
1962 |
San Giorgio Ionico |
169. |
E.R. |
1934 |
Taranto |
170. |
A.R. |
1933 |
Taranto |
171. |
A.R. |
1951 |
Crispiano |
172. |
N.R. |
1952 |
Taranto |
173. |
F.R. |
1954 |
Taranto |
174. |
L.R. |
1966 |
Taranto |
175. |
P.R. |
1962 |
Taranto |
176. |
A.R. |
1943 |
Taranto |
177. |
M.R. |
1946 |
Taranto |
178. |
F.R. |
1959 |
Taranto |
179. |
E.S. |
1944 |
Taranto |
180. |
R.S. |
1937 |
Taranto |
181. |
A.S. |
1948 |
Taranto |
182. |
G.S. |
1947 |
Taranto |
183. |
M.S. |
1958 |
Taranto |
184. |
G.S. |
1971 |
Statte |
185. |
N.S. |
1975 |
Taranto |
186. |
M.S. |
1980 |
Taranto |
187. |
V.S. |
1942 |
Taranto |
188. |
C.S. |
1957 |
Taranto |
189. |
V.S. |
1933 |
Taranto |
190. |
G.S. |
1946 |
Taranto |
191. |
A.S. |
1973 |
Taranto |
192. |
A.S. |
1969 |
Taranto |
193. |
M.S. |
1946 |
Massafra |
194. |
A.T. |
1972 |
Taranto |
195. |
C.T. |
1942 |
Taranto |
196. |
A.T. |
1958 |
Taranto |
197. |
I.T. |
1972 |
Taranto |
198. |
G.T. |
1957 |
Taranto |
199. |
A.T. |
1969 |
Taranto |
200. |
P.T. |
1944 |
Taranto |
201. |
M.T. |
1961 |
Taranto |
202. |
S.T. |
1945 |
Taranto |
203. |
L.V. |
1948 |
Taranto |
204. |
A.V. |
1971 |
Taranto |
205. |
F.V. |
1960 |
Pulsano |
206. |
M.V. |
1971 |
Taranto |
207. |
M.Z. |
1959 |
Pulsano |