Hai cercato:
  • argomentominori > processo minorile   Annulla la faccetta selezionata
  • data di pubblicazioneAnno 2018 > maggio 2018  Annulla la faccetta selezionata

Torna indietro

La sospensione del processo e messa alla prova nel caso di imputati minorenni - Anno 2017 (2018)

 

logo delle pubblicazioni di statistica dal titolo I NUMERI PENSATI del dipartimento giustizia minorile e di comunità La sospensione del processo e messa alla prova nel caso di imputati minorenni - ANNO 2017

Dipartimento giustizia minorile e di comunità
Ufficio I del Capo Dipartimento - Sezione Statistica
Via Damiano Chiesa, 24 00136 - Roma
tel. 06/68188268 – 274 – 279 - 297
e-mail: statistiche.dgmc@giustizia.it

a cura di Concetto Zanghi - Maria Stefania Totaro - Elena Bucciante -Viviana Condrò - Monica Nolfo - Irene Pergolini
con il contributo di operatori dei Servizi della giustizia minorile nell’inserimento dei dati nel sistema SISM e dei referenti locali per la statistica presso i Centri per la giustizia minorile nel controllo e nella validazione dei dati a fini statistici

 

Indice

  • D.P.R.448/88 – Artt. 28-29
     
  • D.L.272/89 – Art. 27

Introduzione

  1. I provvedimenti di messa alla prova
    • L’analisi temporale
    • Le sedi processuali
    • Le tipologie di reato
    • Il progetto di messa alla prova
       
  2. I minori messi alla prova
     
  3. L’esito della prova
     
  4. La recidiva


 

INTRODUZIONE

 

 

La sospensione del processo e messa alla prova, ai sensi dell’art. 28 del D.P.R. 22 settembre 1988, n. 448 “Approvazione delle disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni”, rappresenta un’innovazione nel processo penale minorile in quanto, contrariamente alle ipotesi di probation applicate in altri Paesi, non presuppone la pronuncia di una sentenza di condanna.

Con il provvedimento di messa alla prova il processo è sospeso e il minore è affidato ai Servizi della Giustizia Minorile che, anche in collaborazione con i Servizi degli Enti locali, svolgono nei suoi confronti attività di osservazione, sostegno e controllo.
L’applicabilità della misura non è compromessa né dall’eventuale esistenza di precedenti penali né dalla tipologia di reato né da precedenti applicazioni; di fondamentale importanza sono, piuttosto, i tratti individuali relativi alla personalità del singolo ragazzo che, all’esito di adeguata osservazione, inducono a ritenere possibile il suo recupero; le evoluzioni legate alla crescita impongono di non ritenere il singolo atto trasgressivo indicativo di una scelta di vita deviante.

I Servizi sociali elaborano il progetto di messa alla prova sulla base delle risorse personali, familiari e ambientali del ragazzo ed è fondamentale che il ragazzo comprenda e condivida il contenuto del progetto.

In caso di esito positivo della prova il giudice con sentenza «dichiara estinto il reato»; l’esito negativo comporta invece la prosecuzione del procedimento (art.29 DPR 448/88).

Proprio per l’importanza e la specificità di questo provvedimento, l’allora Ufficio Centrale per la Giustizia Minorile, oggi Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, avviò nell’ottobre del 1991 un monitoraggio ad hoc sull’applicazione della misura, attraverso schede nominative compilate per ciascun provvedimento emesso nei confronti dei minori in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni (USSM); la rilevazione cartacea è stata effettuata fino a tutto l’anno 2011.

A partire dall’anno 2012 i dati sono acquisiti dal Sistema Informativo dei Servizi Minorili (SISM), che gestisce i dati relativi a tutti i minori in carico ai Servizi minorili. I dati analizzati sono riferiti alla situazione dell’archivio alla data dell’elaborazione , effettuata a conclusione delle attività di convalida da parte dei Centri per la Giustizia Minorile.

A partire dal 2016 i dati si riferiscono anche ai provvedimenti di messa alla prova relativi ai minori seguiti dall’Ente Locale.

L’analisi statistica di seguito presentata si articola in tre parti in cui sono considerati rispettivamente il numero dei provvedimenti, dei minori messi alla prova e degli esiti. Segue un approfondimento sul tasso di recidiva dei minorenni che hanno effettuato la messa alla prova.

Roma, 7  maggio 2018


 

 

Versione integrale dell'analisi (pdf, 549 kb)