Consistenza, destinazione ed utilizzo dei beni sequestrati o confiscati - Stato dei procedimenti di sequestro o confisca - Relazione al Parlamento ex L. 7 marzo 1996, n. 109 (febbraio 2015)

Dipartimento per gli Affari di Giustizia
Direzione generale della giustizia penale
Ufficio I - Reparto Dati Statistici e Monitoraggio

Indice

INTRODUZIONE

  1. Premessa
  2. La Legge 7 marzo 1996, n. 109
  3. Presentazione della nuova Banca Dati - SIPPI
  4. Metodologia della rilevazione
  5. Classificazione

COMMENTO AI DATI STATISTICI

  1. Procedimenti sopravvenuti (intera Banca Dati)
  2. Beni (intera Banca Dati)
  3. Gradi di giudizio
  4. Beni confiscati
  5. Beni destinati
  6. Utilizzo dei beni mantenuti allo Stato
  7. Utilizzo dei beni destinati ai Comuni
  8. Analisi dei beni destinati

Tabelle allegate

 

Relazione al Parlamento sui beni sequestrati e confiscati
art. 3, comma 2, Legge 7 marzo 1996 n. 109

 

  1. Premessa

    La normativa in materia di misure di prevenzione patrimoniale e di criminalità organizzata è costituita dalla Legge 7 marzo 1996 n. 109, che reca: “Disposizioni in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati. Modifiche alla Legge 31 maggio 1965, n. 575 e all’articolo 3 della Legge 23 luglio 1991, n. 223. Abrogazione dell’art. 4 del D.L. 14 giugno 1989, n. 230, convertito con modificazioni dalla Legge 4 agosto 1989, n. 282”, Legge 24 luglio 2008 n. 125, art. 12 sexies Legge n. 356 del 1992, art. 2 Legge n. 94 del 2009, decreto legge 4 febbraio 2010 n. 4 convertito con modificazioni dalla legge 31 marzo 2010 n. 50, Legge 13 agosto 2010 n. 136; infine, con il D.L. 6 settembre 2011 n. 159, Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, il legislatore ha effettuato una completa ricognizione della legislazione antimafia in vigore ed ha provveduto al coordinamento delle norme in materia.
     

  2. La Legge 7 marzo 1996 n. 109

    La Legge 7 marzo 1996 n. 109 non si è limitata ad apportare innovazioni sostanziali e procedurali in tema di amministrazione dei beni sequestrati e confiscati, ma ha recepito l’esigenza di attuare un monitoraggio permanente di tali beni, anche al fine di redigere una relazione semestrale del Governo al Parlamento.
    L’esigenza di creare una banca dati derivava anche dal fatto che, sino a quel momento, la raccolta dei dati era stata rimessa all’iniziativa delle Amministrazioni a vario titolo interessate, le quali, senza alcun raccordo tra loro, avevano provveduto a creare autonomi sistemi di rilevazione, talvolta privi di precisi criteri procedurali.
    Le rilevazioni così realizzate, inoltre, si riferivano solo alla fase del procedimento di competenza dell’Amministrazione che le effettuava, senza tener conto né delle successive fasi, né del coinvolgimento di Amministrazioni diverse. Era dunque necessario istituire un raccordo fra tali rilevazioni anche al fine di renderle confrontabili fra loro.
    A tal fine, la Legge n. 109/1996 ha recato significative innovazioni, disponendo che la raccolta dei dati relativi ai beni sequestrati o confiscati, dei dati concernenti lo stato del procedimento per il sequestro o la confisca, nonché dei dati inerenti alla consistenza, alla destinazione o all’utilizzazione dei beni suddetti, venisse disciplinata da un Regolamento da emanarsi con Decreto del Ministro della Giustizia, da adottare di concerto con le altre amministrazioni interessate (Difesa, Finanze e Interno).
    Tale Regolamento è stato emanato il 24 febbraio 1997 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica del 28 marzo 1997: “Disciplina della raccolta dei dati relativi ai beni sequestrati o confiscati”.
     

  3. Presentazione della nuova banca dati - Sistema informativo "SIPPI"
    (sistema Informativo Prefetture e Procure dell’Italia meridionale).

    Il nuovo sistema informativo è stato creato da una società esterna, la Almaviva Spa, su commissione della Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati di questo Ministero, ed è finalizzato alla creazione di una Banca Dati centralizzata per la gestione di tutte le informazioni relative ai beni “sequestrati e confiscati” alle organizzazioni criminali.
    Le finalità dettate dal D.M. 24 febbraio 1997 n. 73 e le considerazioni sul concentrarsi del fenomeno nell’Area del Mezzogiorno, hanno portato a valutare l’inserimento del progetto “SIPPI” nell’ambito del Programma Operativo Nazionale - Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia 2000-2006.
    La Banca Dati è utilizzata con funzionalità e possibilità d’accesso diverse anche in relazione al “profilo utente” connesso. L’accesso oltre agli uffici Centrali e Periferici del Ministero della Giustizia, potrà essere consentito a tutte le Amministrazioni, centrali e periferiche coinvolte nei procedimenti, in particolare:

    • al Ministero dell’Interno;
    • al Ministero dell’Economia e delle Finanze;
    • all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
    • alle Prefetture;
    • ai Comuni.

    L’applicativo “SIPPI” ha rivolto particolare attenzione alla individuazione di tutti i dati di interesse di ogni Amministrazione ed Ente coinvolti e di tutti i flussi informativi di riferimento, interni ed esterni al mondo giustizia, al fine di delineare la struttura della banca dati ed assicurarne la recettività dei diversi canali di alimentazione.
    Si precisa che l’avvio in esercizio di “SIPPI”, che realizza l’informazione dei registri delle misure di prevenzione e della banca dati centrale in un unico sistema informativo, come disposto dalle Circolari della Direzione Generale della Giustizia Penale del 10/10/2008, del 27/11/2008, del 26/11/2009 e del 23/12/2010, consente di attuare un monitoraggio in forma interamente automatizzata in tutto il territorio Nazionale.

    Nell’analisi della situazione attuale giova ricordare:

    • che il caricamento dei dati pregressi del bene, partendo dall’archivio elettronico dei moduli di rilevamento comporterà inizialmente l’incompletezza degli stessi dati per quel che riguarda l’iter dei procedimenti nei vari gradi del giudizio e per l’identificazione del bene stesso nelle nuove tipologie;
    • che, a seguito del protocollo di intesa stipulato in data 17/09/2009 con il Commissario Straordinario del Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati ad organizzazioni criminali, era nata una collaborazione tra Ministero della Giustizia e Ufficio del Commissario ai fini dell’inserimento dei dati riguardanti l’art. 12 sexies Legge 356 del 1992. Detta collaborazione al momento si è interrotta con l’avvento dell’Agenzia Nazionale dei beni confiscati, istituita con decreto legge 45 febbraio 2010 n.4, convertito in legge, con modifiche, dalla legge 31 marzo 2010 n. 50, alla quale il legislatore demanda tutte le competenze prima facenti capo alle varie autorità: Agenzie del Demanio, Prefetti e Commissario straordinario per la gestione e la destinazione dei beni confiscati ad organizzazioni criminali.

       
  4. Metodologia della rilevazione

    Per una migliore individuazione dei beni e facilità di lettura dei dati la nuova classificazione dei beni ha previsto dei grossi cambiamenti. E’ sicuramente più aggiornata in quanto comprende i più recenti prodotti finanziari, visto l’evolversi dei settori di investimento della criminalità organizzata, e adotta altresì una terminologia che tiene conto dei registri ufficiali già esistenti: un esempio per tutti la classificazione catastale.
    Le tabelle allegate riportano solo parzialmente il contenuto della banca dati, essendo la stessa ricca di dati di utilità gestionale difficilmente descrivibili con grafici e commenti. In particolare, da questa relazione, si invita a fare attenzione ai metodi di conteggio indicati nell’intestazione delle tabelle stesse.
    Per capire le potenzialità a titolo meramente esemplificativo si può sottolineare come sia possibile interrogare la banca dati per sapere, al momento, se e per quanti beni e quali è presente una certa persona o quante volte è stato impiegato un determinato amministratore.
    I dati sono relativi sia al procedimento di prevenzione, sin dal suo inizio (fase della proposta) con uno sguardo su tutte le sue vicissitudini processuali nei vari gradi sino alla definizione, sia alle fasi successive della gestione ed amministrazione del bene, o della sua definitiva destinazione. Ovviamente diverse saranno le interrogazioni praticabili sulla banca dati.
    In virtù dei criteri di suddivisione dei beni, che prevedono diverse tipologie, nuove categorie e sottocategorie, questa relazione si discosterà ovviamente dalle precedenti. L’attuale classificazione dei beni è basata su tre livelli gerarchici:

    • Tipologia;
    • Categoria;
    • Sottocategoria

    Le tipologie individuate sono le seguenti:

    • Beni immobili;
    • Beni Mobili;
    • Beni Mobili registrati;
    • Beni Finanziari;
    • Aziende 

       
  5. Classificazione

    Gli schemi che seguono riportano, per ciascuna tipologia le categorie ammesse e per ciascuna categoria le relative sottocategorie.

    BENI IMMOBILI
    Categoria Sottocategoria
    Unità immobiliari per uso di abitazione e assimilabili Appartamento in condominio - abitazione indipendente
    Palazzo di pregio artistico e storico – castello – villa – box
    Garage – autorimessa – posto auto – tettoia – altro
    Unità immobiliari per alloggi e usi collettivi Collegio e convitto – educandato – ricovero – orfanotrofio – ospizio – convento – seminario – casa di cura – ospedale
    Ufficio pubblico – scuola – laboratorio scientifico – biblioteca – museo – galleria – cappella
    oratorio – opificio – albergo – pensione teatro – cinematografo – sala per spettacoli – istituti di credito
    Fabbricato annesso a speciali esigenze commerciali – edificio galleggiante – ponte privato – altro
    Unità immobiliari a destinazione commerciale e industriale Negozio – bottega – magazzino/locale di deposito
    Laboratorio per arti e mestieri – stabilimento balneare
    Stabilimento di acque curative – stalla – scuderia – fabbricato/locale per esercizi sportivi – fabbricato industriale
    Altre unità immobiliari Fabbricato in corso di costruzione indivisibile – altro
    Terreno Terreno agricolo – terreno con fabbricato rurale
    Terreno edificabile

     

    BENI MOBILI
    Categoria Sottocategoria
    Denaro Contante – conto corrente bancario – conto corrente postale – libretto postale – libretto bancario - altro
    Collezioni Francobolli – libri – monete – quadri – altro
    Altri oggetti Apparecchiature elettroniche – arredi per uso abitativo
    Arredi per uso professionale/commerciale – cassette di sicurezza
    Macchine artigianali oggetti artistici – preziosi e gioielli - altro
    Animali Animali esotici – bovini – cavallo da corsa – equini – ovini – suini - altro

     

    BENI MOBILI REGISTRATI
    Categoria Sottocategoria
    Veicoli Aeromobile – Elicottero – autobus – automezzo furgonato
    Automezzo pesante – autocaravan – camper – autovettura – ciclomotore – fuoristrada –
    motoveicolo – motofurgone – natante – nave – imbarcazione – quadriciclo – rimorchio – veicolo agricolo
    Veicolo industriale – altro
    Beni immateriali Marchio – brevetto – modello industriale

     

    BENI FINANZIARI
    Categoria Sottocategoria
    Titoli cambiari Assegno bancario – assegno circolare – cambiale/tratta
    Titoli obbligazionari o di prestito Titoli di stato (Bot, Cct, Btp, Cte, Btz, Bte) – Certificato di deposito – Obbligazioni
    Titoli di partecipazione Azioni – strumenti finanziari partecipativi – titoli anticipi
    Titoli rappresentativi di merci Fede di deposito – nota di pegno – polizza di carico
    Altri beni finanziari Contratto leasing – crediti vari – polizza assicurativa – prestiti
    Fidi

     

    AZIENDE
    Categoria Sottocategoria
    Titoli cambiari Assegno bancario – assegno circolare – cambiale/tratta
    Titoli obbligazionari o di prestito Titoli di stato (Bot, Cct, Btp, Cte, Btz, Bte) – Certificato di deposito – Obbligazioni
    Titoli di partecipazione Azioni – strumenti finanziari partecipativi – titoli anticipi
    Titoli rappresentativi di merci Fede di deposito – nota di pegno – polizza di carico
    Altri beni finanziari Contratto leasing – crediti vari – polizza assicurativa – prestiti
    Fidi

 

Versione integrale della relazione (formato pdf, 1255 Kb)