Corso di formazione per referenti locali del benessere organizzativo - 14 giugno 2011

Titolo: Il Referente locale del benessere organizzativo
inizio:14 giugno 2011
termine: 23 settembre 2011
destinatari: figure professionali proposte dai direttori degli istituti penitenziari 
territorio: nazionale 
finalità e obiettivi: formazione di referenti locali per il 50% degli istituti penitenziari 
struttura percorso formativo: quattro gruppi, composti ognuno da 25 corsisti si avvicenderanno, nella frequenza del corso che sarà  articolato in tre moduli di due giornate ciascuno.

Il progetto

 Sul complesso tema del disagio lavorativo e sul più ampio tema del benessere organizzativo l’Istituto Superiore degli Studi Penitenziari ha effettuato diversi interventi con l’obiettivo di costruire una vera e propria azione di sistema, cogliendo le sollecitazioni che a partire dal 2008 l’Amministrazione Penitenziaria ha espresso con diverse circolari, per  ricomporle in un quadro più ampio di attenzione al personale.
 Sulla base della valutazione dei risultati delle precedenti esperienze si ritiene necessario procedere sul piano dell’azione con l’istituzione in ogni struttura dirigenziale del referente per il benessere organizzativo. La premessa necessaria è la consapevolezza dell’interdipendenza tra la qualità della vita lavorativa di chi opera negli istituti penitenziari e la qualità di vita dei detenuti. E’ pertanto responsabilità delle organizzazioni valorizzare il rapporto con la persona, di favorirne le più adeguate condizioni di lavoro e di mostrarne la rilevanza. 

 Il benessere organizzativo va inteso quasi come una pre-condizione per il pieno raggiungimento degli obiettivi istituzionali, ed il ruolo dei direttori delle strutture - del management - appare sostanziale per definire l’identità organizzativa, per formulare efficaci strategie cercando nuove opportunità, per sviluppare il senso di appartenenza.
 L’azione formativa si propone di fornire competenze ad hoc a specifiche figure professionali,individuate su proposta dei rispettivi direttori di Istituto.
 A conclusione dell’attività formativa il referente avrà le competenze e gli strumenti per analizzare lo stato del benessere organizzativo della struttura. Ed è per tale ragione che opererà a stretto contatto con il direttore.
 Dovrà essere un abile osservatore del clima lavorativo, identificare le complesse problematiche collegate che caratterizzano l’organizzazione e la gestione e rilevare, attraverso specifici indicatori, eventuali elementi di criticità e le azioni utili a promuovere il benessere organizzativo, supportando in questo il dirigente responsabile della struttura per la  definizione  dei progetti  locali. 

 Il percorso di formazione è finalizzato ad approfondire la conoscenza degli aspetti fondamentali del benessere organizzativo (presupposti, principali cause di disagio lavorativo, modalità di analisi), a sviluppare le competenze per realizzare il check-up della salute della propria organizzazione e a contribuire a identificare le possibili azioni di sviluppo del livello di benessere organizzativo rilevato.


Obiettivi del percorso di formazione


 L’Istituto Superiore intende raggiungere con questo specifico percorso formativo  il  50% degli istituti nell’anno 2011, a partire dalle sedi di 1° e 2° livello, per un totale di 103 sedi.
 In considerazione del  tasso di sovraffollamento degli istituti penitenziari che rende estremamente critica la gestione di una situazione complessa con una popolazione detenuta composta da un elevato numero di ristretti con doppia diagnosi, tossicodipendenti e stranieri, si è ritenuto prioritario rivolgersi esclusivamente agli istituti penitenziari.
 Nel 2012 il progetto si estenderà anche nelle rimanenti sedi centrali e periferiche del DAP. 
  Sono stati formati quattro gruppi, composti ognuno da circa 25 referenti, provenienti da  istituti diversi e rappresentativi di tutto il territorio nazionale.
 I gruppi si avvicenderanno nella frequenza del corso che sarà articolato in tre moduli di due giornate ciascuno, nel periodo 14 giugno – 23 settembre 2011.
 Il follow up è previsto per il mese di novembre 2011.
 Tra una fase d’aula  e l’altra sarà assegnato ai corsisti un  lavoro intermodulo, che i docenti del corso seguiranno on line su apposita piattaforma, monitorando e sostenendo i partecipanti  nello svolgimento dal lavoro.

Il destinatario del percorso di formazione : funzione e compiti


 E’ opportuno sottolineare ancora come il Referente Locale del Benessere Organizzativo  sia una figura che deve necessariamente lavorare  in stretta collaborazione con il Direttore dell’Istituto, in quanto il dirigente responsabile della struttura è il responsabile del  Progetto Benessere nel suo complesso.
 Il percorso di formazione, in particolare, vuole sostenere la presa in carico del ruolo di Referente Locale attraverso:

  •  la conoscenza degli aspetti fondamentali sul tema del benessere organizzativo: presupposti, principali e più frequenti cause di disagio all’interno dell’ambiente di lavoro, modalità di analisi e definizione delle azioni di sviluppo e
  •  lo sviluppo delle competenze gestionali , di progettazione ,tecniche e relazionali per lavorare in rete e creare sinergie tra strutture territoriali sul tema del benessere organizzativo

Le aree di responsabilità del referente per il benessere organizzativo sono:

  •  Analisi e monitoraggio continuo di elementi legati al rapporto contesto di lavoro –individuo
  •  Sistematizzazione degli elementi di contesto all’interno del modello della salute organizzativa
  •  Definizione e presidio di proposte per la promozione del benessere organizzativo specifiche del contesto
  •  Monitoraggio e valutazione d’impatto delle azioni avviate
  •  Conoscenza e presidio dei processi di sviluppo organizzativo relativi al benessere organizzativo
  •  Conoscenza e presidio delle dinamiche intra e inter organizzative


Gli strumenti: il cruscotto


Durante l’iter formativo saranno forniti anche strumenti specifici di analisi. In particolare, il “cruscotto del benessere” rappresenta una sorta di guida pratica per i partecipanti, utile per lo svolgimento di specifiche attività di osservazione, rilevazione e rappresentazione dello stato di benessere organizzativo percepito e vissuto all’interno della propria struttura.
 Le dimensioni organizzative indagate dal cruscotto riguardano le “aree di attenzione alla salute” dell’organizzazione  come:
 sistema sociale: dimensione che indaga la rete di relazioni interne ed esterne correlate al sistema di gestione del lavoro e delle persone, progettato e realizzato per perseguire gli obiettivi dell’organizzazione; 

  •  processi e procedure: dimensione che indaga gli elementi di benessere/malessere correlati ai processi lavorativi realizzati e controllati dagli operatori dell’Amministrazione, focalizzando solo alcune macrotipologie di processi; in quest’ambito il monitoraggio si concentrerà esclusivamente sugli aspetti di funzionamento del processo e sulla percezione che gli operatori hanno dello stesso;
  •  persone: dimensione che analizza gli elementi di benessere/malessere correlati alle dimensioni che sostengono le “persone” come individui nello svolgimento quotidiano del lavoro e nel raggiungimento degli obiettivi individuali e organizzativi.
  •  strumenti (spazi, mezzi e tipologie): dimensione che indaga gli elementi di benessere/malessere correlati all'insieme di infrastrutture (mezzi, strumenti, risorse, servizi, applicazioni, spazi e ambienti fisici) indispensabili per la realizzazione dei processi e l’operatività delle persone.

 Oltre al set delle dimensioni organizzative, gli altri elementi chiave dell’articolazione del cruscotto sono: il set di indicatori di benessere ritenuti “rilevanti e significativi” per rappresentare ciascuna delle dimensioni prese in esame, il set di scale di valori predefinite e standardizzate, che consentono a fronte di ciascun indicatore, l’espressione di un “valore di giudizio” minimo/massimo comparabile ed un  sistema di lettura del “valore di giudizio” espresso (per ciascun indicatore/dimensione) dal campione di riferimento della rilevazione.
 Il cruscotto è stato costruito appositamente per il referente del benessere con il contributo del personale dell’ISSP, dirigenti direttori di strutture penitenziarie, dirigenti in servizio presso il  DAP e PRAP, docenti qualificati che seguiranno il percorso formativo.