Relazione sulla amministrazione della Giustizia nell'anno 2012 - Ispettorato generale

aggiornamento: 25 gennaio 2013

Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2013

Indice

 

Il Ministro Guardasigilli esercita i poteri di vigilanza finalizzati al controllo della buona organizzazione e del corretto funzionamento dei servizi della giustizia (art. 110 della Costituzione) e all’eventuale esercizio dell’azione disciplinare (art. 107, secondo comma, della Costituzione), avvalendosi tra l’altro dell’Ispettorato Generale.

A grandi linee l’attività a tale fine demandata all’Ispettorato generale consiste:

  • nel rivolgere, su delega del Ministro, richieste di informazioni e notizie agli Uffici giudiziari (artt. 13 r.d.lgs. del 31 maggio 1946, n. 511; 14 l. 24 marzo 1958, n. 195; 56 d.P.R. 16 settembre 1958 n. 916), formulando all’esito valutazioni e proposte a fini disciplinari o ad altri fini;
  • nello svolgere, d’iniziativa, ispezioni ordinarie (art. 7, primo e secondo comma, legge 12 agosto 1962, n. 1311), curando all’esito di seguire la regolarizzazione dei servizi riscontrati affetti da anomalie o irregolarità e di valutare gli aspetti suscettibili di rilievo a fini di responsabilità disciplinare o amministrativa; 
  • nello svolgere, su specifico mandato del Ministro, ispezioni mirate e inchieste (artt. 7, terzo comma, e 12 legge n. 1311 del 1962 cit.) formulando, anche in questo caso, all’esito valutazioni e proposte.

L’Ispettorato generale può essere chiamato inoltre a svolgere inchieste su delega del consiglio Superiore della Magistratura (art. 8 l. 195 del 1958). Nel corso dell’anno 2012 l’attività dell’Ispettorato ha riguardato, tuttavia, soltanto attività delegata dal Ministro e attività ispettiva ordinaria. Nessuna indagine è stata delegata dal Consiglio Superiore della Magistratura.

 

Attività di vigilanza esercitata dal Ministro mediante delega all’Ispettorato per l’acquisizione di notizie, valutazioni e proposte.

L’attività di raccolta di informazioni delegata dal Ministro all’Ispettorato scaturisce di regola da esposti (di privati), informative (dell’autorità giudiziaria), interpellanze o interrogazioni parlamentari o da notizie di stampa, concernenti giudici professionali, giudici onorari, personale amministrativo.

Per ognuna delle attività delegate l’Ispettorato apre un fascicolo che viene istruito dallo stesso Capo dell’Ispettorato o da Magistrato Ispettore da lui delegato, che assume la veste di responsabile della procedura.

Acquisite le informazioni richieste, formula proposte di archiviazione o di esercizio dell’azione disciplinare; di inchiesta o d’ispezione mirata, se occorre; procede, ravvisandone gli estremi, a denunce penali o di danno erariale.

L’attività ispettiva è stata oggetto di revisione organizzativa, sia nei metodi di acquisizione e elaborazione dei dati e sia nell’impiego delle risorse disponibili.

In particolare sulla base di specifiche indicazioni del Ministro, é stato avviato nel primo semestre dell’anno 2012 un progetto di riorganizzazione delle operazioni di verifica ispettiva (circolari 15.5.2012 e 8.6.2012) volto:

  • ad accrescere le comunicazioni e la collaborazione con gli uffici interessati, contenendo nel contempo i disagi ad essi arrecati;
  • ad implementare il ricorso a metodi di rilevazione mediante interrogazioni informatizzate;
  • a implementare le comunicazioni telematiche;
  • a realizzare le successive verifiche su dati reali mediante campionatura crescente in base alle irregolarità rilevate;
  • a ridurre i tempi di trasferta (individuando i tempi massimi di 1 mese per le Corti d’Appello, di 3 settimane per i Tribunali e le Procure di dimensioni medio grandi, di 2 settimane per i Tribunali minori);
  • a ridurre il periodo oggetto dell’ispezione all’ultimo quinquennio;
  • a ridurre per lo più il periodo oggetto di rilevazione mediante query all’ultimo triennio;
  • a contenere i tempi di trasferta.

 

  1. Esposti, segnalazioni, denunce e informative

    Nel corso dell’anno 2012, al 21.12.2012, sono stati iscritti nel “registro esposti” 849 procedure scaturite da sollecitazioni d’intervento di vario genere.
    Ne sono state definite 732, di cui 8 con proposta di azione disciplinare al Ministro nei confronti di magistrati professionali; 252 con proposta di archiviazione; 335 con archiviazione allo stato o archiviazione definitiva; 121 in altro modo (trasmissione ad altri organi competenti per l’eventuale azione disciplinare); 13 per riunione.
    Ne sono in corso n. 117.

    Procedure d'intervento - REGISTRO 2012
    tipo segnalazione definiti numero in corso totale
    (in corso + definiti)
    ANONIMI Altro 3 0 19
    Archiviazione 11
    Prop arch 5
    Totale definiti 19
    ESPOSTI Altro 56 55 548
    Archiviazione 235
    Prop ad 2
    Prop arch 194
    Riunito ad altro fasc 6
    Totale definiti 491
    P.M. Altro 11 4 103
    Archiviazione 60
    Prop arch 28
    Totale definiti 99
    RILEVAZIONE DI FUNZIONALITA’ Altro 1 0 1
    Totale definiti 1
    VARIE Altro 50 58 176
    Archiviazione 29
    Prop A.D. 6
    Prop arch 27
    Riunito ad altro fasc 6
    Totale definiti 118
    TOTALI Definiti 730 119 849

    TOTALI SOPRAVVENUTI: 849
    TOTALI DEFINITI: 732
    TOTALI IN CORSO: 117
     

  2. Segnalazioni e denunzie relative a irragionevole durata del processo (c.d. legge Pinto)
    Nel corso dell’anno 2012 sono state inoltre trattate numerosissime procedure, sopravvenute negli anni precedenti e che non erano ancora state istruite, aventi ad oggetto la violazione del termine di durata ragionevole del processo.
    Si trattava in particolare di 1.091 decreti aventi ad oggetto la pronuncia di equa riparazione ex art. 2 l. n. 89 del 2001 (c.d. legge Pinto), emessi da varie Corti di Appello, iscritti tra il 2009 e il 2011, e trasmessi all’ispettorato Generale con segnalazioni del Dipartimento per gli Affari di Giustizia, Direzione Generale del Contenzioso e dei Diritti Umani, Ufficio I, relativi ai ritardi di n. 87 uffici giudiziari.
    Attesa la necessità di rendere più lineare la rilevazione sia delle eventuali reiterazioni dei ritardi sia delle eventuali ragioni giustificatrici, si è provveduto ad accorpare detti decreti (fin qui fascicolati, singolarmente o cumulativamente, secondo i tempi ed i modi di pervenimento) in base all’ufficio giudiziario in cui si era verificato il ritardo accertato.
    Tale attività di riordino ha richiesto un impegno straordinario dei magistrati assegnatari e del personale amministrativo, coordinati da un Ispettore generale capo. All’esito sono stati formati 87 fascicoli relativi ad altrettanti tribunali interessati ai ritardi. I vari decreti, così riuniti, sono stati quindi assegnati ai magistrati Ispettori per l’espletamento della attività pre-ispettiva della raccolta delle dovute dettagliate informazioni.
    Ad oggi, le risposte pervenute hanno consentito, ai diversi magistrati assegnatari, di formulare proposte, sinora tutte di archiviazione (per impossibilità di imputare ritardi reiterati, ingiustificati e gravi a singoli magistrati anziché alla obiettiva difficoltà dell’Ufficio nel suo complesso), che attualmente sono al vaglio del magistrato coordinatore e del Capo dell’Ispettorato.
     
  3. Segnalazioni e denunzie di irragionevole durata del giudizio ex legge n. 89 del 2001 (c.d. l. Pinto bis)
    Sebbene la situazione iniziale fosse meno complessa, anche in questo caso si è reso necessario un particolare impegno, finalizzato alla definizione di 528 fascicoli pendenti, pervenuti negli anni precedenti e in attesa di trattazione, a cui si sono aggiunti altri 16 fascicoli sopravvenuti nel corso del corrente anno, per un totale di 544 fascicoli relativi a 17 Corti d’Appello coinvolte nei ritardi.
    Allo stato risultano definiti 261 fascicoli, relativi a n. 11 Corti d’Appello, di cui: 256 con richiesta di archiviazione; 5 con richiesta di azione disciplinare.
    Delle restanti 6 Corti d’Appello: per i fascicoli relativi a 4 Corti, i magistrati assegnatari hanno formulato delle proposte che sono al vaglio del magistrato coordinatore; per i fascicoli relativi alle rimanenti 2 Corti, si è ancora in attesa delle informazioni richieste agli Uffici interessati.

 

Attività ispettiva

L’attività ispettiva svolta nell’anno 2012 è stata indirizzata al raggiungimento di tre ordini principali di obiettivi:

  1. con riguardo all’oggetto dei controlli
    • rilevazione e verifica dei tempi di durata irragionevoli dei processi;
    • rilevazioni e verifiche di anomalie rilevanti in tema di ritardi nelle scarcerazioni e in tema in genere di ingiuste detenzioni;
    • rilevazioni e verifiche di anomalie rilevanti in tema di esborsi, spese, incarichi onerosi;
  2. con riguardo al modo dei controlli
    • ricerca della massima collaborazione possibile con gli Uffici ispezionati; 
    • contributo al miglioramento della funzionalità dei servizi giudiziari mediante la diffusione di “buone pratiche” e la comunicazione dei problemi, delle esperienze e delle soluzioni di diversi uffici giudiziari;
    • promozione di strategie di “autocorrezione” e di regolarizzazione in corso d’ispezione;
    • monitoraggio nella fase successiva alle ispezioni delle principali criticità denunciate e delle loro risoluzioni;
    • creazione di un canale privilegiato di informazione tra Ispettorato e uffici giudiziari mediante il portale https://ispettorato.giustizia.it; 
    • messa a disposizione degli uffici dei nominativi di plurimi referenti all’interno delle varie aree dell’Ispettorato (Servizio studi, Reparto statistiche, Reparto ispezioni) e di linee telematiche e telefoniche per consentire risposte immediate a richieste di chiarimenti;
  3. con riguardo ad efficacia e efficienza dei controlli
    • implementazione di metodi informatizzati di controllo;
    • implementazione delle richieste standardizzate e di comunicazione telematiche;
    • concentrazione delle verifiche all’ultimo quinquennio per le attività connesse agli obiettivi sub a) e all’ultimo triennio per i restanti aspetti.
  1. Ispezioni
    Nel corso dell’anno 2012 sono stati effettuati quattro turni ispettivi in 27 sedi giudiziarie di Corte di appello e di Tribunale e in 12 Uffici del Giudice di pace. Più nel dettaglio, sono stati verificati nel complesso 150 singoli uffici, suddivisi come da tabella.

    ISPEZIONI

    • Tribunale (incluso uffici NEP) + Procura + Sez. distaccate: 66
    • Giudice di Pace: 45
    • Corte Appello (incluso uffici UNEP) + Procura Generale: 10
    • Tribunale e Ufficio di Sorveglianza: 16
    • Tribunale e Procura per i Minorenni: 10
    • Commissariato per gli Usi Civici: 3

    TOTALE 150

  2. Ispezioni mirate e inchieste
    Su delega dell’On. Ministro, nell’anno 2012 è stata svolta e definita una inchiesta. All’esito è stata avanzata proposta di azione disciplinare, accolta.
    E’ stata effettuata una ispezione mirata, conclusa con proposta interlocutoria (in attesa della definizione del parallelo processo penale).
     
  3. Attività conseguente alle verifiche ordinarie
    All’esito dell’attività ispettiva ordinaria svolta nell’anno sono state riscontrati, ai sensi dell’art. 10 L. 1311/1962, casi di gravi irregolarità, che hanno dato origine a 192 segnalazioni di eventuali responsabilità disciplinare o erariale; 307 prescrizioni agli uffici, volte alla regolarizzazione dei servizi; numerose raccomandazioni e istruzioni.

    3.1 Segnalazioni
    Nel corso o all’esito delle ispezioni condotte nell’anno 2012 gli Ispettori hanno inoltrato al Capo dell’Ispettorato, nello specifico:

    1. n. 185 segnalazioni preliminari (finalizzate a prospettare la possibilità di responsabilità disciplinari), di cui
      • 20 sono in corso; 
      • 40 sono concluse con proposta di archiviazione;
      • 25 sono concluse con archiviazione; 
      • 28 sono concluse con proposta di azione disciplinare
    2. n. 7 segnalazioni di danno erariale (con connesse denunce alle Procure regionali della Corte dei Conti competenti), che a fini disciplinari sono:
      • 1 in corso; 
      • 2 concluse con proposte di archiviazione; 
      • 4 concluse con trasmissione agli organi competenti per l’eventuale azione disciplinare.

    3.2 Prescrizioni
    Nel 2012 sono state impartite inoltre 307 prescrizioni, di cui:

    • 116 con riferimento al settore amministrativo (considerando i depositi giudiziari, i corpi di reato e le spese di giustizia);
    • 75 con riferimento al settore dei servizi civili (affari civili contenziosi, esecuzioni civili e procedure concorsuali),
    • 95 con riferimento al settore dei servizi penali (corretta tenuta dei registri ed esecutività delle sentenze);
    • 21 con riferimento ai servizi dell’Ufficio NEP.

    PRESCRIZIONI 2012

    Totale 307 di cui:

    • per SERVIZI AMMINISTRATIVI: 116
    • per SERVIZI CIVILI: 75
    • per SERVIZI PENALI: 95
    • per UNEP: 21

    Con specifico riferimento ai servizi relativi al FUG (Fondo Unico di Giustizia), l’Ispettorato ha verificato, nel corso dell’attività ispettiva, che soltanto pochissimi uffici non avevano ancora provveduto ad adottare il registro previsto dalla norma. Per questi casi sono state diramate apposite prescrizioni per la regolarizzazione, che gli uffici hanno per la massima parte eseguito nel corso delle stesse ispezioni o successivamente, laddove non sussistevano situazioni di assoluta inesigibilità per totale mancanza di personale idoneo, in tempi adeguati.
    Nel 2012 sono state esaminate 108 segnalazioni preliminari, concernenti i servizi FUG risalenti all’ultimo triennio, ancora pendenti, che segnalavano l’esistenza in origine di detti disservizi, sono state per l’effetto oggetto di archiviazione o di proposta di archiviazione.

    3.3 Regolarizzazioni
    Di particolare importanza nell’impegno destinato alla normalizzazione dei servizi, in sinergia con gli sforzi di correzione delle irregolarità poste in essere dagli uffici giudiziari, è inoltre l’attività post-ispettiva posta in essere dall’Ispettorato.
    A seguito delle prescrizioni e delle raccomandazioni impartite, l’Ispettorato cura difatti, a mezzo del Reparto Ispezioni e sotto la direzione del Capo dell’Ispettorato, il costante monitoraggio delle attività e delle iniziative finalizzate alla regolarizzazione delle anomalie fatte oggetto di prescrizione e alla osservanza delle raccomandazioni impartite nel corso o all’esito delle ispezioni.
    Nel 2012 si è istituita la prassi di dare comunicazione formale agli uffici ispezionati dell’esaurimento, con risultato positivo o negativo (in soli 2 casi, cui è conseguita la trasmissione agli organi competenti per l’azione disciplinare), delle procedure relative alle attività di regolarizzazione.

 

Ottimizzazione dell’attività ispettiva

La crisi economica che ha comportato, oramai da anni, la progressiva erosione delle risorse finanziarie e umane destinate all’amministrazione della giustizia, ha avuto conseguenze non trascurabili anche sull’attività dell’Ispettorato.

Si assisteva difatti alla parallela e apparentemente inarrestabile riduzione, in frequenza e in numero, delle ispezioni, che, lungi dall’essere effettivamente realizzate per ogni ufficio a distanza di tre anni - come vorrebbe la legge - venivano condotte con intervalli di sei o sette anni, destinati nel tempo ad aumentare ove si fossero mantenuti i protocolli attuali. Ne derivava un progressivo svuotamento in termini di effettività del compito di monitoraggio del funzionamento dei servizi relativi alla giustizia istituzionalmente affidato all’Ispettorato Generale. Fenomeno, questo, aggravato dalla erosione del numero dei “funzionari ispettori” (a fronte delle 52 unità previste in pianta organica, erano presenti a inizio anno 2012 solamente 38 unità, ridotte ulteriormente, già a primavera, a 36).

Si è reso, quindi, necessario tentare di razionalizzare i modelli e i costi dell’attività ispettiva, anche al fine di non sottrarre preziose risorse al funzionamento e al miglioramento del servizio giustizia.

  1. Razionalizzazione delle attività di verifica ispettiva
    Si è disposto che i turni ispettivi, con la individuazione delle sedi ispezionande, fossero programmati e comunicati agli uffici interessati con congruo anticipo, almeno semestrale per il 2012, e ad inizio anno per gli anni a venire, e che ogni ispezione avesse inizio virtuale coincidente con le date di rilevazione trimestrale dei dati statistici, onde evitare poco utili duplicazioni di attività e consentire contemporaneamente una più agevole comparazione e bonifica dei dati comunicati al Ministero.
    Si è incrementata la fase pre-ispettiva della raccolta e della verifica, per quanto possibile “da remoto”, dei dati estratti dai registri informatizzati dagli stessi uffici giudiziari.
    In tale fase i dati statistici generali (individuati mediante “prospetti” standardizzati), vengono raccolti direttamente dagli uffici giudiziari e sono inviati da questi per via telematica al personale statistico dell’ispettorato e agli Ispettori; sono “bonificati” dal personale statistico interno mediante controllo delle congruenze formali; vengono quindi esaminati con cura dagli Ispettori che, sempre “da remoto”, sono chiamati ad individuare in linea di prima approssimazione gli aspetti o i settori più critici e a indirizzare poi agli Uffici le richieste dei dati di settore (sulla scorta di query elaborate con riferimento alle situazioni particolari, ma secondo linee guida sempre standardizzate); sono infine - ove gli Ispettori rilevino, anche all’esito del raffronto con i primi risultati delle query, evidenti anomalie - nuovamente sottoposti al personale statistico dell’Ispettorato o al personale degli Uffici per un più puntuale controllo.
    All’esito del periodo assegnato alla rilevazione e al controllo formale da remoto dei dati, gli Ispettori si trasferiscono presso gli uffici giudiziari per realizzare la fase tradizionale della verifica ispettiva mediante accesso agli Uffici e verifica dei documenti cartacei.
    Procedono dunque al riscontro di coerenza sostanziale dei dati raccolti mediante i prospetti statistici (in tal modo definitivamente asseverati) e le query informatizzate con i dati reali tratti dall’esame dei fascicoli (realizzato a campione, via via più ampio quanto maggiori appaiono le inesattezze o le irregolarità emerse).
    I primi turni di attività ispettiva condotti con detto sistema “bifasico”, a comunicazioni anticipata, hanno dato risultati indubitabilmente positivi.
    Gli uffici giudiziari hanno volentieri collaborato alla fase pre-ispettiva, che ha consentito di limitare i disagi inevitabilmente collegati alla presenza sul posto del personale ispettivo. Il personale statistico dell’Ispettorato ha avuto modo di colloquiare adeguatamente sia con il personale amministrativo di detti uffici, sia con gli statistici assegnati a supporto dalla Direzione Generale di statistica, assistendoli da remoto. Gli ispettori che hanno ricevuto in anticipo i dati validati dal reparto statistica hanno avuto modo e tempo di esaminare con attenzione, “da casa”, le eventuali incongruenze sostanziali e hanno potuto effettuare poi, sul posto, verifiche sui dati reali per così dire “mirate”, dunque più puntuali e al tempo più rapide, tempestivamente richiedendo, quando necessario, nuove bonifiche dei dati statistici rielaborati o tardivamente raccolti.
    Pur considerando i necessari tempi di adattamento, può dirsi che la durata delle trasferte è già diminuita mediamente (rispetto ai tempi delle precedenti ispezioni su uffici di analoga tipologia) almeno di una settimana.
    Seguitando con tale sistema sarà possibile effettuare nel 2013, secondo lo schema già diramato, trentanove ispezioni su Tribunali e Corti di appello di diverse grandezze, in luogo delle ventisette effettuate su uffici della medesima tipologia nel 2012; il tutto a previsione di bilancio invariata e a personale ispettivo, come detto, ridotto.
     
  2. Contenimento dei costi
    E’ stato necessario, tuttavia, considerare anche che l’attività ispettiva viene svolta presso gli Uffici giudiziari dell’intero territorio, richiedendo perciò che gli Ispettori si trasferiscano infine per periodi comunque lunghi nei luoghi ove hanno sede gli Uffici ispezionati.
    E’ stata per l’effetto diramata un’ulteriore circolare (in data 15.3.2012) contenente raccomandazioni al corpo ispettivo volte al contenimento delle spese:
    • di viaggio (raccomandandosi l’uso di vettori aerei low cost, ovvero del trasporto ferroviario in seconda classe; limitando l’uso del taxi, in favore del mezzo pubblico, e del mezzo proprio);
    • di vitto e alloggio (raccomandandosi di privilegiare, per soggiorni medio-lunghi, residence, o case albergo, o soluzioni comunque idonee a garantire omogeneità di spesa e contenimento dei costi).

    Si è con soddisfazione constatata una generale adesione a dette raccomandazioni che, unitamente agli sforzi volti a ridurre i tempi delle trasferte (prima illustrati), ha contribuito notevolmente a ridurre il costo dell’attività ispettiva.
    Basterà a tal fine l’immediata rilevazione che, ad esempio, la sola ispezione ordinaria degli uffici della Corte di appello di Roma, Procura Generale e uffici distrettuali collegati, costata 121.398 euro nell’anno 2004 (accesso dal 20 gennaio al 20 marzo) utilizzando i servizi erogati dalla soc. Seneca, è costata invece 46.706 euro nell’anno 2012 (accesso dall’8 maggio al 3 luglio), privilegiandosi l’impiego di residence e la diretta contrattazione (all’epoca consentita) ad opera dell’Ispettorato.
     

  3. Standardizzazione delle interrogazioni
    Nella medesima logica, allo scopo di rendere l’attività di verifica e di rilevazione dei dati costantemente aderente alle novelle legislative, alle concrete esperienze maturate, alle evoluzioni dei sistemi di informatizzazione dei registri in uso, nonché all’esigenza di garantire l’efficacia e l’economicità complessiva della gestione dell’Ispettorato, si è provveduto:
    • a rivedere gli schemi ispettivi;
    • ad aggiornare i prospetti relativi ai dati statistici relativi all’attività giudiziaria ed esecutiva espletata dai diversi uffici; 
    • ad individuare i contenuti di interrogazioni standardizzate, conformi agli obiettivi ispettivi, al fine di implementare il ricorso a query informatiche;
    • a trasmettere i nuovi modelli di prospetti e query alla DGSIA per l’elaborazione di estrattori congrui;
    • a coordinare e illustrare le nuove indicazioni mediante note circolari indirizzate al Corpo Ispettivo, agli Uffici ispezionati, ai funzionari Statistici con compiti di collaborazione, agli uffici CISIA.
       
  4. Implementazione delle comunicazioni telematiche e dei servizi informatizzati
    Particolare attenzione, nel programma generale di ottimizzazione del servizio e del contenimento dei costi, è stata rivolta infine, mercé il prezioso contributo della DGSIA e del Reparto Informatici dell’ispettorato, all’incentivazione dell’uso della posta elettronica certificata e della firma digitale per la trasmissione e archiviazione di relazioni e documenti, sinora inviati e raccolti in forma cartacea.
    Al fine di un più efficace monitoraggio delle prescrizioni ispettive e per rispondere ad ulteriori esigenze del reparto ispezioni, è stato realizzato un registro informatizzato, ad uso interno, destinato alla gestione delle attività post-ispettive con particolare riguardo alle prescrizioni e raccomandazioni; il progetto è stato realizzato utilizzando prodotti già installati e regolarmente utilizzati presso l’Ispettorato.
    E’ stato avviato, inoltre, un progetto destinato a velocizzare e migliorare le attività destinate alla raccolta e al controllo di congruità formale dei dati statistici, mediante un applicativo web che, utilizzando un sistema di controlli automatizzati, rendesse più snelle e al contempo più sicure le operazioni di trasmissione e controllo incrociato dei dati statistici (attualmente affidato alla sola comparazione “visiva”, artigianalmente effettuata, dei diversi prospetti) e che, mediante un sistema di interfacce “dedicate” ai singoli uffici, potrà consentire interrogazioni dirette, e riservate, via web di questi.

 

Attività di studio e ricerca e attività di formazione

  1. Risposte a quesiti, pareri, risoluzioni di controversie inerenti le rilevazioni ispettive
    Al fine di offrire immediato supporto agli Ispettori nella soluzione dei dubbi interpretativi da loro sollevati a fronte di problemi inaspettati riscontrati nel corso delle ispezioni, nonché di dare risposta ai quesiti o alle contestazioni sollevati dagli uffici ispezionati in conseguenza di rilievi, raccomandazioni o prescrizioni ispettive, presso l’Ispettorato è istituito un Ufficio Studi diretto dal Capo dell’Ispettorato o da magistrato ispettore da lui delegato.
    Detto ufficio si avvale del Servizio Studi, cui sono assegnati funzionari amministrativi e un direttore amministrativo con funzione di capo reparto, particolarmente qualificati, che ha il compito di istruire dette pratiche relative a quesiti e contestazioni, redigendo ricerche sulle fonti e, se del caso, formulando proposte o pareri al Capo dell’Ispettorato.
    Nel corso dell’anno 2012, sono state in particolare emanate 55 note formali di risposta a quesito, oltreché numerose risposte a contestazioni.
    In 7 casi si è provveduto a formale annullamento, in autotutela, di prescrizioni impartite in autonomia dagli Ispettori nel corso dell’attività ispettiva.
    Al Servizio Studi è assegnato, altresì, il compito di colloquiare senza formalità con gli uffici giudiziari che pongono richieste di chiarimenti di immediata soluzione sulla scorta delle circolari e delle note ministeriali esistenti o di risoluzioni già adottate dal Capo dell’ispettorato per questioni ripetitive.
     
  2. Gruppi di lavoro e di studio
    Al fine di proseguire e migliorare l’opera di ammodernamento e di razionalizzazione dell’attività ispettiva sono stati istituiti (circolari del 17 maggio e dell’8 giugno 2012) due “Gruppi di lavoro” che si occupano in maniera permanente:
    • l’uno, diretto dal Capo dell’ispettorato, dell’aggiornamento costante degli schemi e dei prospetti ispettivi, al fine di mantenerli aderenti agli obiettivi dell’attività ispettiva fissati all’inizio dell’anno, nonché alle novità normative e alle innovazioni dei servizi informatizzati;
    • l’altro, coordinato dal Vice Capo dell’Ispettorato, di formulare proposte periodiche di revisione critica degli schemi e dei metodi di rilevazione dei dati (prospetti statistici e query informatizzate), portando l’esperienza maturata nel corso delle ispezioni.

    A fini di aggiornamento e studio, il personale ispettivo ha inoltre collaborato a tavoli di lavoro organizzati da diverse articolazioni ministeriali in tema:

    • di mediazione;
    • di Fondo Unico Giustizia;
    • di rapporti degli uffici giudiziari con Equitalia Giustizia;
    • di addestramento all’uso dei nuovi applicativi distribuiti dalla DGSIA.
       
  3. Attività di formazione
    L’esperienza ispettiva ha fatto constatare che la progressiva riduzione delle risorse, specie umane, destinate all’amministrazione della giustizia costringe i responsabili degli uffici a scelte sulle attività da privilegiare, a obiettivo scapito di altre. L’Ispettorato ha seguito una linea d’azione basata sull’idea che scelte gestionali non abnormi, espressione di discrezionalità tecnica, non sono sindacabili in sede ispettiva e che controlli e prospettive di responsabilità devono fungere da stimolo e non da disincentivo per magistrati e funzionari. Per verificare tale assunto alla luce dell’esperienza della giurisprudenza amministrativa, ha organizzato, con l’apporto di magistrati della Corte dei Conti e del Consiglio di Stato, un incontro di studio sul tema “La responsabilità amministrativo-contabile nell'amministrazione della giustizia”, tenuto presso la Corte di Cassazione, aula “Giallombardo”, il 14 dicembre 2012.