ARCHIVIO - Best practices negli uffici giudiziari

aggiornamento: 2 marzo 2015

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Progetto "Diffusione di buone pratiche negli uffici giudiziari"
nell’ambito della programmazione del Fondo Sociale Europeo 2007–2013

Come nasce il progetto

Il piano nazionale è frutto di un accordo tra il Ministero della Giustizia, il Dipartimento per la Funzione Pubblica, il Ministero del Lavoro e le Regioni italiane che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per favorire la diffusione sul territorio nazionale della positiva esperienza di innovazione organizzativa e di miglioramento della qualità dei servizi realizzata dalla Procura di Bolzano con la precedente programmazione del Fondo Sociale Europeo 2000-2006.

Il piano è finanziato dal Fondo sociale europeo 2007-2013 attraverso le risorse disponibili in base agli obiettivi di riferimento delle regioni italiane ed è dotato di uno stanziamento complessivo di 45 milioni di euro, messi a disposizione dalle 19 Regioni ( la Regione Autonoma della Valle D'Aosta ha aderito al Protocollo d'Intesa nel 2011 ) e dalle 2 Province Autonome che hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa. 

Finalità ed obiettivi

  • Aumentare la qualità dei servizi della giustizia civile e penale;
  • Ridurre i costi di funzionamento dell’organizzazione giudiziaria;
  • Aumentare la capacità di informazione e comunicazione;
  • Aumentare la responsabilità sociale degli uffici giudiziari sui risultati e sull’uso delle risorse pubbliche. 

Le linee d’intervento e prodotti attesi

  • L’analisi e la riorganizzazione degli uffici, con la finalità di migliorare la qualità delle prestazioni e ridurre i costi di erogazione dei servizi;
  • La valutazione dei livelli di tecnologia esistenti nell’ufficio per l’implementazione di meccanismi di gestione elettronica di richieste dell’utenza;
  • L’introduzione della Carta dei servizi;
  • La redazione del Bilancio Sociale;
  • L’accompagnamento alla certificazione ISO 9000 dei servizi;
  • L’uso efficace dei siti web anche per erogare servizi on line. 

Modalità di  coordinamento e realizzazione del progetto 

L’attuazione del piano nazionale è presidiata da:
una Unità Strategica costituita dal Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria e dal Dipartimento della Funzione pubblica;
un Comitato di Pilotaggio costituito da tutte le istituzioni coinvolte e coordinato dalla Provincia autonoma di Bolzano, in qualità di capofila, supportata da Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo Sociale Europeo. 

Ruolo degli attori coinvolti

Ministero della Giustizia e Dipartimento della Funzione Pubblica
Definiscono le linee guida per la selezione e la valutazione degli interventi da ammettere al finanziamento e selezionano gli uffici giudiziari interessati alla sperimentazione;
individuano le risorse finanziarie necessarie a sostenere la sperimentazione in ciascun ufficio giudiziario;
collaborano alle attività di monitoraggio e di valutazione dei risultati del progetto interregionale;
verificano la coerenza dei risultati intermedi e finali con le strategie nazionali di innovazione e di sviluppo dei servizi della giustizia.

Regioni, Province  autonome di Bolzano e di Trento
Costituiscono le Autorità di gestione dei fondi, attivano le procedure per allocare le risorse finanziarie messe a disposizione dai Programmi operativi fondo sociale europeo.

Ministero del Lavoro e delle politiche sociali
Autorità capofila del fondo Sociale Europeo in Italia. 

Modalità di realizzazione

Il progetto ha carattere sperimentale e viene realizzato dagli uffici giudiziari che hanno presentato la candidatura. Le amministrazioni regionali bandiscono una gara di appalto per acquisire i servizi di consulenza e di supporto al cambiamento organizzativo. L’oggetto della gara e gli obiettivi generali dell’intervento sono contenuti in un capitolato tecnico standard, che guida le Regioni a mantenere inalterate le finalità e gli obiettivi del progetto.