Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea - Gli obiettivi nel settore giustizia

aggiornamento: 22 agosto 2014

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Diritto civile - Giustizia per la crescita

La Presidenza intende finalizzare la revisione del regolamento sulle procedure di insolvenza, che comprende le procedure alternative al fallimento, nonché l’insolvenza dei gruppi societari transfrontalieri.

La Presidenza farà avanzare i lavori sul regolamento in materia di diritto europeo delle vendite (c.d. Tavolo CESL - Common European Sales Law) e sulla revisione del regolamento sul procedimento europeo per le controversie di modesta entità (c.d. Tavolo Small Claims).

La Presidenza auspica la promozione dell'armonizzazione e della valorizzazione del diritto dell'economia internazionale e nazionale nelle opportune sedi internazionali. In questo contesto, gli strumenti giuridici per lo status giuridico, il finanziamento e l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese (comprese le start-up dell’innovazione), gli aspetti internazionali delle soluzioni delle crisi, il commercio elettronico e partenariati pubblico-privato sono fondamentali per un sano e moderno ambiente giuridico per il commercio. La Presidenza sosterrà inoltre tutti gli sforzi per l’adozione di strumenti giuridici internazionali che rafforzino il contesto giuridico per gli investimenti, in particolare sulle risoluzioni delle controversie tra Stato e privati.

La Presidenza mira al raggiungimento di risultati significativi per quanto riguarda i negoziati su un regolamento che semplifica l'accettazione di determinati documenti pubblici nell’UE e all’abolizione dei requisiti di autenticazione in relazione a questi documenti (c.d. Tavolo Legalisation). L'adozione di tale strumento agevolerà la libera circolazione e lo stabilimento di cittadini e di imprese, riducendo al contempo i costi di autenticazione.

L’attività del comitato di diritto civile è coordinata da un sostituto procuratore generale della Corte di cassazione.

Diritto penale

La Presidenza intende realizzare progressi nei negoziati in Consiglio sulla proposta per un Regolamento sull’istituzione di una Procura europea (c.d. Tavolo EPPO) che, in collaborazione con le autorità degli Stati membri, possa indagare, perseguire e portare davanti alla giustizia gli autori di reati lesivi del bilancio dell’Unione europea. In questo contesto, la Presidenza avvierà anche negoziati con il Parlamento europeo in merito alla proposta di una direttiva sulla tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea, sulla base di un approccio generale già concordato, al fine di progredire verso la sua adozione (c.d. Tavolo PIF- Protection of Financial Interests). Particolare attenzione sarà riservata altresì alla proposta di un Regolamento per la riforma dell’Unità di cooperazione “Eurojust” allo scopo, tra l’altro, di consentirle di svolgere le attività necessarie per coadiuvare l’EPPO.

La Presidenza si adopererà per fare progressi sulle proposte legislative della Commissione in materia di tutela dei diritti degli indagati o imputati nell’ambito dei procedimenti penali, al fine di ottenere progressi decisivi nell’attuazione della tabella di marcia del 2009. In particolare, la Presidenza porterà avanti il dialogo con il Parlamento europeo sulla proposta per una direttiva sulle garanzie procedurali per i minori indagati o imputati in procedimenti penali (c.d. Tavolo Children), e aprirà il dibattito in seno al Consiglio sulle proposte di direttive relative alla presunzione d’innocenza (c.d. Tavolo P.d.I.- Presumption of Innocence) e all’assistenza legale (c.d. Tavolo Legal Aid).

I criminali e le organizzazioni a delinquere dovrebbero essere privati dei proventi di qualsiasi natura, e comunque acquisiti, derivanti dalle loro attività illecite; in questa prospettiva, la Presidenza intende promuovere una riflessione su come il principio del mutuo riconoscimento potrebbe essere applicato a tutte le forme di confisca dei beni in esecuzione di una decisione giudiziaria.

L’istituzione di una Procura europea, unitamente all’adozione di strumenti sempre più sofisticati di cooperazione tra le autorità giudiziarie in materia penale e civile, richiede un’adeguata formazione dei giudici, dei pubblici ministeri e delle altre parti interessate nel settore della giustizia. La Presidenza intensificherà il dialogo con la Commissione, nel contesto del nuovo quadro finanziario pluriennale per la Giustizia, al fine di conseguire la piena attuazione degli obiettivi definiti nella Comunicazione sulla formazione giudiziaria, in piena collaborazione con la Rete europea di formazione giudiziaria (REFG).

L’attività dei gruppi di diritto penale è coordinata dal Direttore dell’Ufficio I della Direzione generale della giustizia penale – Dipartimento per gli affari di giustizia.

Protezione dati

La Presidenza si impegnerà per garantire la coerenza del quadro normativo per la protezione dei dati personali tra i vari ambiti di intervento nel settore della giustizia e degli affari interni.

Compiere progressi sostanziali sul pacchetto Protezione Dati (c.d. Tavoli DAPIX – Data Protection) è tra le priorità della Presidenza italiana. Particolare attenzione sarà rivolta al quadro normativo per lo scambio e il trattamento dei dati personali nell’ambito di procedimenti giudiziari e di altri procedimenti di natura giurisdizionale, con l'obiettivo di bilanciare il massimo grado di protezione con la necessità di garantire un processo decisionale efficiente.

Particolare rilevanza sarà data ai quadri normativi per lo scambio dei dati personali con paesi terzi per motivi di law enforcement e di prevenzione di gravi forme di criminalità.

Detenzione

Considerando le conclusioni del Programma del Consiglio europeo di Stoccolma e il Libro verde della Commissione sull'applicazione della normativa dell'UE sulla giustizia penale nel settore della detenzione, la Presidenza promuoverà il rafforzamento della fiducia reciproca e il potenziamento del mutuo riconoscimento nel campo della detenzione, sostenendo l'attuazione delle Decisioni Quadro 2008/909/GAI del Consiglio sul mutuo riconoscimento delle sentenze penali, 2008/947/GAI sul mutuo riconoscimento delle sentenze e delle decisioni di sospensione condizionale e 2008/829/GAI sul mutuo riconoscimento delle decisioni sulle misure alternative alla detenzione cautelare.

La Presidenza promuoverà inoltre lo scambio delle migliori pratiche nella gestione carceraria.

Formazione giudiziaria

L'istituzione di una Procura europea, unitamente all'adozione di strumenti sempre più sofisticati di cooperazione tra le autorità giudiziarie in materia civile e penale, richiede di perseguire un’adeguata formazione di giudici, pubblici ministeri e altri attori nel settore della giustizia. La Presidenza intensificherà il dialogo con la Commissione, nel quadro del nuovo Quadro finanziario pluriennale relativo alla giustizia, al fine di perseguire la piena attuazione degli obiettivi stabiliti nelle Comunicazioni sulla formazione giudiziaria, in piena collaborazione con la Rete europea di formazione giudiziaria, che deve essere potenziata.

e-Justice

La Presidenza si impegnerà per giungere al completamento dei lavori relativi alla proposta della Commissione sulla giustizia elettronica (c.d. Tavolo e-justice), che mira ad istituire un quadro giuridico per facilitare l'accesso alla giustizia in tutti gli Stati membri e ad agevolare la cooperazione giudiziaria in materia civile, penale e amministrativa a livello europeo. Particolare attenzione sarà rivolta al raggiungimento di un equilibrio tra l'approccio basato sulle norme minime e la necessità di integrare il quadro giuridico della giustizia elettronica.

Gli obiettivi concreti perseguiti dalla Presidenza italiana sono un’ampia diffusione dell’ECLI (European Case Law Identifier) e dell’ELI (European Law Identifier) tra i data-base giudiziari in tutti gli Stati membri dell’UE e un dialogo rafforzato con la Rete delle Corti supreme, per incrementare i servizi sul portale e-Justice, prevalentemente in materia civile.