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Umberto Tasciotti - Innocenzo Megali, Il giudicato costituzionale, Roma, Aracne, 2016

copertina del volume Umberto Tasciotti - Innocenzo Megali, Il giudicato costituzionale, Roma, Aracne, 2016

24 ottobre 2016

Recuperato dopo un sollecito di deposito legale, il volume, corredato di numerose esemplificazioni giurisprudenziali, affronta la peculiare natura del giudicato costituzionale e i suoi riflessi, sia sul piano istituzionale, nel rapporto con il legislatore, che su quello giurisprudenziale, in relazione ai giudici che promuovono giudizi incidentali. Esaminando la Corte costituzionale come organo giurisdizionale, gli autori illustrano i diversi esiti delle pronunce passate in giudicato: giudicato implicito, giudicato sostanziale, giudicato "a fortiori ratione". Quindi, vengono analizzate le implicazioni che lo stesso giudicato costituzionale può avere sul processo penale, civile,  amministrativo e contabile, con una particolare attenzione alla materia pensionistica. Nell'ultima parte si analizzano diversi casi di violazione del giudicato costituzionale, laddove  il legislatore abbia ripristinato o preservato l'efficacia di una norma già dichiarata incostituzionale, o comunque abbia ricreato il medesimo risultato. Questo evidenzia il conflitto che si può creare tra l'immunità del potere legislativo e la necessità di estendere il principio di legalità anche ai soggetti pubblici; l'unica possibilità di far valere una responsabilità civile dello Stato è dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea o riproponendo un giudizio costituzionale.