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Lorenzo Natali, Green criminology. Prospettive emergenti sui crimini ambientali, Torino, Giappicchelli, 2015

Copertina L. Natali Green criminology 2015

30 giugno 2015

collocazione:  MAG.   300   32034

Il volume in oggetto nasce dall’idea di portare all’interno della criminologia la tematica ambientale. Obiettivo del lavoro è “mappare punti di vista inediti rispetto agli orizzonti tradizionali del sapere criminologico e interpretarli nel campo della green criminology”.
L'Autore offre un ripensamento delle nostre discipline, delle nostre politiche, ma anche e innanzitutto delle nostre abitudini mentali, visto che gran parte dei danni ambientali che si producono nasce da stili di vita sedimentati.
Nella prima parte si esaminano i danni prodotti da condotte “legittime”, valutando quanto i cambiamenti climatici e i disastri ambientali siano naturali oppure sociali e sollevando dense questioni sulle responsabilità di tali “incidenti”.
Segue l'analisi dei metodi per la definizione e l’indagine del danno ambientale, anche attraverso l’esperienza di chi subisce tali reati. In particolare, è esaminato il caso di una città spagnola gravemente contaminata da un polo industriale.
La terza parte, Sognare in avanti. Parole e cose, suggerisce politiche ambientali e un mutamento sociale possibile. L'esame è concentrato sul rapporto tra linguaggio giuridico e ambiente, come emblema della difficoltà di “definire con esattezza cosa sia l’ambiente inteso quale oggetto di tutela penalistica e quali possano essere le condotte capaci di lederlo”.
Lo studio costituisce un work in progress che avvia riflessioni e campi di indagine suscettibili di sviluppo.