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La riforma delle misure cautelari personali, a cura di Livia Giuliani, introduzione di Giulio Illuminati, Torino, Giappichelli, 2015

Copertina di La riforma delle misure cautelari personali, a c. Livia Giuliani, Giappichelli, 2015

15 febbraio 2016

collocazione:   SALA 345.0527   COM Giulian

Il volume costituisce un accurato commento alla legge 16 aprile 2015 n. 47 che,  rispetto ai numerosi interventi di tipo emergenziale succedutisi negli anni, è nata da un'iniziativa parlamentare di riforma organica delle misure cautelari personali. Nell'Introduzione Giulio Illuminati, presidente della Sottocommissione per le misure cautelari all'interno della Commissione per la riforma del processo penale presieduta da Giovanni Canzio e istituita con d.m. 10 giugno 2013, sottolinea che la riforma intende recuperare le scelte originarie del Codice di procedura penale del 1989, ispirate alle garanzie costituzionali: tassatività delle restrizioni della libertà personale e presunzione di non colpevolezza dell'imputato. Di fatto, a partire dal 1991, la disciplina ha subito numerosi interventi correttivi, spesso non coerenti e che, a seconda del momento storico-politico, hanno privilegiato l'esigenza della sicurezza e difesa sociale, quindi gli indizi di colpevolezza, oppure la presunzione di innocenza, più volte richiamata dalle sentenze costituzionali. Le misure cautelari sono state usate come anticipazione e talvolta sostituzione di una condanna, incerta o non eseguibile, divenendo uno strumento di prevenzione per le inefficienze e le incoerenze dell'amministrazione della giustizia. Sotto la spinta di altri paesi europei e dei moniti della Corte europea dei diritti dell'uomo in tema di sovraffollamento delle carceri e di tutela dei diritti dei detenuti, la Relazione di accompagnamento alla proposta sottolinea la necessità di "ripristinare una cultura delle cautele penali fondata sul pieno rispetto della presunzione di innocenza e sulla funzione strumentale nel processo delle misure di contenimento anticipate". La prima parte del commento delinea la genesi e i lavori parlamentari; la seconda parte analizza le modifiche al procedimento cautelare; la terza tratta del diritto di visita del detenuto ai familiari con disabilità; l'ultima parte mette a confronto le opinioni di chi opera sul campo, relativamente all'impatto e alle possibili criticità che potrà presentare in fase attuativa.