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Biagio De Giovanni, Elogio della sovranità politica, Napoli, Editoriale scientifica, 2015

Copertina di: De Giovanni, Elogio della sovranità politica, 2015

4 agosto 2015

collocazione:   MAG.   300   32200

Il titolo del volume si pone consapevolmente come presa di posizione nel dibattito inerente alla svalutazione del principio della sovranità. L'argomentazione procede con una rilettura del concetto nella filosofia politica moderna, da Bodin a Kant. Il saggio sottolinea quindi la centralità di Hegel, per il quale la sovranità è mediazione, cioè la sola forza capace di unire in un rapporto organico, pur tenendoli distinti, Stato e società civile, prescrizioni normative e diritti. Contro tale concezione di sovranità, tacciata di formalismo, si sono scagliati Marx, Nietzsche e Foucault, che hanno aperto la strada a un rifiuto della sovranità diventato ormai molto comune nelle scienze politiche. Tuttavia, avverte l'Autore, gli esiti di questo rifiuto possono essere particolarmente infausti: eliminata la sovranità, le costituzioni e i poteri costituenti che le hanno prodotte perdono la presa sulla realtà che dovrebbero ordinare e resta in campo soltanto un generico cosmopolitismo dei diritti umani, affidati alla tutela giurisdizionale delle Corti internazionali. Ma un costituzionalismo poggiato solo sui diritti umani può coincidere in toto con la democrazia? La risposta dell'Autore è negativa: sulla scorta di Ernst-Wolfang Böckenförde e la sua difesa del potere costituente, De Giovanni ripropone con forza la necessità logica di un principio della sovranità a fondamento di una politica compiutamente democratica.