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Accordo 19 novembre 2015 - Fondo Unico di Amministrazione per gli anni 2013-2014-2015 - Relazione illustrativa

Ministero della Giustizia

Relazione illustrativa
(art.40 del d.lgs. 30 marzo 2001, n.165 come modificato dall’art.55 del d.lgs. 27 ottobre 2009,n.150)
ACCORDO SULL'UTILIZZAZIONE DEL FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE PER GLI ANNI 2013, 2014 E 2015

Data di sottoscrizione: 19 novembre 2015

Periodo temporale di vigenza: anni 2013 – 2014 – 2015

Composizione della delegazione trattante

Parte Pubblica
Presidente:

  • Andrea ORLANDO - Ministro della Giustizia
  • Cosimo Maria Ferri - Sottosegretario di Stato

Componenti
Per il Gabinetto del Ministro

  • Giovanni MELILLO - Capo di Gabinetto
  • Barbara FABBRINI - Vice Capo di Gabinetto

Per il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria del Personale e dei Servizi:

  • Mario BARBUTO - Capo Dipartimento
  • Renato ROMANO - Vice Capo Dipartimento
  • Claudia PEDRELLI - Vice Capo Dipartimento
  • Emilia FARGNOLI - Direttore Generale del Personale e della Formazione
  • Lucio BEDETTA - Direttore Generale del Bilancio e della Contabilità

Per il Dipartimento Affari di Giustizia

  • Antonio MURA - Capo Dipartimento
  • Annamaria PALMA GUARNIER- Vice Capo Dipartimento
  • Nicola VALENTINO Direttore Ufficio II del Capo Dipartimento

Per il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria

  • Santi CONSOLO - Capo Dipartimento
  • Luigi PAGANO - Vice Capo Dipartimento
  • Riccardo TURRINI VITA - Direttore Generale del Personale e della Formazione

Per il Dipartimento per la Giustizia Minorile

  • Annamaria PALMA GUARNIER - Capo Dipartimento reggente
  • Luigi DI MAURO - Direttore Generale del Personale e della Formazione
  • Per l’Ufficio Centrale degli Archivi Notarili
  • Raffaele PICCIRILLO - Direttore Generale
  • Marcello COSIO - Direttore reggente Affari Generali e Contenzioso
  • Mario VILLANI - Direttore reggente Bilancio e Contabilità

Organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione

  • FP CGIL;
  • CISL FP;
  • UIL PA;
  • CONFSAL/UNSA;
  • FLP;
  • RdB - USBPI;
  • Federazione INTESA

Organizzazioni sindacali firmatarie:

  • FP CGIL;
  • CISL FP;
  • UIL PA;
  • CONFSAL/UNSA;
  • Federazione INTESA

Soggetti destinatari: Personale non dirigente

Materie trattate dal contratto integrativo
a) Utilizzazione del fondo unico di amministrazione per gli anni 2013, 2014 e 2015

Attestazione del rispetto degli obblighi di legge che in caso di inadempimento comportano la sanzione del divieto di erogazione della retribuzione accessoria

  • È stato adottato il Piano della performance previsto dall’art. 10 del d.lgs. 150/2009
  • È stato adottato il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità previsto dall’art. 11, comma 2 del d.lgs. 150/2009.
  • È stato assolto l’obbligo di pubblicazione di cui ai commi 6 e 8 dell’art. 11 del d.lgs. 150/2009.
  • La Relazione della Performance è stata validata dall’OIV ai sensi dell’articolo 14, comma 6. del d.lgs. n. 150/2009.

 

1. Premessa
La peculiare e complessa organizzazione del Ministero della Giustizia articolata in più Amministrazioni, con autonoma gestione del personale, ha determinato che la distribuzione del Fondo, pari a,
€ 32.505.270,00 per l’anno 2013, € 32.108.264,00 per l’anno 2014, ed € 25.882.881,00 per l’anno 2015 relativamente alla sola quota fissa (risorse aventi carattere di certezza e stabilità), avvenisse considerando le necessità proprie di ciascun Dipartimento (artt. 2-3-4-5-6-7). Per quanto riguarda il 2015, a seguito della definitiva quantificazione delle risorse del Fondo, vi sarà una nuova contrattazione dei criteri di distribuzione delle relative risorse rimanenti.
L’art. 8, inoltre, indica le modalità di utilizzazione del Fondo Unico di Amministrazione, pari ad
€ 749.362,08 per l’anno 2013, € 734.358,29 per l’anno 2014 e ad € 750.100,29 per l’anno 2015 nell’ambito dell’Amministrazione degli Archivi notarili, che pur inserita nell’organizzazione del Ministero della Giustizia, ha ordinamento e gestione finanziaria separati (art. 1 della Legge 17 maggio 1952 n. 629 “Riordinamento degli Archivi notarili”).
Per quanto riguarda il fondo di sede del Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, da contrattare a livello decentrato, si è provveduto ad esplicitare i principi sottesi alla normativa in materia per l’erogazione delle risorse legate al salario accessorio del personale in forza dei quali:

  1. il pagamento deve essere correlato all’effettiva realizzazione dei miglioramenti di produttività misurabili e previamente definiti, secondo un metodo di programmazione per obiettivi e non è consentito erogare somme al personale per l’ordinaria attività lavorativa;
  2. deve essere rispettato il principio della correlazione dei premi di produttività all’effettivo incremento della produttività;
  3. non è, pertanto, consentita la c.d. erogazione “a pioggia” dei compensi fondata su motivazioni che si rivelino generiche e non riscontrabili.

Si veda, per i dettagli, la relazione tecnico-finanziaria per l’Amministrazione Giudiziaria, l’Amministrazione Penitenziaria e l’Amministrazione della Giustizia Minorile, oltre la relazione tecnico finanziaria per l’Amministrazione degli Archivi notarili, che illustrano i contenuti della finalizzazione.

2. Modalità di distribuzione del Fondo Unico di Amministrazione dell’Amministrazione Giudiziaria per gli anni 2013, 2014 e 2015 (Artt.2 -3)

L’Amministrazione giudiziaria ha destinato una quota consistente del Fondo Unico di Amministrazione per il finanziamento delle progressioni economiche e dei passaggi economici così come definiti nel C.C.N.I. sottoscritto il 29 luglio 2010.

Una quota del Fondo pari ad un massimo di € 2.000.000,00 per ciascuno degli anni 2013-2014-2015 è stata destinata per remunerare il lavoro straordinario svolto per specifiche e motivate esigenze relative ad attività imprevedibili e non programmabili, formalmente autorizzate e non pagate per insufficienza dei fondi ordinariamente assegnati.

Altra quota pari ad un massimo € 12.000.000,00, per ciascuno degli anni 2013-2014-2015, è stata destinata per compensare le particolari posizioni di lavoro, ossia le prestazioni che comportano rischi, disagi o particolari responsabilità, cui è correlata una specifica indennità, tenendo conto delle relative caratteristiche, così come definite nel C.C.N.I. e recepite nel presente Accordo (turnazioni, reperibilità, maneggio valori, guida automezzi, assistenza al magistrato in udienza, assistenza per l’audizione a distanza, servizio di relazioni con il pubblico, indennità di mansione per centralinisti non vedenti ed indennità per lavoro pomeridiano);

Una quota pari ad un massimo di € 3.000.000,00 per gli anni 2013 e 2014 è stata destinata, per compensare il disagio e remunerare il contributo offerto ad un importante processo di razionalizzazione, in favore del personale coinvolto nella soppressione degli uffici giudiziari, a seguito della revisione della geografia giudiziaria prevista con i decreti legislativi nn.155 e 156 del 7 settembre 2012 e s.m.i. Si è precisato che la relativa indennità, fissata in misura pari ad € 300,00 pro capite, da corrispondersi una tantum, sia riconosciuta al personale già in servizio nell’Ufficio soppresso, nel caso di cambiamento della sede di lavoro intesa come territorio comunale.

Alla contrattazione decentrata di cui all’art.4, comma 3, lett.B) del CCNL 16 febbraio 1999 è stata destinata, ai sensi dell’art. 32, comma 2 una quota consistente del fondo pari ad € 9.032.384,00 per l’anno 2013, di € 8.456.874,00 per l’anno 2014 e di € 5.000.000,00 per l’anno 2015 da erogarsi nel rispetto dei principi indicati nelle premesse iniziali dell’accordo generale.

Tali risorse sono destinate, per gli anni 2013 e 2014, in misura non superiore all’80% all’erogazione dei compensi finalizzati all’incentivazione della produttività e alla valorizzazione del merito sulla base degli elementi e delle indicazioni riportate all’art.2 lett. d).

Al fine di creare uno stretto collegamento da un lato tra le direttive del Ministro, le politiche di bilancio dell’Amministrazione e gli obiettivi strategici indicati anche nel Piano della performance e dall’altro con le politiche di incentivazione della produttività, è stato individuato l’ambito delle attività e degli obiettivi i cui risultati sono da considerare, in sede di contrattazione decentrata, per la valutazione della performance dell’unità o area organizzativa. E’ stato previsto che le attività e gli obiettivi da considerare devono formare oggetto di almeno uno dei documenti indicati all’art.2 lett. d). In particolare, si tratta di una serie di documenti da cui poter ricavare i risultati connessi alle attività ed agli obiettivi degli anni 2013 e 2014, scongiurando, in questo modo, l’eventuale distribuzione a pioggia delle relative risorse accessorie al personale in conformità ai principi normativi in materia esplicitati nelle premesse generali dell’accordo. Si è, poi, concordata un’ apposita griglia del grado di conseguimento degli obiettivi dell’unità o area organizzativa e della sua incidenza sulla valutazione del personale secondo la seguente parametrazione:

Parametri valutazione del personale
conseguimento obiettivo incidenza sulla valutazione
> 80% 100%
> 60% fino a 80% 80%
> 40% fino a 60% 60%
> 25% fino a 40% 40%
fino a 25% 20%


La quota rimanente, di importo non inferiore al 20 per cento, viene destinata alla ulteriore valorizzazione e remunerazione di apporti individuali particolarmente significativi che hanno consentito, conferendo un impulso decisivo debitamente documentato e motivato, il perseguimento delle performances dell’Ufficio. Il fondo di sede destinato all’Amministrazione centrale viene incrementato, per ciascuno degli anni 2013 e 2014, a valere sulle risorse complessive del fondo di sede, di un importo pari ad € 150.000,00 da contrattare a livello decentrato e destinato a remunerare situazioni di particolare impegno, debitamente documentato e motivato, profuso in attività di carattere eccezionale ed aventi rilevanza nazionale, attività connesse all’attuazione del processo telematico e di rilevanti progetti di innovazione tecnologica, alla contrattazione nazionale e al contenzioso in cui è parte l’amministrazione. In particolare, si tratta: dell’attività svolta dal personale che, a vario titolo, è stato investito per l’attuazione del processo telematico e ciò in considerazione delle rilevanti innovazioni tecnologiche e del conseguente impegno che le stesse hanno comportato; dell’attività strettamente connessa alle contrattazioni. Si precisa, al riguardo, che il personale coinvolto appartiene ad Uffici diversi da quello (Ufficio del Capo Dipartimento) che ne avrebbe la competenza, a norma del D.M. 18 dicembre 2001 attuativo del Dpr n. 55 del 6 marzo 2001 e s.m.i. in materia di “Regolamento di organizzazione del Ministero della Giustizia”; dell’attività svolta dal personale che rappresenta l’amministrazione nelle udienze di primo grado. Tale personale, selezionato tra coloro che hanno conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense, per delega dell’Avvocatura dello Stato, prende parte ai processi di 1° grado in cui l’Amministrazione giudiziaria è coinvolta, sin dai tentativi obbligatori di conciliazione, in materia di pubblico impiego (risarcimento danni, mobilità, ricorsi ex art. 28, riconoscimento d’infermità ed equo indennizzo, ricorsi amministrativi gerarchici e ricorsi straordinari al Capo dello Stato, controversie in materia sindacale), con la sola esclusione dei ricorsi relativi a procedure concorsuali, agli inquadramenti economici e agli interpelli per posti direttivi per il personale togato. Questo personale cura, altresì, avanti alla Corte dei Conti, anche tutto il contenzioso pensionistico relativo ad ex-dipendenti dell’amministrazione giudiziaria, compreso il personale togato.

 

Nelle more della soluzione delle criticità connesse all’erogazione dei compensi accessori in favore del personale di cui si avvale la Scuola superiore della magistratura ai sensi dell’art. 1, comma 4, del decreto legislativo 30 gennaio 2006, n. 26, nell’ambito del medesimo fondo di sede un importo pari ad € 5.000,00 per ciascuno degli anni 2013 e 2014 è stato destinato all’incentivazione di detto personale, da contrattare sulla base delle finalità e dei criteri previsti nel presente accordo.

Le eventuali maggiori disponibilità, accertate a consuntivo, rispetto alle finalizzazioni individuate nell’Accordo sono destinate ad incrementare le risorse destinate al fondo di sede.
Per il 2015, le risorse assegnate per finanziare il fondo di sede da contrattare a livello decentrato sono destinate al finanziamento di programmi e progetti di incremento della produttività e di miglioramento della qualità dei servizi. I programmi e i progetti saranno definiti dai responsabili degli uffici e saranno oggetto di informazione ai soggetti sindacali legittimati. L’erogazione dei relativi incentivi avverrà a seguito della verifica del raggiungimento dei risultati conseguiti e della valutazione dell’apporto individuale del personale coinvolto.

3. Modalità di distribuzione del Fondo Unico di Amministrazione dell’Amministrazione Penitenziaria per gli anni 2013, 2014 e 2015 (Artt.4 -5)

Anni 2013 e 2014
La consistenza del fondo per gli anni 2013 e 2014 al netto delle somme utilizzate per finanziare le progressioni economiche già individuate nel CCNI del 29 luglio 2010 e nell’Accordo FUA sottoscritto il 1° novembre 2011, è quantificata in euro 5.417.610,00 per l’anno 2013 ed in euro 5.584.782,00 per l’anno 2014, al lordo degli oneri a carico dell’Amministrazione (INPDAP 24,20% e IRAP 8,50%) ed è così utilizzata:

  1. La somma di 1.534.542,80, per entrambi gli anni, è stata destinata alla remunerazione delle “posizioni organizzative” (allegato 1 DAP dell’ Ipotesi d’Accordo) da corrispondere al personale della terza Area che, munito di provvedimento formale, ricopre incarichi di particolare responsabilità, in considerazione della complessità della funzione svolta, costituendo uno snodo tra la dirigenza ed il restante personale e facilitandone i processi lavorativi.
    Gli importi previsti per tali indennità sono rimasti invariati rispetto agli anni 2011 e 2012 e precisamente pari a 1.400,00 e. a.l., attribuiti per opportunità di calcolo per dodicesimi, includendo dunque anche il rateo della 13° mensilità. Sono state eliminate le indennità per le figure dei reggenti UU.E.P.E. (gli importi sono confluiti nell’indennità di direzione delle sedi UU.E.P.E. delle particolari posizioni) e quelle riferite alle figure dei responsabili di unità organizzative complesse presso i Provveditorati.
     
  2. Con un importo pari ad euro 2.317.159,88, sempre per entrambi gli anni, si andranno a remunerare le particolari posizioni lavorative (allegato 2 DAP dell’Ipotesi d’Accordo) che comportano rischi, disagi o particolari responsabilità , riconoscendo le difficoltà in cui opera il personale. Rispetto agli anni 2011 e 2012 è stata aumentata l’indennità datoriale per direzione delle sedi UU.E.P.E. da 3.000,00 euro a 5.580,00 euro per compensare il mancato riconoscimento della posizione organizzativa . Tale importo è stato riconosciuto anche al responsabile della direzione del Magazzino Vestiario di Firenze.
    Dal 26.09.2013 è stata prevista l’estensione a tutti gli operatori della C.C. di Livorno e U.E.P.E. Livorno, per i soli giorni effettivi di missione nell’isola di Gorgona, dell’indennità di servizio disagiato, per un importo di euro 13,00.
     
  3. E’ stata stabilita una somma per il fondo unico di sede, pari ad € 482.385,32 per l’anno 2013 e pari ad € 616.122,92 per l’anno 2014. Le risorse appositamente accantonate saranno ripartite in modo da costituire presso ciascuna struttura centrale e territoriale un fondo locale cui attingere per erogare compensi legati al merito individuale e collettivo. Le stesse saranno ripartite avuto riguardo all’organico presente nelle varie sedi di contrattazione decentrata. In tale sede di contrattazione sarà individuato il personale destinatario degli incentivi in conformità a quanto stabilito dalla normativa vigente in materia, per remunerare ulteriori particolari posizioni di lavoro, volte ad incentivare la produttività ed il miglioramento dei servizi, salvaguardando la destinazione di almeno il 20% delle somme alla valorizzazione del merito e della qualità delle prestazioni lavorative.
     
  4. Infine, relativamente ai compensi accessori da attribuire ai dipendenti in base all’apporto individuale, sulla base della valutazione e di quanto previsto dalla normativa vigente, avuto riguardo alle disposizioni impartite in materia, è stata destinata la somma lorda di € 1.083.522,00 per l’anno 2013 e di € 1.116.956,40 per l’anno 2014 da erogare al personale in correlazione all’apporto individuale, ai sensi dell’articolo 22 del CCNL sottoscritto il 14 settembre 2007 e successive modifiche ed integrazioni.Le eventuali maggiori disponibilità di ambedue gli anni, da accertate a consuntivo rispetto alle finalizzazioni di cui a i sopraccitati punti 1, 2 e 3, saranno destinate ad incrementare i compensi accessori relativi alla remunerazione da corrispondersi secondo i criteri stabiliti nel precedente punto

Anno 2015
Per l’anno 2015 sono disponibili soltanto le risorse aventi carattere di certezza e di stabilità , mentre le risorse di natura variabile saranno assegnate in sede di assestamento. Pertanto, al momento, la consistenza del fondo per l’anno 2015 è quantificata in euro 4.400.000,00 al lordo degli oneri a carico dell’Amministrazione (INPDAP 24.20% e IRAP 8,50%) ed è così utilizzata:

  1. nella misura massima di € 1.534.542,80 per remunerare le indennità connesse alle “posizioni organizzative”, di cui all’allegato D.A.P. n° 1 dell’ipotesi d’accordo;
     
  2. nella misura massima di € 2.317.159,88 per la remunerazione delle “Particolari Posizioni” di lavoro, cioè prestazioni che comportano rischi, disagi o particolari responsabilità meglio individuate dagli artt. 43 a 51 del CCNI del 29 luglio 2010 e dall’allegato D.A.P. n° 2 dell’ipotesi d’accordo;
     
  3. nella misura di € 548.297,32 per finanziare il fondo di sede a disposizione della contrattazione decentrata, evitando il ricorso a forme indifferenziate di remunerazione, nella quale vengono stabiliti i criteri di distribuzione, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente in materia, per remunerare ulteriori particolari posizioni di lavoro per incentivare la produttività ed il miglioramento dei servizi, salvaguardando la destinazione di almeno il 20% delle somme disponibili alla valorizzazione del merito e della qualità delle prestazioni rese
     
  4. Modalità di distribuzione del Fondo Unico di Amministrazione dell’Amministrazione della Giustizia Minorile per gli anni 2013, 2014 e 2015 (Art.6-7).L’Amministrazione della Giustizia Minorile ha ripartito le risorse a disposizione del Fondo Unico di amministrazione degli anni 2013, 2014 e 2015 secondo le finalità già individuate nell’accordo sull’utilizzazione del FUA degli anni 2011 e 2012 evidenziando che tali risorse sono già al netto delle somme utilizzate per finanziare le progressioni economiche del personale previste nei precedenti accordi.
     

Con riferimento all’art.58 del CCNI del 29 luglio 2010 è stato destinato un importo per il riconoscimento dell’indennità per le posizioni organizzative al personale della terza area, che ricopra incarichi che comportano particolari responsabilità graduando l’importo in relazione ai carichi di lavoro e alla complessità dell’incarico ricoperto.

E’ stata, altresì, utilizzata una quota per compensare le particolari posizioni di lavoro, ossia prestazioni che comportano rischi, disagi o particolari responsabilità, cui è correlata una specifica indennità, tenendo conto delle relative caratteristiche.
Le suddette particolari posizioni di lavoro, definite dagli artt. 54, 55 56 e 57 del CCNI e recepite nella presente Ipotesi di Accordo, riguardano indennità per turnazioni, reperibilità, maneggio valori e di mansione per i centralinisti non vedenti.

PRODUTTIVITÀ

Per gli anni 2013 e 2014 alla contrattazione decentrata di cui all’art.4, comma 3, lett.B) del CCNL 16 febbraio 1999 è stata destinata, ai sensi dell’art. 32, comma 2 una quota per remunerare eventuali ulteriori particolari posizioni di lavoro e per incentivare la produttività, con criteri stabiliti in quella sede, sulla base della valutazione e di quanto previsto dalla normativa vigente e salvaguardando la destinazione di almeno il 20% delle somme alla valorizzazione del merito e della qualità delle prestazioni lavorative.
Una parte consistente del residuo delle quote è stata destinata all’erogazione di compensi accessori da attribuire ai dipendenti in base all’apporto individuale profuso nell’attività lavorativa sulla base della valutazione e di quanto previsto dalla normativa vigente.

I criteri ivi definiti sono stati individuati considerando che il personale è stato impegnato in maniera eccezionale a causa della complessità delle innovazioni introdotte nell’ambito degli ampi processi di riforma che hanno interessato l’Amministrazione della Giustizia, dei consistenti tagli di organico operati a parità di Uffici e alla contrazione del personale in servizio in conseguenza del blocco delle assunzioni e che gli obiettivi da raggiungere erano da individuarsi nel mantenimento degli appezzabili livelli di servizi sino ad ora erogati e nella compiuta definizione delle innovazioni in corso di realizzazione. In quest’ambito l’erogazione dei compensi accessori da attribuire ai dipendenti è strategicamente correlata alla valutazione dell’apporto individuale, come previsto nell’articolo 22 del CCNL sottoscritto il 14 settembre 2007 e successive modificazioni e integrazioni, articolata nel duplice aspetto di valutazione delle competenze organizzative e dei risultati conseguiti.

Le eventuali maggiori disponibilità, accertate a consuntivo, rispetto alle finalizzazioni individuate nell’Ipotesi di Accordo sono destinate ad incrementare i compensi accessori da attribuire ai dipendenti alla luce della valutazione dell’apporto individuale al miglioramento dei servizi.

5. Modalità di distribuzione del Fondo Unico di Amministrazione dell’Amministrazione degli archivi notarili per gli anni 2013, 2014 e 2015 (Art.8).

La presente relazione illustrativa, elaborata in attuazione dell’art. 40 del d.lgs. 30 marzo 2001, n.165 come modificato dall’art.55 del d.lgs. 27 ottobre 2009,n.150, intende dare conto del significato, della ratio e degli effetti attesi dalle disposizioni contrattuali (art. 8 dell’ipotesi di accordo).

Le risorse del fondo unico di amministrazione, comprensive degli oneri a carico dell’amministrazione ma al netto della spesa annua relativa alle maggiorazioni retributive delle posizioni “SUPER” e dei passaggi economici attribuiti negli anni precedenti, ammontano ad € 749.362,08 per l’anno 2013, ad € 734.358,29 per l’anno 2014 e ad € 750.100,29 per l’anno 2015.

L’ipotesi di accordo prevede, in particolare per quanto riguarda l’Amministrazione degli Archivi Notarili, un sistema di erogazione del compenso accessorio che trova la sua disciplina generale nella legge e, in prevalenza, nel contratto nazionale di comparto, oltre che nel contratto integrativo del Ministero della Giustizia, sottoscritto in data 29 luglio 2010.

Le finalità del sistema in questione sono rappresentate dalla necessità di porre in essere un sistema premiante capace di innescare dinamiche organizzative capaci di produrre un incremento quantitativo e qualitativo della prestazione lavorativa al fine di rendere servizi sempre più rispondenti ai bisogni della collettività e dell’utenza o comunque di mantenere elevati o adeguati standard nello svolgimento delle principali attività istituzionali, anche in presenza di problematiche organizzative, e contemporaneamente un innalzamento del livello di soddisfazione del personale attraverso una gratificazione economica, con criteri per quanto possibile omogenei a quelli previsti dalle altre articolazioni del Ministero.

Rispetto all’accordo precedente (relativo al FUA 2011-2012), si rileva che per gli anni 2013-2015, l’Amministrazione ha destinato una quota consistente del fondo (nella misura di € 480.403,08 per l’anno 2013, € 465.399,29 per l’anno 2014 ed € 481.141,29 per l’anno 2015), per finanziare il fondo di sede da contrattare a livello decentrato.

Le diverse tipologie di impiego delle risorse, per gli anni 2013, 2014 e 2015, sono rappresentate:

  • alla lettera a), dalle somme (€ 230.959,00) necessarie al pagamento delle indennità previste dall’art.62 del citato CCI del Ministero della Giustizia per le posizioni organizzative che, per gli anni 2013, 2014 e 2015, non prevedono alcuna modifica rispetto a quanto già stabilito per l’anno 2010 e pertanto sono quelle individuate nell’allegato “FUA 2010- Allegato AA.NN. n. 1” del CCI 29 luglio 2010;
  • alla lettera b) dalle somme (€ 38.000,00) destinate alla remunerazione di particolari posizioni di lavoro previste dagli artt. 60 e 61 del più volte citato CCI 29 luglio 2010 (l’importo è rimasto invariato rispetto al precedente accordo per il FUA 2011-2012);
  • alla lettera c) da quelle riservate alla contrattazione decentrata che servono a remunerare eventuali particolari posizioni di lavoro (ulteriori rispetto a quelle previste dal citato CCI 29 luglio 2010) e ad erogare compensi finalizzati all’incentivazione della produttività e alla valorizzare del merito, sulla base delle disposizioni legislative e contrattuali vigenti, in misura della quota derivante prendendo in considerazione i seguenti elementi:
    • il primo elemento è rappresentato dall’incremento dei livelli di efficacia e di efficienza dei servizi istituzionali come risultanti dalla performance dell’unità o area organizzativa;
    • il secondo è rappresentato dall’apporto individuale del singolo dipendente, che verrà valutato sulla base del Sistema di valutazione e misurazione della performance del Ministero e dell’assiduità partecipativa del singolo;
    • il terzo dai parametri di differenziazione individuati sulla base dell’indennità di amministrazione.

L’erogazione dei relativi incentivi avverrà a seguito della verifica del raggiungimento dei risultati conseguiti e della valutazione dell’apporto individuale del personale coinvolto.

Al fine di creare uno stretto collegamento da un lato tra le direttive del Ministro, le politiche di bilancio dell’Amministrazione e gli obiettivi strategici indicati anche nel Piano della performance e dall’altro con le politiche di incentivazione della produttività, è stato individuato l’ambito delle attività e degli obiettivi i cui risultati sono da considerare, in sede di contrattazione decentrata, per la valutazione della performance dell’unità o area organizzativa. Si è precisato, per tutti gli uffici dell’Amministrazione - sia per gli uffici dirigenziali quanto per quelli retti da personale non dirigenziale-, che le attività e gli obiettivi da considerare devono formare oggetto di almeno uno dei seguenti documenti, previsti nell’ambito dell’amministrazione degli archivi notarili:

  • piano della performance;
  • standard di qualità per i servizi erogati all’utenza e nei rapporti con i fornitori;
  • programmi di diffusione di best practices formalmente adottati nell’ambito degli archivi notarili e progetti di corretta conservazione del materiale documentario.

E’ stata fissata una apposita griglia di valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi che incide sui compensi diretti ad incentivare la produttività del personale, così definita: 

Parametri valutazione del personale
conseguimento obiettivo incidenza sulla valutazione
> 80% 100%
> 60% fino a 80% 80%
> 40% fino a 60% 60%
> 25% fino a 40% 40%
fino a 25% 20%

 

Nell’ambito, peraltro, di tali risorse sono state determinate specifiche somme, quantificate con criterio analogo a quello adottato negli accordi precedenti, che servono a remunerare apporti individuali particolarmente significativi che hanno impresso un impulso decisivo al perseguimento delle performances dell’ufficio.