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aggiornamento: 2 febbraio 2022

Cooperazione bibliotecaria

La biblioteca partecipa a diversi programmi di cooperazione con altre biblioteche e istituzioni, con le quali condivide scambi professionali e risorse con l’obiettivo di potenziare gli strumenti di ricerca nel suo ambito di specializzazione.

Negli anni '90 ha promosso la costituzione del Polo giuridico all'interno del Servizio Bibliotecario Nazionale mettendo a disposizione il suo patrimonio documentario attraverso il principale catalogo collettivo italiano e collaborando all’attività di catalogazione partecipata con le biblioteche che ne fanno parte.
 

Nell'ambito del Polo giuridico ha coordinato la Rete delle biblioteche della Giustizia che, grazie anche ad una politica di razionalizzazione e ottimizzazione  delle risorse assegnate, fornisce servizi di documentazione agli uffici giudiziari distribuiti sul territorio.

Dal 2005 collabora al progetto Essper, associazione tra biblioteche che effettuano in cooperazione  lo spoglio bibliografico di numerose riviste ed hanno dato vita ad una banca dati ad accesso libero sul web ricca di articoli di dottrina, ricercabili per parole del titolo o dell'autore del singolo contributo.

Dal 2012 aderisce al progetto ‘Nuovo soggettario’ promosso dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, fornendo il proprio contributo all'inserimento nel tesauro di nuovi termini per l’area del diritto, con un’attenzione particolare alla specificità lessicale del linguaggio giuridico utilizzato dalla base dati.

Grazie allo strumento del deposito legale, che assicura la completezza del patrimonio bibliografico per la produzione editoriale italiana, è stato attivato un servizio di fornitura documenti per finalità istituzionali e prestito interbibliotecario in cooperazione con le altre biblioteche, sottoscrivendo accordi con istituti affini quali, ad esempio, la biblioteca Antonio Cicu dell'Università di Bologna, la biblioteca della Corte costituzionale, la biblioteca Antonino De Stefano della Corte dei Conti e la biblioteca dell'Unidroit, anche per accrescere l’offerta informativa e potenziare le risorse documentarie sul diritto internazionale e straniero.

Il Centro di informazione e documentazione dell’UNICRI (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute) ha messo a disposizione degli utenti interessati una consistente offerta delle sue banche dati. Gli studiosi possono inoltrare direttamente al Centro richieste di informazioni e materiale bibliografico nelle aree di ricerca del diritto penale, delle scienze criminologiche e della cooperazione giudiziaria. Altri servizi online del Centro UNICRI sono consultabili sul sito.

Anche sul versante della biblioteca digitale (Risorse digitalizzate), sono in corso progetti in cooperazione con altri enti per il recupero o la pubblicazione di  fondi di elevata specificità e interesse storico.

A partire dal 2017 inizia a collaborare con la Biblioteca nazionale centrale di Firenze per la redazione della Bibliografia Nazionale Italiana attraverso la catalogazione descrittiva e semantica di diverse monografie giuridiche ricevute per deposito legale.

A partire dal marzo 2019 riprende la collaborazione con il Poligrafico dello Stato, già avviata nel 2011, in occasione dell'automazione della Gazzetta ufficiale storica per il centocinquantenario dell'Unità d'Italia, a cura dell'Agenzia per l'Italia Digitale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il completamento di Au.G.U.Sto. Vengono messi a disposizione 362 volumi provenienti dalle raccolte di legislazione storica dello Stato Sabaudo, dalla Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia e dalla Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia possedute dalla biblioteca, per la publicazione in digitale sul sito della Gazzetta ufficiale.

Sempre nel corso del 2019 entra nel sistema Manus OnLine, catalogo nazionale nato dal censimento dei manoscritti delle biblioteche italiane effettuato dall'Istituto centrale per il Catalogo unico, e inizia la formazione sull'uso del software per la catalogazione in rete dei manoscritti in suo possesso. Si tratta di 200 volumi delle Decisiones Romanae Rotae, tra il 1586 e il 1796, e una raccolta miscellanea di circa 40 manoscritti di varia provenienza, tra il XVIII e il XIX secolo.

Dal 9 luglio 2020 partecipa al gruppo di lavoro dell’Istituto centrale per il catalogo unico (ICCU) dedicato all’Authority control dei nomi di persona, finalizzato alla gestione e manutenzione dell’archivio autori delle pubblicazioni presenti nel catalogo collettivo nazionale (SBN). Grazie ai risultati conseguiti nel corso del progetto, l’ICCU si propone anche di contribuire alla creazione delle voci di autorità del Virtual International Authority File (VIAF), organizzazione internazionale che coordina e raccoglie le segnalazioni di biblioteche, agenzie catalografiche ed istituzioni di tutto il mondo, per la realizzazione di un archivio di autorità di livello globale