Giustizia digitale
aggiornamento: 29 marzo 2021
La strategia digitale del Ministero della giustizia, nel periodo 2014-2020, si colloca all’interno del quadro programmatico e normativo dell’Unione Europea e dell’Italia.
Il quadro di riferimento di base è costituito da “EUROPA 2020: Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, comunicazione della Commissione Europea del 3.3.2010, approvata dal Consiglio Europeo del 17.6.2010, all’interno della quale è definita l’iniziativa faro "Un'Agenda europea del digitale".
L’Agenda digitale Italiana definita da alcuni provvedimenti normativi del 2012 (D.L. n. 5/2012 convertito dalla L. n. 35/2012, D.L. n. 83/2012 convertito dalla L. n. 134/2012 e D.L. n. 179/2012 convertito dalla L. n. 221/2012) è stata stesa il 3 marzo 2015 con l’approvazione dei due Piani strategici sul digitale:
- Strategia per la Crescita Digitale 2014-2020, che mette al centro le esigenze di modernizzazione e sviluppo digitale di cittadini e imprese.
- Strategia Italiana per la Banda Ultra larga, che si occupa di recuperare il gap infrastrutturale del nostro Paese rispetto agli ambiziosi obiettivi dell’Agenda Digitale Europea.
Su queste basi, per la realizzazione della piattaforma abilitante Giustizia Digitale, il Ministero della Giustizia da diversi anni è impegnato in una incisiva azione complessiva di informatizzazione del processo civile e del processo penale, al fine di conseguire un miglioramento dell’organizzazione dei servizi di cancelleria, di realizzare considerevoli risparmi di spesa e di raggiungere una maggiore trasparenza delle informazioni relative alle cause e alle sentenze per l’avvocatura e i cittadini. Le attività su cui principalmente si è investito sono:
- il completamento dell’iniziativa Processo Civile Telematico con la definitiva telematizzazione di Giudice di Pace ed UNEP;
- il potenziamento del Registro Penale Informatizzato (integrazione ed interoperabilità) con massima condivisione dei dati tra i soggetti coinvolti.
- la digitalizzazione degli atti, gestione documentale, gestione delle notifiche.
Con la legge di stabilità 2016, n. 208/2015, sono stati compiuti ulteriori passi per l’attuazione dell’Agenda Digitale dal punto di vista delle procedure di acquisto di beni e servizi informatici e di connettività da parte delle amministrazioni e si affida all’Agenzia per l’Italia Digitale il compito di redigere il Piano triennale per l’Informatica.
Con la legge di bilancio per il 2017, L. n. 232/2016, è stato istituito il Fondo per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese per il periodo 2017-2032 per l’innovazione in vari settori tra i quali spicca l’informatizzazione dell'amministrazione giudiziaria, cui vengono destinati € 1.246.603.932,00 nel periodo 2017-2032. Il fondo è stato poi rifinanziato con le leggi di bilancio per gli anni 2018, 2019, 2020 e 2021.
Dal 2017 è ripresa da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale la redazione dei Piani triennali per l’informatica giunti ora a tre edizioni di aggiornamento: Piano 2017-2019, Piano 2019-2021, Piano 2020-2022. Nel 2019 parte anche la prima edizione del Censimento ICT della Pubblica Amministrazione.
Il Piano d'Azione 2019-2023 (Action Plan European e-Justice) in materia di giustizia elettronica ha ulteriormente specificato quali sono gli obiettivi cui devono tendere gli Stati membri nello sviluppo delle tecnologie per la giustizia.