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Accordo locale per l’integrazione operativa tra casa circondariale di Padova e ufficio locale di esecuzione penale esterna di Padova e Rovigo - 13 dicembre 2019

13 dicembre 2019

Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità
Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova e Rovigo

ACCORDO LOCALE PER L’INTEGRAZIONE OPERATIVA TRA CASA CIRCONDARIALE DI PADOVA 

E

UFFICIO LOCALE DI ESECUZIONE PENALE ESTERNA DI PADOVA E ROVIGO

 

Il Direttore della Casa Circondariale di Padova,

e

Il Direttore dell’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova e Rovigo

VISTA la legge 354/1975 “Norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulla esecuzione delle misure  privative e limitative della libertà” con particolare riguardo all’art.72;

VISTO il DPR n.230/2000 “Regolamento recante norme sull’Ordinamento Penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà” con particolare riferimento all’art.4;

VISTO il D.P.C.M. n.84 del 15 giugno 2015 “Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia e riduzione degli Uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche” con particolare riguardo all’art.7 istitutivo del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità nell’ambito del Ministero della Giustizia;

PRESO ATTO della Circolare  Interdipartimentale  n. 37582 del 29 settembre 2016, a firma del sig. Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria  e del sig. Capo del Dipartimento dell’Esecuzione Penale Esterna e di Comunità avente ad oggetto “ Attività di collaborazione al trattamento penitenziario  tra Uffici di Esecuzione Penale Esterna e Istituti Penitenziari”;

PRESO ATTO dell’Accordo tra Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria per il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige con particolare riferimento all’art.6;

CONSIDERATO INOLTRE che  obiettivo del documento  di programmazione interdistrettuale DPI 2019  è rappresentato dal  rafforzamento dei canali di comunicazione e collaborazione tra esecuzione penale esterna e intramuraria per gli adulti; nonché azioni di   coordinamento tra istituti di pena e uffici di esecuzione penale esterna  funzionali alla realizzazione di percorsi di fuoriuscita dal carcere per detenuti a cui mancano risorse familiari, economiche;

STIPULANO IL SEGUENTE ACCORDO OPERATIVO

Art.1

Finalità primarie

La collaborazione tra la Casa Circondariale e l’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova e Rovigo è preordinata alla elaborazione di percorsi di esecuzione  della pena costituzionalmente orientati.

Nello specifico la Casa Circondariale di Padova e L’Ulepe di  Padova riconoscono che i rapporti di collaborazione devono tendere alle seguenti finalità:

  • contribuire alla riduzione della recidiva,
  • favorire l’applicazione più ampia possibile delle sanzioni di comunità.

Art. 2

Contenuti dell’accordo

La Casa Circondariale di Padova e L’Ulepe di Padova al fine di perseguire le finalità primarie indicate nell’art.1 e alla luce della Circolare Interdipartimentale citata in premessa, definiscono le reciproche modalità di collaborazione locale condividendo un ordine di priorità degli interventi ed elaborando un comune indirizzo nei processi di dimissione dal circuito detentivo.

Art. 3

Rapporto tra Casa Circondariale  di Padova e Ulepe di Padova e Rovigo

Al fine di assicurare il buon esito della collaborazione interistituzionale e la fluidità dei processi comunicativi, in conformità a quanto previsto dalla Circolare n. 37582 del 29.09.2016, l’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova individua, stante le risorse organizzative a disposizione, un funzionario  di servizio sociale  per la collaborazione all’osservazione e al trattamento al fine di favorire il continuo e costante scambio d’informazioni nonché la programmazione degli interventi da attuare  secondo i generali principi di economicità ed efficacia.

Il funzionario di servizio sociale individuato attuerà i procedimenti  di competenza relativi ai detenuti siano  residenti o non residenti nel territorio di competenza dell’ufficio comunque con riferimenti esterni all’istituto sul territorio italiano.

I rapporti con l’istituto  penitenziario  sono tenuti dal funzionario  di servizio sociale referente per l’istituto. L’incarico viene attribuito con formale Ordine di servizio da parte dell’Ulepe.

Il funzionario di servizio sociale incaricato  assicurerà il  collegamento operativo con l’istituto finalizzato  a garantire il rispetto delle prassi  e la loro coerenza con quanto stabilito nel presente accordo  riferendo al direttore  le eventuali criticità;

 Art. 4

Prassi Operative e Comunicazione

In funzione della necessità di  definire modalità comunicative efficaci e omogenee anche in forza dell’esperienza di buone prassi già in uso nella collaborazione tra la Casa Circondariale  Padova   e l’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Padova si concorda:

Criteri di priorità nella segnalazione dei detenuti 

In  linea con le indicazioni interdipartimentali,  dipartimentali  e con le linea guida  tra PRAP Triveneto e UIEPE Venezia del 14.12.2018, la Casa Circondariale  segnalerà i detenuti secondo criteri di segnalazione che tengano conto delle seguenti priorità:

  1. osservazione dei detenuti con udienza fissata per l’esame della misura alternativa, con specifica attenzione alla categoria dei “giovani adulti”;
  2. osservazione dei detenuti con presupposti oggettivi e soggettivi per l’accesso alle misure alternative e che abbiano riferimenti socio-familiari sul territorio;
  3. interventi per soggetti dimittendi ai sensi dell’at.43 e art.88. R.E.

In merito all’accertamento del domicilio per i procedimenti ex l. 199/2010 , fatte salve diverse disposizioni della Magistratura di Sorveglianza,  gli accertamenti  nella   città di Padova vengono  predisposti soltanto dalle Forze dell’Ordine.

Art. 5

Calendario sintesi

La programmazione del calendario sintesi avrà cadenza semestrale    al fine di consentire l’espletamento dei procedimenti  con tempi e modalità adeguati e deve essere comunicata con un congruo anticipo, non inferiore a tre mesi.

Art. 6

Previsione numero dei procedimenti

Il dato previsionale del numero dei procedimenti che l’Ulepe  può effettivamente portare a compimento ( con la presenza dell’assistente sociale alle riunioni d’équipes)  desunto dal rapporto tra consuntivo dell’anno precedente e numero dei funzionari di servizio sociale disponibili, è pari nel massimo a 33 procedimenti annuali, non oltre a 3 équipes mensili, in proporzione  all’effettivo  numero di assistenti sociali incaricati presso la Casa Circondariale.  E’ comunque auspicabile l’implementazione dell’uso della videoconferenza per la partecipazione ad ulteriori sessioni di osservazione.

Art. 7

Richiesta  di collaborazione al trattamento

Le richiesta di consulenza e collaborazione al trattamento  ex art.72.O.P. lettere b), e)  dovranno essere predisposte in apposite schede di segnalazione  contenenti tutti gli elementi necessari per un’adeguata presa in carico del caso.

I rispettivi procedimenti  saranno attivati sulla base dei schede di segnalazione di casi con prorità generale quali:

  • osservazione dei detenuti con presupposti oggettivi e soggettivi per l’accesso alle misure alternative e che abbiano riferimenti socio-familiari sul territorio;
  • trattamento dei detenuti con peculiari esigenze che chiedano l’intervento urgente dell’Ulepe e dei servizi territoriali.
  • trattamento dei soggetti dimittendi ai sensi dell’art.43 e art.88. R.E.

Art. 8

Richieste di interventi per casi  particolari

Le segnalazioni per le richieste di  interventi  di particolare complessità, criticità o emergenza  saranno predisposte    a cura dell’area giuridico-pedagogica e conterranno tutti  gli elementi necessari  per consentire l’attivazione degli stessi da parte dell’Ulepe.

Partecipazione ai lavori di équipe

La partecipazione all’attività di sintesi per i casi calendarizzati sarà garantita dal funzionario di servizio sociale incaricato del caso senza possibilità di sostituzione. Qualora il funzionario di servizio sociale non possa essere presente per oggettivo impedimento, invierà documentazione scritta. L’équipe deliberà l’eventuale esigenza di rinvio. E’ auspicabile l’implementazione dell’uso della videoconferenza.

Partecipazione a commissioni

La partecipazione alle Commissioni previste dall’Ordinamento Penitenziario sarà garantita dal direttore Ulepe e in sua assenza dal funzionario di servizio sociale incaricato.

Art. 9

Collaborazione con i portatori d’interesse nel territorio

Per il perseguimento  degli obiettivi e delle finalità dell’esecuzione  penale indicati all’art.1, la Casa di Reclusione di Padova   e l’Ulepe di Padova secondo quanto previsto dal comma 2 dell’art.4 del DPR 230/2000, concorrono all’individuazione di un agire comune anche per la dimissione della persona detenuta con riferimento alle risorse della comunità locale .

A tal proposito saranno calendarizzate periodiche conferenze di servizio finalizzate alla condivisione di progetti e iniziative condivise con i portatori d’interesse del territorio quali la Magistratura di Sorveglianza,  gli Enti locali, l’Avvocatura e il Terzo settore.

Sarà data priorità a quei progetti e accordi già in essere e in linea con gli obiettivi programmatici del Ministero della Giustizia tesi all’abbattimento della recidiva riferibili:

  • all’orientamento/formazione professionale,
  • al ritorno in formazione per gli adulti (CPIA),
  • alle attività di giustizia riparativa e mediazione penale
  • alla realizzazione di competenze di cittadinanza attiva.

Art.10

Durata

Il presente accordo ha validità di un anno dalla data di sottoscrizione ed è tacitamente rinnovato se non diversamente richiesto  da una delle parti.

Decorso il primo anno sarà eseguita una valutazione congiunta e se necessario verrà aggiornato sulla base delle esigenze eventualmente rilevate.

Il presente documento verrà inviato al Provveditorato  dell’Amministrazione Penitenziaria per il Veneto Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, all’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale  di Venezia e sarà  partecipato al Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Venezia nonchè all’Ufficio  di Sorveglianza di Padova.

Padova, 13.12.2019

Il Direttore  Ulepe di Padova
Dott.ssa Cristina Selmi           

Il Direttore Casa Circondariale di Padova
Dott. Fabrizio Cacciabue