Circolare 12 novembre 2021 - Piano Nazionale di ripresa e resilienza – Indicatori di raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

12 novembre 2021

M_dg_DOG.12/11/2021.0238068.U

Ministero della Giustizia
Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi

Direzione generale di statistica e analisi organizzativa

Al Sig. Primo Presidente della Corte di Cassazione
Al Sig. Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Cassazione
Ai Sig.ri Presidenti delle Corti di Appello
Ai Sig.ri Procuratori Generali della Repubblica presso le Corti di Appello
Ai Sig.ri Presidenti dei Tribunali
Ai Sig.ri Procuratori della Repubblica presso i Tribunali
Ai Sig.ri Dirigenti amministrativi degli uffici in indirizzo
Ai funzionari statistici
Loro sedi

e.p.c.

alla Sig.ra Capo Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi
Sede

Oggetto: Indicatori di raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

La presente circolare intende fornire alcune specifiche in merito alla metodologia di calcolo degli indicatori di raggiungimento degli obiettivi quantitativi (target) negoziati con la Commissione Europea nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Si ricorda che i target esigibili a livello nazionale sono i seguenti:

  • riduzione del disposition time complessivo, dato dalla somma del disposition time nei tre gradi di giudizio, del 40% nel settore civile e del 25% nel settore penale entro giugno 2026;
  • riduzione dell’arretrato civile del 65% in Tribunale e del 55% in Corte di Appello entro fine 2024; del 90% in Tribunale e in Corte di Appello entro giugno 2026.

L’indicatore disposition time, la misura di durata utilizzata a livello europeo, fornisce una stima del tempo medio atteso di definizione dei procedimenti mettendo a confronto il numero dei pendenti alla fine del periodo di riferimento con il flusso dei definiti nel periodo:

Ai fini della valutazione del raggiungimento degli obbiettivi, la Commissione Europea ha richiesto che:

  • le percentuali di riduzione dell’arretrato civile e del disposition time civile e penale fossero calcolate rispetto ai corrispondenti valori del 2019 (cd baseline);
  • fossero adottati specifici criteri di calcolo degli aggregati di riferimento, che si riportano di seguito.

Settore civile - Per il calcolo del disposition time, sono considerati solo i “procedimenti contenziosi” secondo la classificazione proposta dalla Commissione Europea per l’Efficienza della Giustizia (Cepej) e recepita dalla Commissione Europea in sede di EU Justice Scoreboard (cd “civil and commercial litigious case).

In base a questa classificazione, per il tribunale, l’aggregato di riferimento include i procedimenti relativi ai seguenti ruoli: Affari civili contenziosi con l’esclusione delle separazioni e dei divorzi consensuali, Controversie agrarie, Controversie in materia di lavoro, previdenza, assistenza obbligatoria (inclusi gli speciali e gli ATP). Sono invece esclusi i ruoli degli Affari di volontaria giurisdizione, dei Procedimenti speciali e sommari, nonché le procedure esecutive e concorsuali con l’eccezione delle istanze di fallimento. Si evidenzia che il Ruolo Affari civili contenziosi include, conteggiandoli nella relativa materia, anche i procedimenti trattati con rito sommario di cognizione ex art. 702 bis, che pertanto sono considerati nell’aggregato.

Per la corte di appello, l’aggregato di riferimento include i procedimenti relativi ai seguenti ruoli: Affari civili contenziosi, con l’esclusione delle separazioni e dei divorzi consensuali, Controversie agrarie e Controversie in materia di lavoro, previdenza, assistenza obbligatoria. Sono escluse le altre tipologie di procedimento, con l’unica eccezione dei procedimenti di Equa riparazione che vanno considerati nell’aggregato.

Per il calcolo dell’arretrato, la Commissione Europea ha accolto i criteri derivanti dalle disposizioni di legge nazionali (legge 24 marzo 2001, n. 89, nota come “legge Pinto”) e utilizzati per la produzione delle statistiche ufficiali.

Pertanto, per il tribunale, sono considerati “arretrato” tutti i procedimenti pendenti da oltre tre anni di area SICID (Affari civili contenziosi, Controversie agrarie, Controversie in materia di lavoro, previdenza, assistenza obbligatoria; Affari di volontaria giurisdizione, Procedimenti speciali e sommari), con l’esclusione della materia del Giudice Tutelare, dell’Accertamento Tecnico Preventivo in materia previdenziale (ATP) e dell’attività di “ricevimento e verbalizzazione di dichiarazione giurata”.

Per la corte di appello, sono considerati “arretrato” tutti i procedimenti pendenti da oltre due anni.

In allegato si riporta l’elenco dei codici oggetto del civile con l’indicazione della loro inclusione o meno negli aggregati rilevanti ai fini dell’obbiettivo di riduzione dell’arretrato e del disposition time. Giova evidenziare che da un punto di vista quantitativo il disallineamento tra i due aggregati è di entità marginale: a livello nazionale solo il 5% del totale dell’arretrato ultra-triennale in tribunale e meno dello 0,3% di quello ultra-biennale in corte di appello riguarda procedimenti non ricompresi anche nell’aggregato “civil and commercial litigious cases” della Cepej e, quindi, non valutabili ai fini della riduzione del disposition time. Le differenze saranno, in ogni caso, opportunamente segnalate anche nei prospetti statistici che la Direzione metterà a disposizione degli uffici (cfr. infra).

Settore penale - Per il calcolo del disposition time penale, i criteri richiesti dalla Commissione europea coincidono con quelli utilizzati per le statistiche ufficiali nazionali.

In base a questi criteri, per il tribunale, sono considerati i procedimenti relativi alle sezioni gip-gup autore noto (mod.20 registro generale degli uffici del giudice per le indagini preliminari presso i tribunali), dibattimento I grado (mod.16 registro generale dei tribunali in composizione collegiale e monocratica), dibattimento II grado (mod.7 bis registro delle impugnazioni davanti ai tribunali in composizione monocratica) e assise (mod.19 registro generale delle corti di assise). Sono pertanto escluse le decisioni interlocutorie del Gip, i procedimenti di competenza del Tribunale del riesame e i procedimenti per l’applicazione di misure di prevenzione.

Per la corte di appello, l’aggregato di riferimento è dato dai procedimenti relativi alle sezioni ordinaria, assise e minorenni (mod.7 registro generale delle corti di appello e corti di assise d’appello). 

Alla luce di quanto sopra descritto, i valori baseline nazionali trasmessi alla Commissione europea che saranno presi a riferimento ai fini della valutazione del raggiungimento dei target sono i seguenti:


Tab. A baseline arretrato civile

Tribunale

Corte d’appello

337740

98371


Tab. B: baseline disposition time dei procedimenti civili

Tribunale

Corte d’appello

Corte di Cassazione

TOTALE

556

654

1302

2512


Tab. C: baseline disposition time dei procedimenti penali

Tribunale

Corte d’appello

Corte di Cassazione

TOTALE

392

835

166

1393


Ne consegue che l’obiettivo di riduzione dell’arretrato civile in tribunale sarà raggiunto se il numero di procedimenti pendenti ultra-triennali sarà a pari a 118.209 (-65% di 337.740) al 31.12.2024 e a 33.774 (-90% di 337.740) al 30.06.2026. Analogamente l’obiettivo di riduzione dell’arretrato civile in corte di appello sarà raggiunto se il numero di procedimenti pendenti ultra-biennali sarà a pari a 44.267 (-55% di 98.371) al 31.12.2024 e a 9.837 (-90% di 98.370) al 30.06.2026.

Per quanto attiene la durata, l’obbiettivo di riduzione sarà raggiunto se al 30.06.2026 il disposition time complessivo civile risulterà pari a 1.507 giorni (-40% di 2.512), quello penale a 1.045 giorni (-25% di 1.393). 

L’analisi condotta in ordine alle condizioni di partenza e alla effettiva possibilità di raggiungimento nell’orizzonte di Piano, ha successivamente indotto ad una distribuzione dei target di durata tra uffici di merito e di legittimità, secondo i seguenti criteri:

 
Tab. D Ripartizione del target di riduzione del disposition time civile

Tribunale

Corte d’appello

Corte di Cassazione

TOTALE

-56%

-56%

-25%

-40%

 
Tab. E Ripartizione del target di riduzione del disposition time penale

Tribunale

Corte d’appello

Corte di Cassazione

TOTALE

-28%

-28%

0%

-25%

 

A breve saranno messi a disposizione degli uffici nuovi prospetti statistici che integrano e aggiornano al I semestre 2021 quelli già forniti in occasione degli incontri avuti con i distretti.

In analogia con i precedenti, i dati sono elaborati secondo i criteri richiesti dalla Commissione Europea e più sopra illustrati. Come richiamato nella circolare del Capo Dipartimento dell’Organizzazione del 3.11.2021, n. prot. 0228522, essi rappresentano la base statistica sulla quale verrà effettuato il monitoraggio oggetto di rendicontazione alle autorità europee.

Al fine di assicurare il necessario coordinamento è stata avviata e proseguirà una costante interlocuzione con il Consiglio in sede di Comitato paritetico anche in merito ai profili statistici. Nel merito, è stata condivisa l’utilità ai fini dell’analisi dell’andamento dell’ufficio e della predisposizione del progetto organizzativo di arricchire il set informativo con dati disaggregati per sezione oltre che per materia, avvalendosi a tal fine della collaborazione dell’Ufficio statistico del Consiglio.

Si invitano le SS.LL. a verificare i dati forniti. Eventuali incongruenze e ulteriori esigenze informative, derivanti da specificità di alcune sedi, potranno essere segnalate utilizzando i canali dedicati (cfr. circolare del Capo Dipartimento dell’Organizzazione cit.).

Conclusivamente, si richiama l’attenzione sull’importanza della qualità e completezza dei dati nel permettere una rappresentazione accurata e corretta della situazione di ciascun ufficio, come pure nel favorire il conseguimento dei target. Il riferimento è soprattutto al settore penale, ove ritardi negli scarichi e false pendenze ancora influenzano negativamente il disposition time. In uno spirito di reciproca collaborazione, si invitano pertanto gli uffici a prestare particolare cura e ad assicurare tempestività nell’alimentazione dei registri informatici civili e penali, dai quali si alimenta il DWGC e si estraggono i files dei modelli statistici penali, così come nella trasmissione dei dati alla Direzione.

Nel restare a disposizione per ogni eventuale chiarimento, si porgono cordiali saluti.

IL DIRETTORE GENERALE
Giuliana Palumbo


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