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Minorenni e giovani adulti in carico ai Servizi della giustizia minorile secondo la nazionalità - Anno 2015 (2016)

 

logo delle pubblicazioni di statistica dal titolo I NUMERI PENSATI del dipartimento giustizia minorile e di comunità Analisi dei flussi di minorenni e giovani adulti in carico ai Servizi della giustizia minorile secondo la nazionalità - ANNO 2015

Dipartimento giustizia minorile e di comunità
Ufficio I del Capo Dipartimento - Servizio Statistica
Via Damiano Chiesa, 24 00136 - Roma
tel. 06/68188268 – 274 – 279 - 297
e-mail: statistiche.dgmc@giustizia.it

a cura di Concetto Zanghi - Maria Stefania Totaro - Viviana Condrò - Monica Nolfo - Irene Pergolini
con il contributo di operatori dei Servizi della giustizia minorile nell’inserimento dei dati nel sistema SISM e dei referenti locali per la statistica presso i Centri per la giustizia minorile nel controllo e nella validazione dei dati a fini statistici

 

 

INTRODUZIONE

L’analisi statistica di seguito presentata riguarda i minori autori di reato in carico ai Servizi della Giustizia Minorile ospitati nelle strutture residenziali (Centri di prima accoglienza (CPA), Istituti penali per i minorenni (IPM) e Comunità) e in area penale esterna, in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni (USSM).

Il lavoro riguarda in particolare l’utenza straniera dei Servizi minorili ed è sviluppata sui dati dell’anno 2015; contiene inoltre un’analisi storica basata sui dati ottenuti dalle rilevazioni statistiche cartacee in uso fino all’anno 2009 e sui dati del Sistema Informativo dei Servizi Minorili (SISM) a partire dal 2010.

Le principali aree geografiche di provenienza dei minori stranieri che costituiscono l’utenza dei Servizi della Giustizia Minorile continuano ad essere l’Est europeo e il Nord Africa. Tra le provenienze comunitarie prevalgono la Romania e la Croazia, mentre tra le altre nazionalità si distinguono l’Albania, maggiormente nell’area penale esterna, la Bosnia Erzegovina, la Serbia. Tra le provenienze africane, invece, continuano a prevalere i minori del Marocco e della Tunisia e si osserva un aumento dei minori egiziani.
Dall’analisi dei dati si evince, inoltre, come alle nazionalità tipiche della criminalità minorile ormai da anni si siano affiancate altre provenienze, singolarmente poco rilevanti in termini numerici, ma che hanno contribuito a rendere multietnico e più complesso il quadro complessivo dell’utenza.

La presenza degli stranieri è maggiormente evidente nei Servizi residenziali; in particolare, dai dati dell’anno 2015 si osserva che sono dovuti a minori stranieri:

  • il 55% degli ingressi nei CPA (785 ingressi su un totale di 1.438);
  • il 45% dei collocamenti nelle Comunità (768 collocamenti su un totale di 1.688) e il 33% della presenza media giornaliera nelle stesse (270 su 808 minori mediamente presenti ogni giorno dell’anno);
  • il 53% degli ingressi negli IPM (562 su un totale di 1.068) ed il 45% della presenza media giornaliera negli stessi (196 su 436 minori mediamente presenti ogni giorno dell’anno);
  • il 23% dell’utenza degli USSM (4.625 su 20.538 minori complessivamente in carico nell’anno, compresi quelli già in carico da periodi precedenti).

L’utenza straniera dei Servizi minorili è prevalentemente maschile, ma, rispetto a quella italiana ha una maggiore presenza femminile; si tratta di ragazze giovanissime provenienti dall’area dell’ex Jugoslavia e dalla Romania, coinvolte soprattutto in reati contro il patrimonio.

Con riferimento, appunto, alle tipologie di reato, prevalgono in particolare i reati di furto e rapina; molto frequenti sono anche le violazioni delle disposizioni in materia di sostanze stupefacenti (D.P.R. 309/90); tra i reati contro la persona si osserva la prevalenza delle lesioni personali volontarie.

Roma, 13 maggio 2016
 

â–ºVersione integrale dell'analisi (pdf, 1364 kb)