Relazione sulla amministrazione della Giustizia nell'anno 2012 - Ufficio coordinamento attività internazionale

aggiornamento: 25 gennaio 2013

Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2013

 

L’attività internazionale del Ministro della Giustizia nell’anno 2012 è stata intensa in tutti i settori.

L’Ufficio Coordinamento Attività Internazionale (UCAI), ufficio di diretta collaborazione del Ministro della Giustizia, in sinergia con il Consigliere Diplomatico del Ministro, ha operato al fine di fornire un’immagine del Ministero della Giustizia degna di rilievo a livello internazionale.

L’attività si è svolta, come sempre, su un duplice fronte: da un lato, è stata curata la partecipazione del Ministro della Giustizia ai vari eventi internazionali sia in ambito multilaterale che bilaterale; dall’altro, è stato realizzato il coordinamento dell’attività internazionale in senso lato in rapporto con le articolazioni interne del Ministero, fungendo l’UCAI da punto di contatto in primo luogo con il Ministero degli Affari Esteri e, a seguire, con le altre amministrazioni nazionali e organismi internazionali.

La politica del Ministro in ambito internazionale è stata improntata a illustrare agli interlocutori stranieri le riforme adottate dal Governo in materia giudiziaria, oltre che le liberalizzazioni e le misure di semplificazione adottate, evidenziandone l’impatto atteso sulla crescita economica del Paese con particolare riferimento al miglioramento del clima per le imprese investitrici.

L’obiettivo di tale azione è stato di dare risalto a una rinnovata immagine dell’Italia nel contesto internazionale e sul proscenio nazionale, secondo le indicazioni politiche del Presidente del Consiglio, in linea con la grande tradizione giuridica italiana e con l’impostazione che contraddistingue il Paese come aperto alle dinamiche internazionali.

E’ stato rafforzato in modo significativo l’impegno volto a comunicare in ambito internazionale le iniziative riformatrici assunte dal nostro Paese sul fronte della giustizia ed il grande sforzo ad esse sotteso.

Tale impegno si è tradotto in interazioni con i principali organismi internazionali che realizzano valutazioni del sistema-Paese, in primis la Banca Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale, attraverso plurimi incontri del Ministro sia in Italia, sia presso le sedi di tali organismi, nonché in incontri con investitori istituzionali stranieri presso la sede di via Arenula, nel corso dei quali sono state presentate, discusse e apprezzate le riforme realizzate ed illustrati i suoi potenziali effetti per l’economia italiana; nella stessa ottica si collocano le interazioni con altri paesi (es. Israele) per valutare possibili programmi comuni.

In particolare, si sottolinea come la fattiva collaborazione ed il dialogo costruttivo con gli organismi che realizzano forme di monitoraggio specifiche sul sistema giustizia (la Banca Mondiale, con il rapporto Doing Business; il Consiglio d’Europa con il Rapporto Cepej sul funzionamento dei sistemi giudiziari; l’OCSE, che quest’anno nella Survey sull’Italia includerà un capitolo sull’implementazione delle riforme dedicato anche alla giustizia civile) è volto ad assicurare una corretta percezione e rappresentazione del Paese con riferimento al funzionamento della giustizia.

Trattasi, dunque, di attività di rilievo strategico che hanno accompagnato di pari passo l’attività riformatrice del Ministero, nella consapevolezza che un’efficace e corretta comunicazione della portata e delle effettive potenzialità delle iniziative normative intraprese rappresenta un metodo utilissimo nell’accrescimento della fiducia nel nostro Paese da parte degli Stati e degli investitori stranieri.

Il registrato rilancio, nella considerazione della comunità internazionale, dell’immagine dell’Italia come Paese che, senza sottrarsi alle proprie responsabilità, ha con tempestività attivato la ricerca di soluzioni migliorative del proprio assetto ordinamentale, è stato indubbiamente anche l’effetto di curati approcci comunicativi, tesi a spiegare in maniera efficace il significato ed il peso degli interventi adottati.

Per queste ragioni si auspica fortemente che il nuovo Governo intenda proseguire nella strada già tracciata del costante e proficuo dialogo con gli interlocutori internazionali, istituzionali e non, anche tenendo conto delle difficoltà ricorrenti nel rendere conoscibile all’estero le peculiarità del nostro sistema e della nostra legislazione.

Di seguito si riportano i principali eventi di carattere internazionale che hanno impegnato il Ministro della Giustizia.

Nell’ambito dell’Unione Europea, nel settore Giustizia e Affari Interni, sono state seguite con estrema cura le partecipazioni del Ministro al Consiglio Giustizia e Affari Interni (Consiglio G.A.I.) nel corso delle presidenze danese e cipriota, rispettivamente nel primo e secondo semestre dell’anno.

Le varie tematiche trattate in tale contesto sono state aggiornate in base alle informative pervenute sia dai rappresentanti presso i gruppi di lavoro, che dagli esperti giuridici presso la Rappresentanza d’Italia nell’Unione Europea, al fine di predisporre i dossier per il Ministro e le sue delegazioni.

In quest’ambito il primo incontro del 13 gennaio 2012 con il Ministro danese Bodskov, Presidente di turno, ha rappresentato l’occasione per porre sul tavolo le tematiche prioritarie per l’Europa nel settore Giustizia.

In quest’ottica è stato organizzato il 29 marzo 2012 l’incontro del Ministro con la Vicepresidente della Commissione e Commissario europeo per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, Viviane Reding, nel quale è stata evidenziata la necessità di abbinare l’obiettivo della crescita economica come ispiratore delle iniziative intraprese nel campo della giustizia- Justice for Growth.

In ambito europeo multilaterale, il rapporto con il Consiglio d’Europa si è consolidato tramite l’incontro del Ministro con il Commissario per i diritti umani presso il Consiglio d’Europa Nils Muižnieks il 5 luglio, e il Vice segretario generale del Consiglio d’Europa Gabriella Battaini Dragoni il 22 novembre.

In entrambi gli incontri il tema prioritario è stato quello della lentezza dei processi e dell’inefficienza della giustizia civile, e le relative misure intraprese per accelerare la definizione dei procedimenti pendenti, la violazione del termine di durata ragionevole del processo (Legge Pinto) e, non ultimo, il tema delicatissimo e di attualissima rilevanza del sovraffollamento carcerario.

Quest’ultimo problema, in particolare nell’incontro con il Vice Segretario Battaini Dragoni si è inquadrato, infatti, nella cornice della 17ma Conferenza dei Direttori di Amministrazione Penitenziaria e dei servizi di probation dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa (CDAP), svoltasi a Roma dal 22 al 24 novembre 2012 e organizzata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Per quest’ultimo evento, in sinergia con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in particolare nella fase organizzativa della Conferenza, è stata svolta da parte dell’UCAI un’intensa attività di collegamento, oltre che con il Consiglio d’Europa, anche con i Paesi della sponda Nord del Mediterraneo (Egitto, Tunisia, Marocco, Egitto, Israele, Autorità Palestinese, Libia, Algeria) invitati alla Conferenza per la prima volta su iniziativa del Ministro della Giustizia.

Particolare connotazione ha avuto dal 2 al 4 maggio scorso la visita a Roma del Presidente della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo Sir Nicolas Dušan Bratza, per la quale l’Ufficio ha organizzato una densa agenda di incontri comprendenti, oltre al Ministro della Giustizia, le massime autorità istituzionali della Repubblica Italiana.

Sempre in materia di diritti umani, l’UCAI ha inoltre curato in sinergia con altri uffici la visita dell’8 ottobre del Relatore Speciale per i diritti umani dei migranti delle Nazioni Unite, François Crépeau, e la visita dell’On.le Christopher Chope, componente britannico dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, avvenuta il 10 ottobre.

A livello bilaterale, si è dato particolare risalto a Paesi quali USA e Federazione Russa con visite di grande rilievo.

Nell’ambito degli eccellenti rapporti con le autorità statunitensi, sono stati gestiti dall’Ufficio vari incontri con l’Ambasciatore USA a Roma David Thorne, quale preludio alla visita del Ministro svoltasi dal 13 al 16 maggio 2012 a New York e nel Connecticut, che ha consentito un’approfondita presa di contatto con la realtà giudiziaria ed economica statunitense.

Nel corso della visita ha avuto luogo l’intervento del Ministro della Giustizia al Dibattito tematico dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla “Sicurezza in America Centrale”, nel quale è stato manifestato il nostro tradizionale impegno a fianco dei Paesi del Centro America, insistendo sul carattere prioritario dell’aggressione ai patrimoni criminali quale strumento essenziale nelle strategie di contrasto e sulla necessità di legislazioni adeguate in questo settore, al fine del rafforzamento delle istituzioni democratiche. Ha espresso inoltre la disponibilità dell’Italia a condividere la propria expertise e a favorire l’attuazione di accordi di cooperazione giudiziaria e di polizia.

Ad essa ha fatto seguito nel mese di giugno una visita del Ministro a Washington, nella quale ha incontrato l’Attorney General e Ministro della Giustizia statunitense Eric Himpton Holder; nei colloqui è stata confermata l’eccellenza dei rapporti esistenti fra Italia e USA nel settore della cooperazione giudiziaria e di polizia.

Gli incontri effettuati in tale occasione nel settore economico e finanziario, in cui sono state valorizzate le misure adottate dal Governo italiano, hanno avuto, come già accennato, ampio spazio nel recentissimo rapporto “Doing Business” della Banca Mondiale dedicato all’Italia.

Altro evento per cui è stata prestata un’intensa attività è la visita nella Federazione Russa dove il Ministro si è recato dal 15 al 18 luglio per firmare l’accordo di collaborazione in materia di giustizia penale tra Ministero della Giustizia e Procura Generale Russa e il nuovo Programma di Collaborazione per il biennio 2012-2014 tra i due Ministeri della Giustizia per il quale l’UCAI costituisce il punto di contatto.

Anche in tale occasione l’agenda prevedeva, oltre ai massimi esponenti delle istituzioni giudiziarie russe, incontri con gli operatori economici ed esponenti dell’Unione industriali vertenti sulle riforme introdotte in Italia per accrescere l’efficienza della giustizia, al fine di migliorare il clima per affari e investimenti stranieri.

Altro paese con cui i contatti sono stati intensi è la Repubblica Popolare Cinese; per rafforzare la cooperazione è stata organizzata una visita in Italia dal 24 al 28 aprile del Vice Ministro della Giustizia Zhao Dacheng, con incontri con rappresentanti del sistema giudiziario, forense e notarile.

E’ stata inoltre organizzata l’8 e il 9 ottobre una visita del Sottosegretario di Stato della Repubblica Ellenica alla giustizia, alla trasparenza e ai diritti umani, Konstantinos Karagounis, con incontri con il Sottosegretario alla Giustizia Prof. Gullo e con rappresentanti del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Altro evento di grande rilevanza è stato la missione compiuta dal Ministro in Israele e presso l’Autorità Nazionale Palestinese, dal 25 al 29 ottobre, partecipando prima al vertice governativo Italia - Israele, seguito da una serie di incontri con le massime autorità istituzionali dei due paesi.

Altra missione di grande rilievo è stata la visita in Afghanistan, che ha avuto luogo dal 7 al 10 dicembre scorso con incontri con i militari del contingente italiano di stanza ad Herat e presso il distretto di Shindand, nonché con le più alte cariche giudiziarie, esponenti della società civile e della politica afghane a Kabul, tra cui il governatore e il procuratore generale della provincia di Herat, ed il ministro della giustizia afghano. La particolarità dell’evento è connessa all’intensità ed all’elevato livello dell’impegno italiano in Afghanistan nel settore della Giustizia: l’Italia ha infatti fornito le sue competenze per la realizzazione della normativa locale in campo penale, ed ha finanziato la costruzione di istituti di pena per garantire la dignità dei detenuti, specialmente delle donne e dei loro bambini. Accompagnata dalla procuratrice Bashir, figura di riferimento in Afghanistan per il rispetto dei diritti umani e in particolare delle donne, il Ministro ha quindi visitato il carcere femminile di Herat, edificato proprio grazie ai fondi del Ministero della Difesa italiano, esempio positivo di solidarietà internazionale attuato attraverso l’edificazione in un luogo dove le donne studiano, imparano a cucire, a tessere e a realizzare manifatture da vendere e i cui proventi saranno loro in parte restituiti una volta uscite dal carcere.

Significativa è stata, nel corso della visita, la corale e reiterata richiesta, proveniente da tutte le autorità che si occupano di giustizia - ed in particolare dalle donne - di mantenimento di un presidio italiano anche dopo il ritiro concordato nel 2014, al fine di non disperdere il patrimonio di cultura, di regole, di giustizia, di cui sono state portatrici e custodi le forze militari di pace.

L’ultima delle visite all’estero del Ministro per il 2012 ha avuto luogo in Albania il 13 dicembre, rimarcando così la collaborazione bilaterale in senso stretto e testimoniando il sostegno italiano al percorso europeo dell’Albania con l’assistenza alle locali istituzioni nel processo di rafforzamento dello “Stato di Diritto”.

Numerosi e proficui sono stati gli incontri bilaterali svoltisi con altri Ministri della Giustizia e alte Autorità. il 18 gennaio 2012 si è tenuto l’incontro del Ministro con la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla Violenza contro le donne, Rashida Manjoo; il 13 luglio l’incontro con la signora Michelle Bachelet, Vice Segretario Generale e Direttore Esecutivo dell’Agenzia per la parità di genere presso le Nazioni Unite (UNWOMEN), invitata dal Guardasigilli proprio allo scopo di individuare forme di collaborazione in ambiti relativi alle pari opportunità; in particolare, nel corso dell’incontro si è fatto cenno all’attivazione di strutture investigative specializzate nella violenza familiare  e contro le donne ed alla situazione delle carceri femminili.

Altri importanti incontri: il 1° marzo a Berlino, con il Ministro della Giustizia tedesco Sabine Leutheusser-Schnarrenberger; il 2 maggio, con il Ministro per i Marocchini residenti all’estero, Abdellatif Maâzouz; il 5 luglio, con il Vice Presidente del Governo e Ministro di Giustizia e Diritti umani del Montenegro, Dusko Markovic; il 13 luglio, con il Vice Segretario Generale e Direttore Esecutivo di UN Women, Michelle Bachelet. L’8 ottobre è stato organizzato l’incontro con il direttore esecutivo dell’Ufficio Anti-Droga e il Crimine organizzato delle Nazioni Unite (UNODC), Yuri Fedotov.

Ad essi si aggiunge l’incontro del Ministro con una delegazione del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) del 24 maggio scorso.

L’Ufficio ha curato inoltre la partecipazione del Ministro Severino il 28 novembre al VII Colloquio Internazionale dei Ministri della Giustizia “For a World without Death Penalty - No Justice without Life” tenutosi a Roma e organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio sull’argomento della moratoria sulla pena di morte per il quale l’Italia è stata sempre in prima linea.

Sempre in tale ottica, è stata curata la partecipazione del Ministro a Conferenze in materia internazionale organizzate sia dal Ministero degli Esteri, che dalle istituzioni parlamentari.

Nel corso del 2012 sono stati organizzati dall’UCAI, su richiesta delle controparti straniere, incontri con delegazioni tecniche di vari paesi, tra cui Cina, Corea, Turchia, spesso su richiesta dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine (UNODC) per la formazione per giudici e funzionari di polizia di varie nazionalità.

In tale direzione si proiettano anche le richieste pervenute dalla Commissione Europea che finanzia il programma di formazione TAIEX (Technical Assistance and Information Exchange Instrument); infatti, per le delegazioni di Albania, Tunisia e Turchia e Bielorussia sono stati organizzati incontri con esperti di vari uffici sia del Ministero che di altre articolazioni giudiziarie.

Nell’attività dell’Ufficio si rileva inoltre il supporto dato al programma Euromed Justice III, finanziato dall’Unione Europea per un budget di 5 milioni di euro per il periodo 2011- 2013, per lo sviluppo di uno spazio euro-mediterraneo di cooperazione nell’ambito della giustizia, le cui tematiche rilevanti sono l’accesso alla giustizia e assistenza legale, la risoluzione dei conflitti transfrontalieri in materia di diritto di famiglia, e il diritto penale e penitenziario.

In particolare è stata fornita assistenza per la ricerca di esperti per le riunioni dei vari gruppi di lavoro e delle visite di studio organizzate.

Il Capo dell’Ufficio ha inoltre partecipato a diversi eventi internazionali in rappresentanza del Ministro, in particolare l’11 giugno 2012 alla Riunione degli Esperti per la redazione del digesto dei casi di criminalità organizzata transnazionale organizzata da UNODC e alla Conferenza Environmental Crime organizzata dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI), tenutasi a Roma il 29 ottobre u.s.

Inoltre in materia di corruzione, rivestendo l’incarico di Capo Delegazione del Group of States against corruption (GRECO) ha coordinato l’attività concernente il tema della corruzione in sinergia con il Dipartimento Affari di Giustizia; ha, inoltre, partecipato, in rappresentanza dell’Italia, nella sessione tenutasi nel giugno 2012 presso la sede ONU a Vienna, al Gruppo di Implementazione della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Corruzione, in occasione della quale sono stati sorteggiati quali Paesi revisori dell’Italia il Lichtenstein ed il Kazakhstan.

L’Ufficio ha inoltre collaborato nelle visite dell’OCSE di giugno e novembre per la valutazione dell’Italia.

Sono state attivate inoltre le procedure per le partecipazioni di rappresentanti del Ministero ad incontri tecnici, seminari, convegni e incontri dei vari organismi internazionali, interpellando i Dipartimenti competenti per le varie materie e assicurando così, ove possibile, la copertura ai numerosi tavoli di lavoro sempre compatibilmente in linea con la spending review messa in atto dal Governo.

E’ stato inoltre seguito l’avvio e i seguiti delle azioni negoziali sia con paesi che economicamente si affacciano nel mondo della globalizzazione, sia con molti altri paesi i cui rapporti chiedono di essere regolati convenzionalmente.

Rappresentanti dell’Ufficio hanno partecipato inoltre a seminari e riunioni presso altri Ministeri, prevalentemente organizzate dagli Esteri e Interni per acquisire aggiornamenti su materie di competenza al fine di coordinare gli uffici competenti del Ministero. Di particolare rilievo, poi, la partecipazione assicurata dal Capo dell’Ufficio alle Riunioni interministeriali per l’elaborazione del Piano d’azione italiano su "Business and Human Rights", per l’attuazione dei principi guida ONU in materia di responsabilità sociale delle imprese (UNPGs).

Si segnalano inoltre gli incontri del Capo dell’Ufficio con rappresentanti di varie Ambasciate (Germania, Iran, Giappone ed altri) al fine di discutere questioni specifiche richieste dalle controparti.

E’ emerso, pertanto, che è sempre più necessario un efficace coordinamento dell’attività internazionale, proprio al fine di aggiornare le posizioni dell’Italia nei vari dossier internazionali; a tale scopo, nel corso del 2012 si sono intensificati i briefing organizzati dall’Ufficio sulle tematiche più scottanti per le quali il Paese di trova ad affrontare delle problematiche concettuali da superare.