ARCHIVIO - Commissione per la valutazione dei dirigenti

aggiornamento: 20 ottobre 2014

la Commissione per la valutazione dei dirigenti ha operato presso l’Organismo indipendente di valutazione, provvedendo all'espletamento dell'attività prevista dal regolamento per la verifica dei risultati e della responsabilità dei dirigenti del ministero, adottato con decreto del ministro del 8 giugno 1998, n. 279. La composizione, i compiti ed i poteri della Commissione erano disciplinati da questo decreto di natura regolamentare.

Come previsto dal decreto 10 aprile 2014, la Commissione per la valutazione dei dirigenti è soppressa a decorrere dal 1º ottobre 2014

 

La valutazione del personale dirigenziale avviene in modo diverso a seconda che si tratti di dirigenti di 1ª fascia (dirigenti di livello generale) come ad esempio nel caso dei direttori generali, o di seconda fascia (dirigenti di livello non generale) come nel caso dei direttori degli uffici del ministero oppure dei dirigenti delle cancellerie dei tribunali.

La valutazione dei dirigenti di 2ª fascia è di competenza della Commissione per la valutazione dei dirigenti che è composta da un magistrato ordinario di qualifica non inferiore a quella di magistrato di cassazione, da un dirigente generale appartenente ai ruoli dell'amministrazione penitenziaria, quando la valutazione si riferisce ai dirigenti della medesima amministrazione o della giustizia minorile, in alternativa da un dirigente dell'organizzazione giudiziaria, se la valutazione riguarda il personale dei ruoli dirigenziali dell'amministrazione giudiziaria o degli archivi notarili, nonchè, in entrambi i casi, da un esperto, esterno all'amministrazione, in tecniche di valutazione e di gestione del personale.

  • Presidente - Angelo Giorgianni
  • Angelo Gargani - componente, esperto esterno all'amministrazione
  • Lucio Bedetta - componente, dirigente generale dell'organizzazione giudiziaria
  • Massimo De Pascalis - componente, dirigente generale dell'amministrazione penitenziaria
     

La Commissione per la valutazione dei dirigenti è nominata dal ministro, la durata dell'incarico è triennale e non è rinnovabile.

La nota metodologica è il documento complesso, approvato dal ministro, in base al quale si svolge l'attività di valutazione.
Il modello di valutazione è denominato a "360 gradi" perché vengono presi in considerazione non solo gli elementi forniti dal dirigente e dal capo dell'ufficio o dal direttore generale, ma anche quelli dei clienti esterni, cioè coloro che fuiscono dei servizi erogati, dei clienti interni ed i dati di gestione.
La metodologia prevede che, a conclusione dell'attività, la commissione presenti una proposta di valutazione delle prestazioni professionali del singolo dirigente, che viene sottoposta all'approvazione del ministro.